Da I Lunatici Rai Radio2 https://www.raiplayradio.it/programmi/ilunatici
Sandra Milo è intervenuta ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì dalla mezzanotte e trenta alle sei del mattino.
La Milo ha parlato un po'di se: "In questo periodo sono molto serena. Ho un nuovo amore, una amicizia amorosa direi, siamo nella fase del corteggiamento, come quando si è ragazzi. Ci si corteggia, ma per il sesso si aspetta. Si riscoprono molte cose. Come il gusto di sentirsi belli. Si è belli solo quando qualcuno che ci piace ce lo fa notare. Certe volte quando faccio teatro mi arrivano fotografie di ragazzi seminudi che mi si propongono. Anche giovanissimi. Mi fanno un po' di paura, magari più che a me sono interessati alla mia borsa. Non penso all'idea di sposarmi, ho dormito in compagnia per tutta la vita, non è tanto che dormo da sola e devo dire che mi piace".
Sulla sua giovinezza: "Sono sempre corteggiatissima. Da ragazzina quando uscivo da scuola i ragazzini facevano a gara per aiutarmi a mettere il cappotto. Mi sono sposata a 15 anni. Ero felice di farlo perché non avevo mai conosciuto mio padre, vivevo con mia madre e mia nonna, pensavo di compensare col matrimonio la mancanza di un uomo in casa. Le ragazze venivano educate al fatto che il matrimonio era il loro massimo momento. L'uomo veniva considerato una sicurezza, una protezione. Le ragazze avevano questo credo.
Pensavo anche io che l'uomo fosse la soluzione di tutto. Era la mentalità dell'epoca. Ma il matrimonio durò solo venti giorni. Rimasi incinta, ebbi un incidente, mio marito era violento, io ero una ragazzina. Sono voluta tornare da mia madre. Ho perso il bambino quando ero incinta da sei mesi, non sono mai più tornata con quell'uomo. Sono stata molto male. Poi sono guarita all'improvviso, piena di forza e di voglia. E nella mia vita è arrivato il cinema".
Sul cinema: "Ho lavorato con registi come Fellini, Rossellini, Riso. Quello che considero come il miglior lavoro fatto da me è 'La visita' di Antonio Pietrangeli. La considero la mia opera migliore".
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Sul momento storico per le donne: "Secondo me le donne rivendicano giustamente dei diritti che per secoli gli sono stati negati, però lo fanno nella maniera sbagliata. Sono rancorose, piene di rabbia, vogliono sopraffare il maschio e lui non è abituato a questo genere di donna, non la ama. E' infelice lui ma è infelice anche lei perché non ottiene l'amore. E per le donne l'amore è importantissimo. E' una generazione molto infelice, molto sola, che si autocelebra inneggiando alla propria libertà, che però non è la cosa che realmente desidera".
Sul #metoo: "Certe dinamiche ci sono ancora, anche se più nascoste. Ormai c'è questa moda di accusare, di additare subito l'uomo. Io ho subito tantissime pressioni da ragazza. Era il tempo delle pressioni. L'uomo aveva il potere, la donna aveva solo il potere della bellezza e della seduzione, ma è un potere stressante, non un potere assoluto".
Sul celebre scherzo di cui fu vittima in diretta televisiva: "Fu scoperto che a fare quella telefonata era una donna che lavorava in Via del Corso. La telefonata arrivò da un ufficio dove lavoravano ventisei donne. Tutte negarono. Ho pensato che quello scherzo fu fatto da una donna che viveva all'oscuro, che mai è riuscita ad affacciarsi alle luci della ribalta e per una volta ha pensato di sentirsi potente, di scombinare l'ordine delle cose. Non sono mai riuscita ad odiarla, ho cercato di capire la sua voglia di essere protagonista per una volta...".
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