1. Avvisate l'avvocato di Maradona, Pisani, che prima di fare querela, Equitalia aveva regolare autorizzazione del giudice per controllare Diego al suo arrivo all'aeroporto di Ciampino...
MARADONA GESTO DELL OMBRELLO 2. Da "Il Giornale" - Il sepolto Fli non sa più cosa in¬ventarsi per riacquistare un po' di credibilità agli occhi della gen¬te. Proviamo con un po' di tintu¬ra, devono aver pensato i transfu¬ghi di An. Almeno a giudicare dal¬la bionda capigliatura sfoggiata giorni fa da Gianfranco Fini, se¬guito a ruota dall'avvocatessa Giulia Bongiorno, chioma corvi¬na, ora ravvivata con colpi di sole.
Bongiorno e Fini 3. Da "Il Giornale" - Anche stavolta Repubblica è nella bu¬fera. Lo scorso 19 ottobre il quotidiano ha pubblicato, a firma di Attilio Bolzoni, un articolo sullo scontro tra i partiti per la presidenza dell'Antimafia dal titolo: «La parata degli aspiranti presidenti, co¬sì l'Antimafia diventa sceneggiata».
E uno dei protagonisti, l'ex pm anti terrori¬smo Stefano Dambruoso, og¬gi deputato di Scelta civica, si è infuriato. Di qui l'annuncio di querela. Nel mirino dell'ex pm, in particolare, l'accusa di ave¬re tentato di annacquare, in commissio¬ne Giustizia, il 416ter,l'articolo che confi¬gura il voto di scambio coi mafiosi e una frase di Bolzoni sullo scontro tra Dam¬bruoso e due giornalisti di Repubblica .
Vecchioni canta 4. Da "Il Giornale" - Roberto Vecchioni è stato condannato dal Tribunale di Brescia (pena sospesa) a due mesi di arresto, al ritiro della patente per sei mesi e al pagamento di 750 euro di multa.
Motivo? Era risultato positivo all'alcol test in un controllo della polizia stradale il 26 dicembre 2010 sull'autostrada A4 in territorio bresciano. Il cantautore milanese - secondo quanto riporta il Giornale di Brescia - aveva tentato di giustificare al giudice la presenza di alcol nel sangue oltre i limiti consentiti dalla legge con l'assunzione di uno sciroppo per la tosse a base di destrometorfano bromidrato che conterrebbe alcol tra gli eccipienti. Ma la giustificazione non ha convinto.
malago ottaviani foto mezzelani gmt 5. Carlo Rossella per "Il Foglio" - Alle signore piace la barba molto sale e poco pepe di Giovanni Malagò. E' in tinta coi capelli che appaiono stropicciati da una intrigante brezza marina.
6. Liberoquotidiano - "Tutto merito di papà": Milan-Barcellona è finita 1 a 1, i rossoneri hanno fatto una buona gara dopo tanto tempo e il merito è, appunto, tutto del papà. A parlare, però, non è la figlia di Massimiliano Allegri, allenatore del Milan, ma Barbara Berlusconi che della squadra è tifosissima e che di Silvio Berlusconi è figlia. Della partita, ha detto la bella Barbara, il Cav è soddisfatto soprattutto perché "sono state recepite alcune delle indicazioni tattiche che aveva trasmesso all'allenatore".
barbara berlusconi sexy nerd per il milan su instagram La prestazione di Riccardo Montolivo&co è piaciuta anche a lei che ha sottolineato l'impegno profuso dai ragazzi di San Suiro: "E' stata una discreta prestazione, di cuore e di carattere soprattutto - dice -. Ora dobbiamo arrivare con la giusta tensione mentale alle prossime due trasferte. Decisiva sarà quella di Glasgow: giocheremo in una bolgia". Tocca al Cav, adesso, dare l'ennesimo consiglio giusto.
7. Liberoquotidiano - "Il Fatto Quotidiano si occupa delle Coop rosse. E Unipol toglie la pubblicità". La notizia è riportata sul sito del quotidiano di Marco Travaglio. In un lungo articolo il direttore del sito, Peter Gomez, si lamenta che il gruppo assicurativo ha scelto di ripondere alle loro inchieste sospendendo la campagna pubblicitaria, e di conseguenza lasciando le casse del quotidiano prive di tanti bei soldini.
CARLO CIMBRI jpeg "Scelta legittima", scrive Gomez, "che però non ci intimorisce. E anzi ci offre l'occasione per ringraziare i nostri abbonati e gli utenti sostenitori che contribuiscono a rafforzare la nostra indipendenza". Le inchieste di cui parla il direttore sono quelle relative a Unipol e le cooperative rosse che controllano il grande gruppo assicurativo di Bologna.
Peter Gomez "La discussa fusione, voluta da Mediobanca", puntualizza Gomez, "tra la compagnia di via Stalingrado e la FonSai, devastata dalla gestione Ligresti, si avvicina. Raccontarla, svelando anche notizie inedite e pubblicando sul web i nostri articoli dopo aver dato alle parti in causa la possibilità di parlare, è stato per noi un dovere. Per tutta risposta il gruppo Unipol ci ha tolto la pubblicità".
L'articolo si conclude quindi con un appello: "Ai lettori chiediamo una volta ancora di valutare la possibilità di diventare sostenitori. Pagare qualcosa (3,99 euro al mese) per garantirsi il diritto di essere informati, in giorni come questi è uno sforzo, ma in fondo anche un privilegio. Prima della fine del mese, anzi, tireremo un primo bilancio della nostra campagna utenti sostenitori. E, alla faccia di Unipol, brinderemo. Potete starne certi".
