NON DISTURBATE IL ROTTAM’ATTORE – TRAVAGLIO E IL T’AMO PIO RENZI DELL’INFORMAZIONE – ‘’SE CONTINUERÀ A COLPI DI CHIACCHIERE E DISTINTIVO, DURERÀ POCO’’

“C’è gente talmente disperata che si aggrappa a Renzi come all’ultima zattera e vuole sperare di aver trovato il nuovo uomo della Provvidenza. E pazienza se l’abolizione delle province è finta, che il nuovo Senato è un obbrobrio, che l’Italicum ha gli stessi vizi del Porcellum e che le ambasciate chiuse dal governo erano già chiuse”…

Condividi questo articolo


Marco Travaglio per ‘Il Fatto Quotidiano'

MARCO TRAVAGLIO FOTO ANDREA ARRIGAMARCO TRAVAGLIO FOTO ANDREA ARRIGA

Vent'anni fa, estate '94, mentre il Berlusconi I inondava l'Italia di promesse e annunci di riforme palingenetiche, seguite da spot con la chiusa perentoria "Fatto!", Indro Montanelli scrisse un amaro editoriale su La Voce, con un pubblico (e sarcastico) atto di contrizione: "Nelle ultime due settimane i consensi al governo e al suo capo sono passati dal 48 a quasi il 54%... Bisogna dedurne che è stata proprio questa politica balneare con le sue scene da telenovela... diffuse in tutta Italia (e speriamo solo in Italia) da tv pubbliche e private in gara di zelo, a provocare questa impennata di popolarità. Se le cose stanno così... dobbiamo cospargerci il capo di cenere e chiedergli scusa. I problemi non li ha ancora affrontati né risolti. Ma è chiaro che gl'italiani sono sempre più convinti che lui è il solo uomo capace di farlo, e comunque quello in cui più e meglio si riconoscono".

Gli italiani - aggiungeva Montanelli - non amano i "personaggi color fumodilondra", tipo De Gasperi o Einaudi: "Vorreste mettere il gioioso e giocoso Cavaliere, con le sue risate, le sue barzellette, il suo ottimismo, la sua cordialità, le sue barche, le sue ville...".

Conclusione agrodolce: non resta che la resa. "Senza bisogno di sopprimerci come minacciano di fare certi suoi alleati e ministri, finiremo automaticamente confinati in una specie di Arcadia del buoncostume politico, quello che usava quando Berta filava... Non siamo pericolosi. La nostra audience si assottiglia di giorno in giorno nella stessa misura in cui s'infoltisce quella del Cavaliere. Ave, Silvio, morituri te salutant".

Travaglio MontanelliTravaglio Montanelli

Quelle parole - al netto delle ville e delle barche, sostituendo B. con Renzi - sono perfette per descrivere l'attuale luna di miele fra il premier Pie' Veloce e moltissimi italiani. Parecchi lettori, sui social network e nelle lettere al giornale ci rimproverano quasi ogni giorno di non "lasciarlo lavorare", di stare "sempre lì a criticare".

Esattamente come nel '94 dopo Tangentopoli con Berlusconi, poi nel 2012 dopo l'incubo berlusconiano con Monti, oggi c'è gente talmente disperata che si aggrappa a Renzi come all'ultima zattera e vuole fortissimamente sperare di aver trovato il nuovo uomo della Provvidenza: l'uomo solo al comando che ci porterà fuori dal guado e dal guano. L'ottimismo è obbligatorio e, ogni pur timida obiezione critica è vista come sabotaggio.

RENZI BERLUSCONI MONTEZEMOLO AL TEATRO REGIO DI PARMARENZI BERLUSCONI MONTEZEMOLO AL TEATRO REGIO DI PARMA

E pazienza se il compito del giornalismo indipendente è quello di smascherare le bugie del potere al servizio dei cittadini: di dire, per esempio, che l'abolizione delle province è finta, che il nuovo Senato è un obbrobrio mai visto al mondo, che la nuova legge elettorale ha gli stessi vizi del Porcellum (e comunque non è legge perché non è stata neppure incardinata al Senato e chissà quando lo sarà), che la promessa del ministro Poletti di 900 mila nuovi occupati ha tante possibilità di avverarsi quanto quella berlusconiana di un milione di posti di lavoro, che le ambasciate chiuse dal governo erano già chiuse, che la vendita su eBay di 100 autoblu è bassa propaganda elettorale, che regalare 80 euro in busta paga due giorni dopo le Europee ricorda le scarpe-omaggio di Achille Lauro e non produrrà l'annunciato "choc per la ripresa".

RENZI BERLUSCONI PREMIERRENZI BERLUSCONI PREMIER

Non basta neppure - come facciamo - sottolineare le cose buone dette e fatte da Renzi; né valutarlo sul merito dei provvedimenti (pochi) e degli annunci (troppi); e nemmeno concedergli il beneficio della buona fede sul patto con B. per la legge elettorale (dopo averlo offerto, invano, ai 5Stelle). Ciò che molti non sopportano è proprio il lavoro di scavo e inchiesta che mette a nudo la propaganda: quasi che bastasse non smentire gli annunci perché questi, come per miracolo, si avverino.

La tentazione di arrendersi all'ottimismo obbligatorio con un bell'"Ave, Matteo, morituri te salutant" è tanta. Ma poi basta ricordare che fine han fatto gli altri salvatori della Patria (Montanelli li chiamava "guappi di cartone") per sapere che anche questo, se continuerà a colpi di chiacchiere e distintivo, durerà poco. E allora qualcuno magari si ricorderà: però, quelli del Fatto ci avevano avvertiti...

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO