Alberto Dandolo e Giuseppe Candela per Oggi
Il sorriso sulle labbra e una carezza ai quattro cani. Paola Ferrari ci accoglie nella sua villa romana sull'Appia Antica, una magione sapientemente ristrutturata dove si respira vita e amore. Verande da lei disegnate, una dépendance che usa come rifugio tra un Buddha, simbolo di una calma forte, e una cabina armadio in cui si mixano abiti griffati e pezzi acquistati nei mercatini del mondo. Uno sguardo sempre attento al rispetto del denaro e al suo valore, il piacere della cura dell'orto in cui spuntano melanzane e zucchine che fanno da sfondo al grande uliveto dove si rilassa nel piacere della contemplazione.
Le piace vivere in maniera semplice?
"La vita è fatta di cose semplici, mi piace vivere così. Vengo da una famiglia normale, mio padre era un dirigente da azienda e mia madre una casalinga. Non mi è mancato nulla ma non vivevo certo nell'agio sfrenato, mi sono conquistata tutto con le unghie e con i denti."
E' la moglie di un uomo potente come Marco De Benedetti. Le ha mai pesato questo rapporto dal punto di vista professionale?
"Io e Marco ci siamo conosciuti in età adulta, è stata una scelta meditata. Io non volevo neanche sposarlo ma l'amore ha preso il sopravvento."
Questo rapporto le ha creato vantaggi?
"Mi ha creato più vantaggi che svantaggi, ma devo dire che il pregiudizio nei confronti di una donna sposata con un uomo potente è sempre forte nel nostro paese. Credo però di aver dimostrato di non essere solo la moglie di De Benedetti. La mia professionalità è stato il valore aggiunto in un mondo in cui le donne vengono considerate spesso un elemento accessorio."
Discutete spesso?
"Sì, anche sul piano professionale. Io sono una giornalista e lui un editore, i conflitti, anche se accesi, sono sempre motivi di crescita e di confronto."
E' nota la sua amicizia con Alba Parietti, c'è mai stata competizione?
"L'amicizia con Alba è antica, c'è grande affetto e non c'è mai stata competizione. Non mi piace parlare di amicizia tra donne, sarebbe riduttivo farne una questione di genere. La nostra è una grande amicizia. Punto."
Ha altre amiche nel mondo dello spettacolo?
"Sì, Simona Ventura è una di queste. Scherzando spesso mi dice che deve a me l'ingresso nel mondo della tv."
Fino a poco tempo fa era sua amica anche Daniela Santanché. Cosa è successo?
"Io e Daniela siamo state amiche per vent'anni, ho capito che i nostri valori erano profondamente distanti. E' stata una delle più grandi delle delusioni della mia vita."
Ora siete finite in tribunale.
"Avevamo iniziato insieme un'avventura imprenditoriale ma a un certo punto vedevamo questo progetto in modo diverso. Ho deciso di prendere le distanze e siamo finite in tribunale."
Che effetto le fa doversi ritrovare nell'aula di un tribunale?
"E' molto triste che una storica amicizia abbia dei risvolti pubblici così drammatici."
Quest'estate rivolgendosi alla Santanché sui social ha scritto: "Squallido vedere ballare l'editore che poche ore prima ha licenziato 14 giornalisti".
"Io sui social sono molto istintiva, mi faccio prendere dalle emozioni. Penso che però sia giusto così, esco dal mio ruolo e parlo da donna. E non mi sono affatto pentita di ciò che ho scritto"
Intanto si gode il grande successo di Novantesimo Minuto con Alberto Rimedio. E' soddisfatta?
IL POST DI PAOLA FERRARI CONTRO DANIELA SANTANCHE PER I LICENZIAMENTI A NOVELLA
"Novantesimo minuto ci sta dando grandi soddisfazioni dal punto di vista degli ascolti e con Alberto Rimedio mi trovo benissimo. C'è feeling e proviamo a diversificare anche gli argomenti considerando l'importante concorrenza. Alla stessa ora c'è anche Barbara D'Urso ed è in arrivo Cristina Parodi con Domenica In. Due donne diverse che rispetto moltissimo."
I programmi della D'Urso sono molto criticati. A lei piacciono?
"Barbara la conosco da anni e abbiamo anche lavorato insieme. Il suo modo di fare tv, per quanto discusso, riesce a parlare alla pancia della gente e merita i grandi ascolti che ottiene."
E' mai stata corteggiata da Mediaset?
"Con Mediaset ho avuto dei contatti, conosco molti manager dell'azienda. C'è grande stima e rispetto però mi sento e sono una donna Rai."
Ha recentemente acquistato una quota della Lucisano Media Group. Si occuperà di documentari?
"Sono sempre stata molto affascinata dai documentari, il mio impegno sarà operativo a brevissimo. Mi piacerebbe realizzare documentari con e sulle donne. "
Solo progetti al femminile?
"No, ho una passione per il crime ma deve essere scisso dalla sua parte esclusivamente pulp e deve orientarsi all'analisi dell'aspetto umano. Io punto ad un prodotto che si occupi delle verità dell'uomo e non della spettacolarizzazione scenica del fatto di sangue tout court. Non posso ancora svelare molto ma in Rai potrebbe esserci spazio per un progetto documentaristico in prima serata."
PAOLA FERRARI CON LA LUCISANO FAMILY
E' vero che tra pochi mesi dovrebbe prendere parte a un progetto "antropologico" su Rai2 con Costantino della Gherardesca?
"Non posso parlarne ma la rete potrebbe coinvolgermi in questo esperimento inedito."
Sa di essere una icona gay?
"Sono orgoglioso di essere una icona gay, sempre al servizio della comunità Lgbt. Sono convinta che la civiltà di un popolo debba rispecchiarsi nella tutela di tutti i cittadini."
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