UNA NOTTE DA (S)BALO – ARRIVA, NON DOVREBBE GIOCARE, GIOCA SUBITO, QUASI SEGNA, POI SEGNA PROPRIO, INFINE IL RIGORE ESTREMO, OLÈ! - LA PRIMA RATA DELL’IMU CHE IL BANANA HA COMINCIATO A RESTITUIRE AI TIFOSI - LA DOMENICA DEL RITORNO DI “BAD BALO”, INIZIATA CON I CORI BECERI DEI TIFOSI JUVENTINI A VERONA, FINISCE TRA ABBRACCI, APPLAUSI E IL SOSPIRO DEL CAVALIERE: “CHE CULO”…

Condividi questo articolo


Maurizio Crosetti per "la Repubblica"

Presentazione Balotelli MilanPresentazione Balotelli Milan

Appeso sotto forma di magliette taroccate ai fili di tutte le bancarelle, già indossato da migliaia di persone compreso un gruppo di giapponesi giulivi, trasfigurato in sciarpe e felpe con maliziose rime da derby, evocato all'ora di pranzo dagli ultrà juventini che a Verona gli auguravano simpaticamente la morte, Mario Balotelli si è manifestato in carne e cresta e ha subito occupato tutto lo spazio e il tempo. Arriva, non dovrebbe giocare, gioca subito, quasi segna, poi segna proprio, infine il rigore estremo, olè. «Sono molto contento, è stato emozionante e questo Milan è proprio forte. Il risultato è meritatissimo».

Balotelli in gol alla prima partita con il MilanBalotelli in gol alla prima partita con il Milan

Un campione, un'apparizione. Una profezia. La prima rata dell'Imu che Berlusconi ha cominciato a restituire ai suoi tifosi. «Che c...», commenterà il presidente rossonero lasciando lo stadio.

Emerso dalle profondità di palombaro durante il riscaldamento, con un breve applauso alla folla non proprio oceanica (il Meazza è mezzo vuoto, solo 35mila spettatori, questo è il calcio italiano anche nella settimana del delirio balotellico), il ragazzaccio smette il broncio dopo soli venticinque minuti: gli bastano e avanzano per il primo gol nel Milan, e figurarsi poi il secondo. Il presidente non è ancora arrivato, lo farà di lì a poco, chiudendo la sua giornata non proprio introversa con uno spettacolo partito bene e finito meglio.

Balotelli in gol alla prima partita con il MilanBalotelli in gol alla prima partita con il Milan

E quando Mario alza il piede sinistro per l'impatto fatale, tutto pare inserito in un disegno più ampio, sportivo e propagandistico. E se anche fosse solo una partita di pallone in una notte gelata e bollente, Balotelli la vive come chi torna da un lunghissimo viaggio in un paese remoto: quello dov'era apparso ragazzino, facendo intuire ogni sua ipotesi di fuoriclasse, salvo scarabocchiare quasi tutto il disegno nell'Inter e a Manchester. Rara dispersione di talento, ai confini del masochismo: però non tutta la classe di Mario è scivolata nei buchi del setaccio, lui ha solo ventidue anni, c'è più tempo che vita, come dicono i vecchi.

balotelli arriva a Milanobalotelli arriva a Milano

«Non dovevo giocare dall'inizio, poi il Pazzo si è bloccato. Mi sento ancora le gambe pesanti, devo allenarmi tanto e non smettere più di segnare. Questi due gol sono per Mino Raiola e smentiscono chi diceva che non sono da Milan». Nelle previsioni doveva fare il panchinaro, e alzarsi scenograficamente solo nel secondo tempo per il giusto colpo di teatro.

berluscaberlusca

Poi, l'infortunio di Pazzini nel riscaldamento ha spalancato il copione e la partita a Mario, che se l'è presa tutta come una ragazza a un ballo, con grazia e veemenza, senza possibilità di rifiuto. Trentotto secondi appena, e già potrebbe essere gol. Quando
la cosa accade, inevitabile, Balotelli si toglie la rabbiosa cupezza dal volto come una maschera, per indossare finalmente un sorriso. Allarga le braccia, punta gli indici in alto, strizza l'occhio ai compagni: conquistare qualcosa o qualcuno non gli sarà mai sembrato così facile.

BERLUBERLU

In campo ha caracollato molto, incrociandosi con El Shaarawy, più al centro lui, più a sinistra l'altro, senza dimenticare la terza cresta che sarebbe Niang, corridore di destra, anni diciotto, una specie di avatar di Balotelli, non fosse che lui ha le scarpette arancioni mentre quelle di Mario sono gialle, due enormi evidenziatori per sottolineare ogni riga di partita, tutti i capoversi di Milan-Udinese: ma soprattutto l'ultima parola, il rigore della vittoria.

Berlusconi D'OroBerlusconi D'Oro

Una notte vissuta con vezzi da star, ultimo a scendere dal pullman, imbozzolato in enormi cuffie bianche che lasciavano immaginare un torrente di musica fortissima, ultimo a presentarsi sull'erba di San Siro per il riscaldamento, per lui un applauso neanche infinito e qualche striscione, "Balo, life is now", "Interista diventa pazzo", "Balo is back".

