"AL GRANDE SCHERMO HO DATO LA PARTE MIGLIORE DI ME: IL CAZZO" – PARLA FRANCO BRANCIAROLI, CO-PROTAGONISTA DELLA "CHIAVE” DI TINTO BRASS: “HO IL RIMPIANTO DI NON AVER MAI AVUTO UN EREZIONE SUL SET DEL FILM. LÌ SI STAVA CON L’UCCELLO DI FUORI, IL CULO ALL’ARIA, E SI CONVERSAVA NORMALMENTE. POI ARRIVAVA TINTO E URLAVA: ‘DAI, SU, FORZA, A LETTO, GIRATI DI SPALLE!’” – “AVEVO ATTACCATO UN MEMBRO DI PLASTICA. ERA COME UNA BOTTIGLIETTA DI ACQUA. ANDAVO IN GIRO COSÌ. PURE NELLA PAUSA PRANZO..."

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Estratto dell’articolo di Alessandro Ferrucci per “Il Fatto Quotidiano”

 

la chiave di tinto brass la chiave di tinto brass

Quando è l’anniversario de La chiave?

Era il 1983.

 

Ammazza. 40 anni fa lei era l’uomo più invidiato d’Italia.

Me ne accorgevo dai tassisti e dai militari, specialmente i tassisti: dopo un po’ mi guardavano dallo specchietto e con un filo d’imbarazzo esordivano con un “lei... no, lei...”. “Dica...”. “È quello...” “Sì, sono io”. E scattava il sorrisone complice.

 

Molti uomini si sono immedesimati...

Forse pure con una certa invidia perché ho recitato con le più belle donne di quegli anni; comunque Stefania Sandrelli oltre alla bellezza era pure una grande artista; artisticamente di provenienza nobile, eppure sempre tranquilla sul set.

 

Mai in imbarazzo.

Nessuna esitazione. Neanche io.

franco branciaroli 88 franco branciaroli 88

 

Tutto naturale.

Ed è strano perché sul set si stava nudi. Ma nudi, nudi. In alcune scene potevo sembrare quasi un ginecologo, però non ci sono state esitazioni. Forse grazie a Tinto (Brass).

(Il 19 ottobre del 1983 usciva nelle sale “La chiave”. A dicembre il successo era conclamato tanto da diventare il film più famoso di Tinto Brass, secondo incasso della stagione ’83-84 dietro “Flashdance”. Frano Branciaroli era “l’altro”, l’amante, la passione, la coperta senza pigiama; era la goliardia sfrenata. Eppure “io con il cinema avevo poca dimestichezza. A me interessava il teatro” ).

 

Eravate eroticamente attivi?

Direi di no; da parte mia c’era una sorta di curiosità, mi sarebbe piaciuto verificare cosa sarebbe successo se avessi avuto un’erezione...

 

stefania sandrelli la chiave 4 stefania sandrelli la chiave 4

Ma?

Niente, non ci sono riuscito; (pausa) così come non c’era imbarazzo, allo stesso tempo non nascevano situazioni eccitanti.

 

Ha il tono del rammarico.

In quel periodo, la notte, ci pensavo e mi sognavo il set, le situazioni ipotetiche e ogni volta mi domandavo perché, perché?! (Sorride) Nel caso avrei avuto tutte le ragioni: ero a letto con una meraviglia.

 

Renato Pozzetto ha rivelato che almeno una volta ha ceduto al fascino della Fenech...

Con Brass era diverso: eravamo sempre nudi; magari può accadere se sei vestito, se c’è un approccio, il mistero, poi piano piano ci si spoglia; (ride) mentre lì si stava con l’uccello di fuori, il culo all’aria, e si conversava normalmente. Poi arrivava Tinto e urlava: “Dai, su, forza, a letto, girati di spalle!” (lo imita alla perfezione). […]

 

stefania sandrelli e frank finlay la chiave stefania sandrelli e frank finlay la chiave

In cosa l’ha stupita la Sandrelli?

