ORNAGHI IMPARA L’ARTE E METTITI DA PARTE - NEL VOTARE “IL MEGLIO DEL PEGGIO” 2012, GALLERISTI, STUDIOSI E CURATORI STRONCANO IL MINISTRO E IL RIGOR MONTIS CHE L’HA SCELTO (SU VOLERE DELLA CHIESA) - BOLLINO NERO ALLA NOMINA DELLA MELANDRINA AL MAXXI - BOCCIATI MARINA ABRAMOVIC, ANISH KAPO¬OR E DAMIEN HIRST VISTO IN “FASE INVOLU¬TIVA” - -L’OPERA PIÙ BRUTTA? LA STATUA DI PAPA WOYTILA ALLA STAZIONE TERMINI BY OLIVIERO RAINALDI…

Condividi questo articolo


Luca Beatrice per "il Giornale"

Ogni anno, in genna¬io, il Giornale dell'Ar¬te edito da Umberto Allemandi pubblica un gioco divertente, la classifica delle classifiche, ovvero «il me¬glio il peggio», compilato da arti¬sti, critici, storici, galleristi, con¬servatori, collezionisti, osserva¬tori. Tra simpatie, odi incrociati, rancori,vendette,citazioni d'ob¬bligo agli amici, se ne evince co¬mu¬nque una mappa piuttosto re¬alistica dello stato dell'arte in Ita¬lia, tra promossi, rimandati e boc¬ciati.

lorenzo ornaghilorenzo ornaghi

Tra questi ultimi figura senza appello il ministro dei Beni cultu¬rali Lorenzo Ornaghi, che in soli tredici mesi è riuscito a «surclas¬sare » tutti i suoi predecessori, compreso Sandro Bondi nei cui confronti la critica non è mai sta¬ta tenera. Al «tecnico» voluto da Monti si rimprovera all'unanimi¬tà il gioco delle nomine politi¬che, l'assenza rispetto ai temi più urgenti (ecco rispuntare i crolli di Pompei, causa proprio della caduta di Bondi), i tagli delle ri¬sorse per le istituzioni e la demo¬nizzazione fiscale dei privati.

Giovanna MelandriGiovanna Melandri

Ce n'è quanto basta per augurarsi che torni al suo antico mestiere di professore. Dopo di lui, non po¬teva essere altrimenti, censurata la scelta di Giovanna Melandri al Maxxi, anche se dall'ambiente romano si alza qualche voce di sostegno, magari per compiace¬re alla neopresidente.

In generale i politici italiani non piacciono, a parte Giorgio Napolitano premiato per il suo intervento agli Stati Generali del¬la Cultura al Teatro Eliseo. Più sì che no a Matteo Renzi, che a Fi¬renze si sta dando da fare per il ri¬lancio di un turismo di qualità e a cui si deve il restauro della Porta del Paradiso del Ghiberti al Batti¬stero; molto peggio Stefano Boe¬ri, assessore a Milano, che non convince per scelte troppo di¬scontinue e poco coerenti. In ge¬nerale neanche i funzionari se la passano troppo bene, e il caso emblematico del malcostume è l'arresto di Massimo DeCaro,ac¬cusato del trafugamento di mi¬gliaia di volumi antichi dalla Bi¬blioteca dei Girolamini di Napo¬li.

STEFANO BOERISTEFANO BOERI

Proprio da Napoli parte il bolli¬no rosso contro i musei italiani. L'esempio negativo resta quello del Madre, emblema dello spre¬co, affidato in extremis ad An¬drea Viliani, che tra i titoli di meri¬to annoverava la chiusura della Galleria Civica di Trento: pro¬mosso sul campo.

Gli addetti ai lavori si lamentano della lenta agonia del Castello di Rivoli,del¬la c¬risi d'identità del Maxxi men¬tre si salvano il Macro a Roma, Pa¬lazzo Madama a Torino e il Mart a Rovereto. Poche le gallerie se¬gnalate col segno più: Continua a San Gimignano e Contini a Ve¬nezia ma, fatto nuovo, dichiara la milanese Raffaella Cortese, è in atto «un grande cambiamento sociale, la fattura non è più un ta¬bù».

Demoliti diversi mostri sacri dell'arte, una su tutti Marina Abramovic che proprio non pia¬ce nella nuova veste di guru new age. Bocciati anche Anish Kapo¬or per l'enorme torre di Londra, Damien Hirst letto in fase involu¬tiva, persino Francesco Vezzoli e Maurizio Cattelan (dopo i trionfi del 2011). Nomination invece per quegli artisti seri, magari non considerati artistar, il cui lavoro rappresenta senz'altro un valo¬re: Mimmo Paladino, Nicola De Maria, Giovanni Anselmo e tra gli stranieri William Kentridge e Cyprien Gaillard.

marina abramovicmarina abramovic

La palma del¬l'¬opera più brutta la vince lo scul¬tore Oliviero Rainaldi, autore del¬la statua di Papa Woytila di fron¬te alla Stazione Termini di Roma: orribile la prima versione, nean¬che col restauro sembra averci guadagnato.La più bella,l'instal¬lazi¬one percorribile di Tomas Sa¬raceno all'Hangar Bicocca.

La mostra del 2012 è senza dub¬bio Documenta di Kassel,consi¬derata un po' italiana vista la dop¬pia nazionalità della curatrice Carolyn Christov-Bakargiev. Più difficile formulare il podio delle esposizioni peggiori: in genere non piacciono le formule «da...a», dove la fuffa prevale sempre sui capolavori. Pollice verso per Vermeer alle Scuderie del Quirinale, pollice in su per Pi¬casso a Milano, no assoluto per l'incontrollato proliferare di fie¬re e fierette che neanche la crisi riesce a fermare.

Una statua di Papa Ratzinger l papa vaticano bigUna statua di Papa Ratzinger l papa vaticano big

Si registra la pressoché totale scomparsa della figura del criti¬co militante e non si intravedono all'orizzonte gli eredi di Bonito Oliva e Celant. Vince questa spe¬ciale categoria Tomaso Monta¬nari, autore dell'irriverente pam¬phlet La mamma di Caravaggio è sempre incinta . Piazzatissimi anche Salvatore Settis e la dirett¬ri¬ce dei musei veneziani Gabriella Belli. In quanto ai bocciati, pre¬valgono le antipatie personali.

pm04 anish kapoor renato pretipm04 anish kapoor renato preti

Stop al neo-direttore della Bien¬nale Architettura Rem Kooh¬laas, accusato di obbrobrio per il progetto del Fondaco dei Tede¬schi a Venezia. Come ogni anno anche nel 2012 ci hanno lasciato grandi figure, che vengono ricor¬date con menzioni ad memo¬riam: il critico Robert Hughes, gli architetti Oscar Niemayer e Gae Aulenti, il cantante e collezioni¬sta Lucio Dalla.

Damien HirstDamien Hirst

La notizia più assurda? Quella di cui solo un osservatore attento come Sebastiano Grasso si è ac¬corto: la vendita all'asta da Chri¬stie's New York della bicicletta a tre ruote del fotografo William Eg¬gleston, pagata oltre 440mila dol¬lari. Alla faccia della crisi.

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO