IL NECROLOGIO DEI GIUSTI - SE NE VA SIR RICHARD ATTENBOROUGH, 90 ANNI, GRANDE ATTORE E REGISTA DEL CINEMA INGLESE - IL SUO ‘GANDHI’ EBBE BEN OTTO OSCAR - COME REGISTA HA CREATO DEI MITI, COME BEN KINGSLEY, ANTHONY HOPKINS, ROBERT DOWNEY JR.

Curiosamente la sua carriera da attore è più sottile e fine di quella da regista, e venne molto apprezzato dai più grandi maestri di Hollywood, da Otto Preminger a Richard Fleischer, ma certo con i suoi kolossal e con il suo cinema eroico contribuì moltissimo al successo internazionale del cinema inglese….

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Marco Giusti per Dagospia

 

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Se ne va Sir Richard Attenborough, 90 anni, grande attore e regista del cinema inglese. Il suo Gandhi ebbe ben otto Oscar e due andarono direttamente a lui. Come regista ha creato dei miti, come Ben Kingsley, Anthony Hopkins, con cui ha girato quattro film, soprattutto Magic, Robert Downey Jr.

 

Adorato dal pubblico e dai suoi attori, è stato direttore della Royal Academy of Dramatic Arts, presidente del BAFTA, e presidente a vita onorario del Chelsea, la sua squadra di calcio. “La sua recitazione in Brighton Rock era brillante, la sua regia di Gandhi era sorprendente”, ha scritto subito David Cameron. “L’uomo più gentile che abbia mai incontrato. Un principe.”, ha scritto invece Mia Farrow.

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Come attore poteva essere un sublime serial killer della porta accanto, in 11 Rillington Place sotto la regia di Richard Fleischer, un terribile cattivo alla Graham Greene in Brighton Rock di John Boulting, ma anche un perfetto ufficiale inglese in La grande fuga di John Sturges, il marinaio innamorato di Marayat Adriane (la vera Emmanuelle) in Quelli del San Pablo di Robert Wise, il più fidato secondo di James Stewart in Il volo della Fenice di Robert Altman e un adorabile vecchio scienziato in Jurassic Park e The Lost World di Steven Spielberg.

 

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Come regista, dopo aver vinto gli Oscar di Gandhi, era diventato una macchina da grande cinema, il campione dei kolossal, ancora prima dell’incontro di Steven Spielberg in Jurassic Park. Aveva girato grandi film storici miliardari come Young Winston, A Bridge Too Far e Chaplin, ma diresse anche Cry Freedom, un importante film sull’apartheid e sulla vita e la morte di Steve Biko e cercò di rinnovare il musical con A Chorus Line.

 

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Curiosamente la sua carriera da attore è più sottile e fine di quella da regista, e venne molto apprezzato dai più grandi maestri di Hollywood, da Otto Preminger a Richard Fleischer, ma certo con i suoi kolossal e con il suo cinema eroico contribuì moltissimo al successo internazionale del cinema inglese.

 

Il maggiore di tre fratelli, il secondo è il celebre Sir David Attenborough, star del documentario scientifico, il terzo è John Attenborough, manager dell’Alfa Romeo, Richard, detto Dickie, era nato a Cambridge nel 1923. Il padre, Frederick, era stato direttore dell’University College di Leicester. Entra nel cinema subito dopo la guerra. Compare in In Which We Serve di David Lean, ma si fa davvero notare in Brighton Rock come Pinkie nel 1947.

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Si divide fra teatro e cinema e ottiene il successo internazionale col ruolo di Roger Bartlett in La grande fuga nel 1964 assieme a Steve McQueen, che lo vorrà a suo fianco anche in Quelli della San Pablo. Nel 1968 recita assieme a Rex Harrison in Doctor Dolittle di Richard Fleischer, che lo vorrà protagonista del fondamentale 11 Rillington Place. Può interpretare qualsiasi ruolo, anche se il cinema lo vede soprattutto come militare o cattivo.

 

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Fonda con il regista Bryan Forbes la Beaver Films, che produce buoni film di genere negli anni ’60. Nel 1969 passa alla regia con la dura commedia antimilitarista Oh! What a Lovely War, dove dirige una serie di attore eccezionali, da Dirk Bogarde a John Gielgud. Capace di mettere in scena film ricchi e complessi, come Young Winston, sulle avventure del giovane Churchill, o A Bridge Too Far, ottiene il successo mondiale con Gandhi nel 1983 al quale seguiranno film non sempre riuscitissimi, come Chaplin, ma di grande presa sul pubblico.

 

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Il più strano, per il tipo di cinema che ha poi fatto, è forse Magic dove Anthony Hopkins divide la scena col suo pupazzo da ventriloquo. Ha girato in tutto dodici film, spesso interessanti ma non così popolari, come Shadowlands con Anthony Hopkins nei panni dello scrittore C.S.Lewis che si innamora di una poetessa, interpretata da Debra Winger o Closing the Ring con Shirley MacLaine e Christopher Plummer, la sua ultima opera.

 

Diventato da anni una star nazionale, anche grazie alla sua apparizione nei primi due capitoli di Jurassic Park, cinque anni fa venne colpito da un brutto infarto che lo costrinse a passare il resto della vita sulla sedia a rotelle.

 

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