Aveva circa 40 anni ed era molto bella; era come il sole quando inizia a tramontare e diventa meraviglioso; e poi in lei ho trovato una donna di grande simpatia e grande esperienza cinematografica, quella che a me mancava. Io non ero abituato. Ero pervaso da una sorta di pudore professionale.

 

Così si sminuisce.

Quando stavo seduto, in attesa, sempre nudo, con attaccato un membro di plastica, mi immaginavo la scena, cercavo di capire come avrei dovuto interpretarla; mentre la Sandrelli passava con enorme naturalezza dalla conversazione, alla sigaretta, fino al set; per lei il set era la prosecuzione della vita stessa.

 

Membro di plastica?

stefania sandrelli la chiave 2 stefania sandrelli la chiave 2

Per forza, senza erezione naturale ero obbligato: era come una bottiglietta di acqua ancorata da quattro bandelle di tulle.

 

Comodo.

Una delle bandelle si infilava tra le chiappe e per ore. Andavo in giro così. Pure nella pausa pranzo. […]

 

Di Brass regista cosa ha scoperto?

Già lo conoscevo, la sua cinematografia precedente era raffinata e lui è un grande cineasta; quando filma il culo lo fa come il mantello di Ludwig per Visconti; e poi apprezzavo un aspetto: è un collezionista di arte e amava portare sul set qualcosa di proprio, dalla coperta bianca ricamata, alla mostarda, ai quadri stessi.

 

[…] In questi anni ha rivisto La chiave?

È capitato un paio di volte.

 

E... ?

stefania sandrelli la chiave 33 stefania sandrelli la chiave 33

M’incazzo perché ero giovane e bello; (pausa) sono stato assalito da una rabbia tremenda.

 

Per cosa?

Sposti lo sguardo di venti centimetri, magari dallo schermo allo specchio, ti guardi e pensi che devi morire.

 

In quegli anni si è divertito...

Molto; va immaginata la situazione: tutti giovani, belli, nudi, tette, chiappe, allegria; ne L’uomo che guarda le scene erano pure più spinte, tipo orge trattenute, mentre con la Sandrelli c’era un limite; (pausa) e venivo anche pagato. In questo aveva ragione Gassman.

tinto brass tinto brass

 

Che diceva?

(Anche qui lo imita alla perfezione) “Non c’è nulla di meglio: ti vengono a prendere in macchina, ti portano a giocare e ti pagano”.

 

Non nomina mai Miranda...

Film stupendo con nel cast Franco Interlenghi che non amava il cinema ma solo il tennis; comunque non sono mai stato un protagonista, quindi il set non mi ha svoltato la vita; (ride). Mettiamola così: al grande schermo ho dato la parte migliore di me: il cazzo. Altri ci mettono la testa. […]

franco branciaroli 3 franco branciaroli 3

 

Come mai Brass l’ha scelta per La chiave?

Dopo un incontro casuale al bar di uno studio cinematografico; mi guarda e fa: “Presentati per un provino”. Lì gli specifico i miei limiti con l’inglese, “non importa”; arrivo e la parte della Sandrelli era interpretata da Ricky Tognazzi.

 

Non proprio la stessa cosa...

Per darmi i tempi giusti mi assestava i calcetti sotto il tavolo; neanche mi tagliai i capelli, come da copione, ero convinto che non mi avrebbero preso. E invece dopo venti giorni mi chiamarono.

 

franco branciaroli 12 franco branciaroli 12

E lì ha ceduto al barbiere.

Sì e i miei erano lunghi, ricci, da semi-hippy.

 

[…] Lei nel 1983 chi era?

Uno che arrivava da spettacoli memorabili con Ronconi.

 

Maria Paiato ha raccontato che Ronconi incuteva timore.

A quella generazione, a me no, per me era un fratello maggiore; (sorride) Corrado Pani e Ronconi si trattavano come due amici che erano andati insieme a puttane.

franco branciaroli 9 franco branciaroli 9

 

Enorme confidenza.

Ricordo Pani, durante le prove, fermarsi e dirgli: “Oh, ma ce l’hai la prostata? Cazzo, sono tre ore che andiamo avanti”. […]

 

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