PANCHINE GIREVOLI - IL DOPPIO KO DEL BARCELLONA, NEL ‘CLASICO’ CONTRO IL REAL E IN CHAMPIONS CONTRO IL CHELSEA, HA FORSE CHIUSO LA GESTIONE DI GUARDIOLA - DOPO AVER VINTO TUTTO IN 4 ANNI, PEP POTREBBE CERCARE STIMOLI ALTROVE - DALLE STALLE ALLE STELLE INVECE ROBERTO DI MATTEO: LA STAMPA BRITISH LO ESALTA COME UN ‘’EROE’’ PER L’IMPRESA DEI BLUES AL NOU CAMP - SE BATTE IL BAYERN IN FINALE AFFIANCA CAPELLO, LIPPI, TRAPATTONI E SACCHI NELL’OLIMPO DEI TECNICI ITALIANI VINCENTI IN EUROPA…

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1 - GUARDIOLA TIENE BARCELLONA IN SOSPESO "VI ABBIAMO ANCHE INSEGNATO A PERDERE"
Maurizio Crosetti per "la Repubblica"

GUARDIOLA DURANTE MILAN BARCELLONA jpegGUARDIOLA DURANTE MILAN BARCELLONA jpeg

Potrebbe essere tutto finito, di sicuro non è tutto finto. «Il nostro pubblico ha insegnato al mondo come si perde», dice Sandro Rosell, il presidente del Barcellona. E lo sfiora l´ipotesi di poter perdere non solo Liga e Champions, com´è successo, ma pure Pep Guardiola, costruttore della più bella macchina di calcio al mondo.

Roberto Di MatteoRoberto Di Matteo

«È arrivato il momento di decidere, parlerò con i dirigenti e saprete». Invece di proiettare ogni parola al futuro, Guardiola ammette lo stallo e lascia spalancata ogni ipotesi: restare, andarsene (Inghilterra, Spagna) oppure prendersi un anno di vacanza. La decisione, forse entro domani sera.

«Si vince e si perde, si piange e si ride, il Chelsea si è difeso bene come l´Inter nel 2010, complimenti. Però bisogna riprendersi, altrimenti la gente si dimenticherà di noi». L´enorme classe di Pep Guardiola è anche il viaggio sereno dentro la sconfitta, dimensione non certo abituale per chi allena i campioni di Spagna, d´Europa e del mondo. Tre territori svaniti in quattro giorni.

Futuro è una parola che ha molto a che fare con mercato. E il Barça, con o senza Guardiola, ha già deciso l´obiettivo: il brasiliano Neymar, considerato l´erede di Pelè, ruolo che negli ultimi trent´anni è toccato a eserciti di giocatori e neppure tutti fenomenali. Lui però lo è.

Lionel MessiLionel Messi

Se la caduta sia una pausa o un commiato, nessuno a Barcellona lo sa. Le statistiche della doppia sfida contro il Chelsea, dal possesso-palla (oltre il 70 per cento) ai legni centrati (4), dimostrano che i blaugrana avrebbero comunque potuto raggiungere la finale di Monaco, e che c´è stata flessione ma non crollo.

DIDIER DROGBA DURANTE CHELSEA BARCELLONA SEMIFINALE DI CHAMPIONSDIDIER DROGBA DURANTE CHELSEA BARCELLONA SEMIFINALE DI CHAMPIONS

Un po´ di freschezza è smarrita, anche i capolavori a volte si velano di polvere, ma il progetto dovrebbe resistere: l´età media non è alta, lo stesso Messi non ha ancora compiuto 25 anni e la proverbiale "cantera" continua a proporre giovani molto interessanti. Una cosa, però, è sicura: senza Guardiola, il Barcellona diventerebbe un´altra cosa. E il suo ciclo magnifico, ma non lunghissimo, potrebbe considerarsi chiuso. Ogni altra strada sarebbe diversa.

«I nostri soci non meritano tutti questi dubbi sull´allenatore», dichiara Joan Gaspart, ex vicepresidente di grande influenza e carisma: «Io spero che Pep rimanga: dopo avere perso Liga e Champions, credo sia in debito con noi, e che debba regalarci speranze e gioie anche in futuro». Una mozione dei sentimenti che ha un vago retrogusto di ricatto.
Ma non esiste solo Guardiola, tormentone e tormento.

«Ora tutti parlano di Messi, so che lui sta soffrendo. Ma io posso solo dirgli grazie. Da anni, il suo lavoro quotidiano ci permette di migliorare, Leo è un giocatore meraviglioso». Le carezze del tecnico sulla pelle ustionata dall´errore dell´argentino sembrano la conferma di quanta armonia esista ancora nello spogliatoio catalano.

Eppure, un´altra frase dell´allenatore ha quasi il sapore del commiato, perché assomiglia molto a un bilancio: «In questi anni abbiamo fatto qualcosa di strepitoso: vincere così tanto in così poco tempo è stata un´eccezione, non la normalità». Brividi percorrono il Camp Nou, come quando ci si accorge che tutto il meglio è già passato.

IL TALENTO BRASILIANO NEYMARIL TALENTO BRASILIANO NEYMAR

2 - DI MATTEO NUOVO IDOLO INGLESE: «IMPRESA EROICA, TECNICO MAGNIFICO»...
Da "Libero"

Incredibili, eroici, magnifici. Il Chelsea stacca il biglietto per la finale di Champions League e la stampa britannica impazzisce per l'impresa. Il risultato prima del bel gioco. La squadra di Roberto Di Matteo ha sfoggiato "carattere, determinazione, spirito di sacrificio". Il Daily Telegraph definisce i Blues come gli "uomini del miracolo". Anche definiti "Heroes", nel titolo di apertura del Daily Star. Capaci di "rendere possibile l'impossibile", secondo il Guardian, nonostante l'espulsione di John Terry.

SANDRO ROSELLSANDRO ROSELL

Il rosso rimediato dal capitano per un fallo su Sanchez a palla lontana, è descritto dal Daily Mail come "un gesto di inutile stupidità". Ancora più duro il Times, che al capitano del Chelsea rifila un 3 in pagella, titolando: "Terry fuori, Chelsea dentro". Grande protagonista della serata è però Roberto Di Matteo. Il tecnico italiano è riempito di complimenti dalla stampa: "Magnifico", per il Daily Express, perchè all'improvviso il Camp Nou si è trasformato in un "paradiso blue" per il Daily Mirror. In una notte "indimenticabile", c'è gloria anche per Fernando Torres, finora bersaglio della critica.

DI MATTEODI MATTEO

L'attaccante spagnolo ha chiuso la partita allo scadere, con un gol definito "il tocco finale alla perfezione. "Can Nou Believe It?", è il gioco di parole del Sun per esaltare la notte di Barcellona: un lungo elenco degli episodi che hanno reso memorabile la partita del Camp Nou. Il Chelsea si gode la festa, ma la stampa ha sotto- lineato che andrà a giocarsi la finale di Monaco senza quattro giocatori squalificati. Oltre a Terry, erano diffidati Ramires, Meireles e Ivanovic. E tutti hanno rimediato il giallo a Barcellona.

 

 

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