Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago,
L'abbiamo visto tutti il video della filiale di Castiglione delle Stiviere di Intesa San Paolo che in poche ore è diventato virale e ha dato nuovo pane per i denti affilati degli sfottitori di professione dei social. Un video non destinato al pubblico, ma girato per un contest interno all'azienda, in cui Katia, la direttrice della filiale, e gli altri dipendenti intonano impacciati e stonati una canzoncina per promuovere i loro prodotti. Ma questo non è servito a fermare il baraccone di semplici burloni o di molesti cyberbulli che si trova online, che subito si è messo in moto e in poche ore ha fatto a polpette la malcapitata direttrice di banca e il suo staff.
KATIA GHIRARDI NEL VIDEO MOTIVAZIONALE DI BANCA INTESA A CASTIGLIONE DELLE STIVIERE
Richiesta di dimissioni di Katia, assalti al suo profilo Facebook, minacce, consigli di ricovero in un ospedale psichiatrico. Derisioni che dal ruolo professionale della direttrice passano velocemente sul piano personale, con insulti sull'aspetto fisico. E nessuno, tra quelli troppo impegnati a sbeffeggiare il video, che abbia per un momento riflettuto sul fatto che il video era privato, che è stata Intesa San Paolo a commissionarlo per uso interno e non certo Katia a renderlo pubblico. Nessuno dei leoni da tastiera che abbia pensato che, dopotutto, chi è abituato a stare tra scartoffie di conti, investimenti e polizze non ha mica l'obbligo di essere un asso della comunicazione.
KATIA GHIRARDI NEL VIDEO MOTIVAZIONALE DI BANCA INTESA A CASTIGLIONE DELLE STIVIERE
Ecco che arriva, allora, la proposta di Viewpointstrategy, la mia agenzia di comunicazione e relazioni pubbliche che ha seguito la vicenda con un pizzico di apprensione per gli sprovveduti bancari che venivano divorati da una popolazione social improvvisamente trasformatasi in black-bloc che distruggono la vetrina, virtuale in questo caso, di una banca. Tre mesi di consulenza gratuita a Intesa San Paolo per imparare a stare sui social senza cadere nelle trappole dell'inferno mediatico, per costruirsi una reputazione online che sia seria e creativa al tempo stesso.
Allo scadere dei tre mesi parcella doppia.
Un saluto
Francesca Chaouqui
Lettera 2
Quelli dei social sono dei cretini, si sa. Ma che dire dei siti online dei media che da due giorni tengono in evidenza il video della direttrice di banca? E lo rimettono con la scusa di dare dei cretini a quelli dei social?
G.P.
Lettera 3
Caro Dago, anche Mogol, alla fine è sbottato: ridateci Battisti, dannazione!
Franco
Lettera 4
Caro Dago, la ministra della Salute dice " malaria sotto controllo, ma gli italiani bambini facciano nove vaccini"; abbiamo, unici in Europa favorito l'immigrazione rifiutata da tutti gli altri. Però non dobbiamo disturbare il manovratore e critica chi pubblica le note dei fuori dal coro (Dago x Maglie). Ringraziamo chi ancora racconta i prop e i contro. Roberto
Lettera 5
Caro Dago, dopo l'arresto di Battisti in Brasile, il nostro Ministero degli Esteri lavora per riportarlo in Italia. Pare che Alfano in persona prema sui suoi:" Voglio anche Mogol!"
BarbaPeru
Lettera 6
Leggo dei 4 immigrati con la malaria. I giornaloni riportano ,compiaciuti, le dichiarazioni dei medici che dicono che non l'hanno portata loro per via di questioni tecniche come il periodo di incubazione ecc..Per cui la malaria sembra una malattia endemica italiana.
Manco una riga che forse potrebbero averla presa da qualche loro co- immigrato?
Vig
Lettera 7
Caro Dago, il film di Stone ‘The Putin Interviews’ andato in onda ieri sera su RAI3 è stato preceduto da un lunga prefazione di Lucia Annunziata di cui non si sentiva per niente la necessità. Ma il bello è che vedendo l'opera di Stone mi è sorto il dubbio che la pur brava Lucia avesse visto, come si usa dire, un'altro film.
Fabio
Lettera 8
Caro Dago, capisco digiunare per lo "ius primae noctis", ti rimetti in forma e trombi che è un piacere, ma per lo "ius soli", suvvia...!
Saluti
Gino Celoria
Lettera 9
Caro Dago, che spettacolo! La Hollywood liberal, impegnata nella difesa dei diritti umani e delle donne contro il cattivone Trump, che si ritrova con lo stupratore seriale Harvey Weinstein che finanzia Obama e Hillary. Se non è contrappasso questo...
Kevin DiMaggio
Lettera 10
Caro Dago, all'ICAN un Nobel per la Pace totalmente inutile. Si pensa forse che i Paesi responsabili possano rinunciare alle armi nucleari per lasciarle solo a Paesi come Corea del Nord e Iran? Un po' di realismo, please.
Sonny Carboni
Lettera 11
Caro Dago, col Medio oriente e gli Emirati di petrolio imbibiti e del Brunei il sultanato dove ogni poro ridonda d'oro e la sharia è l'unica via, mi spieghi perché i muslim di mezzo mondo sbarcano da noi?
Giorgio Colomba
Lettera 12
Caro Dago, il Nobel per la Pace all'ICAN è una tirata d'orecchie a Obama che durante il suo mandato non ha fatto nulla per evitare che KimJong-un si dotasse di armi nucleari.
Lidiano Pretto
Lettera 13
Caro Dago, grillini astiosi con Lino Banfi perché tutti i giorni cadono nelle buche che la Raggi lascia aperte a Roma?
