"CON GIORGIA MELONI SIAMO AMICHE. È UNA TIPA GANZA. PER UN PERIODO USCIVAMO INSIEME IN MOTORINO A FARE APERITIVI. CAPII CHE SAREBBE DIVENTATA PREMIER" - ANNA FALCHI: "I LIKE DI SALVINI SUI SOCIAL? UNA VOLTA MI HA DETTO DI ESSERE UN MIO AMMIRATORE. L’HO CONOSCIUTO IN TV. UN RAGAZZO CON L’ORECCHINO, ESUBERANTE…” – LA FINE DEL MATRIMONIO CON RICUCCI DOPO LO SCANDALO FINANZIARIO: “A TUTTI GLI EFFETTI FU UN GROSSO STOP PER LA MIA CARRIERA” - IL TIFO PER LA LAZIO NATO PER UN EQUIVOCO...

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Estratto dell’articolo di Giulia Cazzaniga per “La Verità”

 

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anna falchi anna falchi

Un altro amore della sua vita è poi la Lazio…

 «A volte giochiamo bene, altre volte perdiamo la “cazzimma”, come dicono a Napoli. Per me Sarri è un idolo. Ma restiamo sempre nella parte alta della classifica, eh».

 

Per uno scudetto si rispoglierebbe?

«Diciamo che ormai ho dato. E poi mi sembra che puntiamo più alla Champions».

 

Com’è che una ragazza con sangue mezzo finlandese e mezzo romagnolo finisce per tifare la Lazio?

«Tutto nasce da un episodio da ridere, in camerino a Luna Park. Mio fratello Sauro mi disse che sarebbero arrivati per un’intervista quelli “dell’anzianità”. Invece aveva sentito male, erano lì per la “lazialità”. Mi ritrovai con indosso una bandiera. I colori mi piacevano perché ricordavano la Finlandia. E poi c’era l’aquila, e io mi chiamo Falchi. Ma Sauro è romanista dalla nascita, è stato uno smacco per lui».

 

Una donna, per giunta bionda, che parla con gli uomini di calcio…

«Ma no, mi rispettano. E poi mi destreggio abbastanza bene».

 

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«Sexy», «hot», «bombastica»… così la definiscono, e la sua fisicità l’ha aiutata in carriera.

«Forse una forma di esibizionismo, sì, ma non rinnegherò mai nulla di quel che ho fatto. Ho giocato con il mio corpo, anche: uno strumento bellissimo che non dura per sempre. Poi mi sono evoluta. Non mi reputo una persona con intelligenza sopra la media, anzi, ma ho saputo sfruttare le altre capacità che ho acquisito, mi sono migliorata».

 

Come si definirebbe?

«Posata. Nella vita quotidiana sono convenzionale, precisa e metodica. Una che ha saputo rimettersi in gioco».

 

Come quando finì il suo matrimonio, dopo il famoso scandalo finanziario…

«Non sono il tipo da piangersi addosso e guardare al passato. Ma a tutti gli effetti fu quello un grosso stop per la mia carriera. Ho ricominciato veramente da zero. Ma la vita è così. Sono come tutte le persone del mondo».

 

Prima viveva da star… oggi ha recuperato quel tenore di vita?

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«No, no, io resto una che sfaccenda in casa in continuazione. Si figuri che a forza di mettere a posto mi sono rotta un tendine dell’anulare - stavo rifacendo il letto, non so come sia potuto succedere - e ho ancora la stecca al dito».

 

Non ha una colf?

«Figuriamoci, pulirebbe sul pulito. Sono una maniaca della pulizia. È questo il mio equilibrio mentale: non sto mai ferma. Tranne ora che mi sono “divanata” per parlare con lei al telefono».

 

Ha chiesto aiuto, per ricominciare dopo quello stop?

«No, non sono il tipo. C’è da dire che nessuno me ne ha offerto».

 

Si è scritto che in questi mesi è però andata da Giorgia Meloni a chiederlo…

«Ho già smentito».

 

Che siete amiche è vero.

«Sì, siamo amiche. Per un periodo ci siamo frequentate perché abbiamo amici in comune. Poi non abbiamo smesso di sentirci, ma lei era determinata ad arrivare e ha fatto la sua strada. Non avevo dubbi ci sarebbe riuscita. Lo dicevo in tempi non sospetti, che sarebbe diventata la prima premier donna. E sta facendo un ottimo lavoro».

 

Cose che non si sanno di lei?

«Forse già si sanno, invece: per come la conosco io, non è proprio il tipo da montarsi la testa. Il giorno che è stata eletta, non so come, è riuscita a trovare il tempo di rispondermi».

 

Si narra di vostre scorribande in motorino a fare aperitivi…

«Ah, sì, forse all’epoca aveva già lasciato Berlusconi. È una tipa “ganza”. L’ho sempre ammirata. Ha la forza e l’umiltà dei grandi».

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Il successo rischia di far perdere la testa?

«Come dico sempre, pure il Papa va in bagno. Ma questo non lo scriva che è troppo osé».

 

Sulle sue simpatie politiche non si era mai esposta…

«Negli anni però un po’ si era già capito, in base alle mie frequentazioni: si sceglie chi condivide le tue idee. Più o meno ho sempre votato per uno schieramento preciso in politica, anche se in fondo non ho mai scelto per il simbolo ma per le persone».

 

Aspettative?

«Un governo che duri cinque anni, finalmente. E che si faccia sentire con un rapporto diretto con il popolo. Sarebbe bello si occupasse in primis di scuola e pure del welfare per le donne. Così che anche gli uomini siano coinvolti nella cura dei figli. Non mammi, ma papà. In Finlandia sanno come si fa».

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È legata al paese di mamma, ne parla spesso. Parla il finlandese?

«Per niente, purtroppo. Ma ho grande rispetto per le origini».

 

Papà si chiama Benito…

«È una pagina chiusa della mia vita. Non ho rapporti con lui».

 

Ho notato che a ogni foto che pubblica su Instagram riceve un “like” da Matteo Salvini. «Deve essere il suo social media manager e non lui, figuriamoci. Una volta mi ha detto di essere un mio ammiratore».

 

Il ministro dei Trasporti non lo conosce?

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«L’ho conosciuto in tv quando era segretario della Lega. Un ragazzo con l’orecchino, esuberante, poi in ascesa. Ma l’ultima volta che ricordo di averlo sentito era quando gli feci i complimenti per la copertina di Oggi a petto nudo con la cravatta, qualche anno fa. Dissi che un uomo nudo era una buona notizia: perché sempre le donne?».

 

Oggi lei conduce i Fatti Vostri con Salvo Sottile su Rai 2, tutti i giorni all’ora di pranzo.

«Siamo già stati confermati per la terza stagione. Abbiamo avuto un successo che nessuno si aspettava. Merito della squadra, e delle capacità di Giovanna Flora e Michele Guardì, che hanno avuto il coraggio di cambiare una trasmissione che compie 33 anni. Mi piace l’adrenalina della diretta di tutti i giorni».

 

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Progetti per il futuro?

«Un giorno, chissà, mi piacerebbe far qualcosa di solo mio. Una seconda serata, meno di un’ora, per tirare fuori le mie corde irriverenti… vedremo».

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