Quando lo speaker lo annuncia a sorpresa tra i titolari, con Pazzini già diventato un ricordo, la formula scelta è: «Per la prima volta a San Siro con la maglia giusta, il numero 45, Maaaario Baaaaaaalotelliiiii». Da oggi, per essere all'altezza di un simile destino, di giusto non gli basterà la maglia. Però che debutto, ragazzi. Più che un indizio, un grande inizio. Quasi un comizio.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – GIORGETTI E' GIA' PRONTO PER LA TOMBOLA: DÀ I NUMERI - IL MINISTRO DELL’ECONOMIA ALLE PRESE CON LA TERRIBILE LEGGE DI BILANCIO PRIMA ANNUNCIA “SACRIFICI PER TUTTI” E NUOVE TASSE TRA ACCISE E CATASTO, PER POI RINCULARE QUANDO SI INCAZZA LA MELONA, COSI' TIMOROSA DI PERDERE IL VOLUBILE CONSENSO POPOLARE DA CONFEZIONARE UN VIDEO CONTRO IL SUO MINISTRO: "NOI LE TASSE LE ABBASSIAMO" - E QUANDO NON SBUCA LA MELONI, ARRIVA PANETTA: SULLA CRESCITA DEL PIL GIORGETTI SI APPOGGIA AI NUMERI “ADDOMESTICATI” DELLA RAGIONERIA GENERALE FORNITI DALLA SUA FEDELE DARIA PERROTTA, PER VENIRE SUBITO SMENTITO SECCAMENTE DALL'UFFICIO STUDI DI BANKITALIA... 

DAGOREPORT – IL BALLO DELLA KETAMINA DI ELON MUSK NON PORTA VOTI: LA PERFORMANCE “OCCUPIAMO MARTE” DEL PICCHIATELLO DI TESLA SUL PALCO CON TRUMP IN PENNSYLVANIA NON HA MOSSO L’OPINIONE PUBBLICA – KAMALA HARRIS SAREBBE IN VANTAGGIO DI 4-5 PUNTI, MA IL SISTEMA ELETTORALE USA E' FOLLE: NEL 2016 HILLARY CLINTON FU SCONFITTA DA TRUMP PUR AVENDO AVUTO 3 MILIONI DI VOTI IN PIU' – IL PRESSING DEI REPUBBLICANI PERCHE' TRUMP ABBASSI I TONI (È IL MOMENTO DI PARLARE AGLI ELETTORI MODERATI, NON AL POPOLO MAGA, CHE LO VOTA COMUNQUE) - I DILEMMI DI KAMALA: MI CONVIENE FARE GLI ULTIMI COMIZI CON OBAMA? COME RICONQUISTARE IL VOTO DEI TANTI GIOVANI PRO-PALESTINA?

DAGOREPORT – VOCI (NON CONFERMATE) DALL’IRAN: IL REGIME DELL’AYATOLLAH AVREBBE TESTATO UN ORDIGNO NUCLEARE NEL DESERTO DI SEMNAN – SAREBBE UN MONITO PER NETANYAHU: NON ATTACCARE SENNO’ RISPONDIAMO CON L’ATOMICA – PIU’ DELLE MINACCE DI KHAMENEI CONTA L’ECONOMIA: CINA E INDIA SONO I PRINCIPALI CLIENTI DEL PETROLIO DI TEHERAN E SE “BIBI” COLPISCE I SITI PETROLIFERI IRANIANI PUO’ TERREMOTARE L’ECONOMIA GLOBALE – BIDEN CHIAMA NETANYAHU E GLI CHIEDE DI NON TOCCARE I GIACIMENTI…

DAGOREPORT - PERCHE LA DUCETTA HA DATO ORDINE DI VOTARE SCHEDA BIANCA SULLA CONSULTA? PERCHÉ ALTRIMENTI SI SAREBBE RITROVATA IN QUEL POSTO MOLTE SCHEDE BIANCHE DA PARTE DELLA SUA MAGGIORANZA – TRA I CONTRARI A VOTARE MARINI, IL CONSIGLIERE GIURIDICO DELLA MELONA, AUTORE DEL PREMIERATO, SI CONTANO 3-4 PARLAMENTARI DI FORZA ITALIA. ALTRI MALPANCISTI ERANO ANCHE DENTRO FRATELLI D’ITALIA (VEDI “LA TALPA” DELLA CHAT), MA IL GROSSO DEGLI “INFAMI” SAREBBE ANNIDATO NELLE FILE DELLA LEGA - L’ELEZIONE DI MARINI SERVE COME IL PANE ALLA DUCETTA PER AVERE UN UOMO FIDATO ALL’INTERNO DELLA CONSULTA CHE SARA’ CHIAMATA A DARE IL SUO GIUDIZIO SULL’AUTONOMIA LEGHISTA. LA STATISTA DELLA GARBATELLA SPERA CHE VENGA DICHIARATA INCOSTITUZIONALE, SALTEREBBE COSI' UN REFERENDUN CHE POTREBBE ESSERE L'INIZIO DELLA FINE DEL GOVERNO DUCIONI...