John Doe Junior
Lettera 14
Dopo essere stato sottoposto a due interventi per la rimozione di una cataratta bilaterale, il chirurgo mi ha prescritto una cura di medicinali della durata di due mesi. Consistono quasi tutti in una serie di colliri costosissimi, tutti a carico del sottoscritto e senza possibilità di detrarre la spesa dalla dichiarazione dei redditi. Mi è stato spiegato che il "furto" derivava dal fatto che lo Stato equipara tali interventi a quelli di "Chirurgia Estetica".
Ho comunicato la cosa a mia moglie, anch'essa prossima ad analogo intervento, e ci siamo consolati a vicenda nella garanzia che, comunque, dopo gli interventi saremmo stati più sani e più belli... che pria : il sottoscritto sempre più somigliante a Rodolfo Valentino e mia moglie a Belen Rodríguez.
Tolte le bende, verificata la fregatura : io sempre lo stesso, e andrà così anche per mia moglie, con l'unica sgradevole differenza che ora vedo con nettezza alla specchio non solo le mie rughe, ma in Tv anche quelle facce di culo di tanti cialtroni della politica e del sindacato che si riempiono la bocca, disquisendo sui problemi che affliggono e penalizzano milioni di anziani, senza nemmeno essersela prima sciacquata col piscio di un ippopotamo.
Santilli Edoardo
Lettera 15
Caro Dago, in un epoca nella quale il vaffanculo potrebbe essere interpretato da taluni come un gentile augurio, molto deve essere rivisto nel lessico corrente. Per esempio la frase "mangiare come un papa" potrebbe essere a rischio fino a che non si capisce cosa butti giù esattamente un personaggio che rifiuta ragù e tortellini al prosciutto. E non se ne parla del detto "lavorare come un negro", che deve essere senz'altro modificato in "lavorare come un italiano", visto che ora siamo noi a doverci dare daffare per mantenere fancazzisti a centinaia di migliaia. Salutem tibi
IL MATRIMONIO DI CESARE BATTISTI
Cincinnato 1945
Lettera 16
Dago darling, meno male che - mentre gli studenti italiani sanno tutto sui Sumeri - nulla sanno sui saraceni. E RaiStoria si guarda bene dal parlarne, perché sarebbe politicamente scorretto. Sennò qualcuno potrebbe fare dei paragoni, magari anche un po' esagerati, sui nuovi saraceni nordafricani che approdano sulle coste del Far West Italia. Tra loro moltissimi discendenti dei cartaginesi che probabilmente vorranno prendersi una rivincita sui discendenti di Scipione l'Africano.
Circa solo mezzo secolo Moravia prima e De Sica poi (in pieno "regime" DC-PCI!) poterono permettersi di accennare alle "marocchinate" ("La ciociara"), oggi non l'avrebbero potuto fare perché subito sarebbero accusati di xenofobia ("rassismo", "fassismo", ecc.). Pace e bene
Natalie Paav
Lettera 17
Caro Dago, spero proprio che Battisti non verra' estradato. Senno' dopo 3 mesi verra' liberato da qualche magistrato di sinistra e dopo quattro mesi lo troveremo ospite da Fazio, ci scrivera' nuovi libri che poi presentera' in televisione. Che stia in Brasile, almeno la' dorme sonni preoccupati. Angelo Paratico
Lettera
Dai D'Agostino, non puoi fare un titolo del genere tanto per scrivere quello che la tua mente malata e pervertita ti impone. Non puoi permetterti sempre di scrivere puttanate ad altissimo tasso di coglioneria&demenzialità che tanto ti caratterizzano. Non puoi scrivere impunemente "Il Cristainesimo torna a casa, etc, etc." tanto per fare scena e attirare alla lettura i tuoi lettori affezionati. C'è un limite a tutto, dannato maiale, perchè non ti deve essere concesso di poter sputare sul Cristianesimo così tanto, facendo titoli alla grassa, immondi.
Che l'istituto salesiano abbia organizzato un corso di bondage (?) al suo interno ( rimane cmq un aspetto da verificare nella sostanza e nella dinamica, ma se così fosse, non c'è altro da dire che questi salesiani - ripeto se sono stati loro - meritano, proprio loro sì, frustate sulle chiappe e calci in culo per qualche ora) e che, quindi, i suddetti abbiano perso quel poco di sale salesiano che dovrebbe alimentarli, non autorizza te e i tuoi pessimi pari a ricamarci sopra bestialità che a te servono per fare cassa, monetaria e pubblicitaria.
Devi prendere la manina che scrive queste cazzate e metterla per qualche minuto sopra qualche accendino acceso, così ti viene in mente di avere qualche rispetto per le cose più grandi di te. Non puoi sporcare tutto, che già non brilla di bucato, mettendoci sopra il tuo infernale carico di briscola.
Abbi un pò di pudore, sii moderato quando parli di cose di Chiesa, anche se adesso la Chiesa se la passa davvero male. Hai bottanazze che scrivono al tuo servizio, centinaia di articoli al giorno pieni di trojate che possono dare carburante alla tua voracità da jena: cosa e perchè ti affanni tanto ad attaccare i poveri cristi cattolici, non i sedicenti alla renzi o alla boschi, o ancor peggio alla vendola, ma i cattolici che non meritano di essere insultati e irrisi visto che non offendono, ma solo si difendono.
Quanto ai salesiani (?), considerata la caratura eccelsa, non solo mistica e spirituale ma anche fisica del grande Santo Giovanni Bosco (era un uomo forte e vigoroso), mi permetto di rivolgerGli una preghiera :che faccia con questi disgraziati suoi "figli" quello che faceva con i suoi amati discoli ogni tanto, ossia una bella tirata di orecchie. Solo che qui, per questi, ci vuole una tirata di quelle lunghe lunghe, da alzarli da terra!
Chiara (ex Luciano)