RICCHI E POVERI (E EX AMANTI) – “ABBIAMO INIZIATO DA FIDANZATINI, POI LA VITA PRENDE ALTRE STRADE” – LA BRUNETTA ANGELA BRAMBATI E IL BIONDO ANGELO SOTGIU IN GARA A SANREMO CON IL BRANO DANCE “MA NON TUTTA LA VITA” PER FESTEGGIARE I 60 ANNI DI CARRIERA - “FRANCO CALIFANO INVESTÌ SU DI NOI, FABRIZIO DE ANDRÉ CI CONVINSE AD ANDARE AVANTI. CI PORTÒ A FARE UN PROVINO IN UNA CASA DISCOGRAFICA A MILANO. NON CI AVEVANO PRESI, E FABER DISSE: "QUI NON CAPISCONO UN CAZZO. ANDATE AVANTI CHE…”

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Carlo Moretti per la Repubblica - Estratti

 

ricchi e poveri ricchi e poveri

Saranno la sorpresa del Festival, i Ricchi e Poveri in versione dance. I due Angeli, la moretta Angela Brambati e Angelo Sotgiu, il biondo per volere di Franco Califano, il quale nel 1967 scoprì l’allora quartetto e ne decise il look oltre che il nome, portano in gara all’Ariston un pezzo elettronico, il primo di una carriera che da 60 anni li vede sui palchi di mezzo mondo: «Siamo appena tornati da una tournée in Uzbekistan, Romania e Germania, quando vedo che in platea si alzano per applaudirci ancora mi emoziono», confessa Angela con l’energia di sempre.

 

La canzone della loro tredicesima partecipazione al Festival (l’ultima era stata in trio con Franco Gatti, nel 1992) si intitola Ma non tutta la vita, l’hanno scritta Cheope e Stefano Marletta con Edwyn Roberts (lo stesso della musica di Fai rumore di Diodato), ed è un invito a cogliere l’attimo, un brano dal ritmo sostenuto che farà muovere tutti, loro due per primi, lei a 76 e lui a 77 anni.

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Un brano dance è una bella novità per voi.

Angelo: «Proprio così, anche se pezzi veloci li abbiamo sempre fatti, come MammaMaria e Sarà perché ti amo ».

Angela: «Il mondo della dance ci è sempre piaciuto, per il duetto abbiamo voluto sul palco con noi Paola e Chiara».

 

La canzone inizia con le parole della vostra “Sarà perché ti amo”.

Angelo: «“Che confusione” è una celebrazione, un omaggio per il successo di quella canzone, che nell’81 ci diede nuova popolarità».

Angela: «In tanti la cantano negli stadi durante le partite di calcio».

 

Il pezzo che portate in gara invita a scendere in pista.

Angela: «Sì, dice proprio così: balla, divertiti».

Angelo: «Però vuol dire anche: fallo adesso, carpe diem. Insomma, vuoi imparare a suonare la chitarra? Non rimandare. È un brano positivo».

 

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Cosa vi aspettate dal Festival?

Angelo: «Soltanto il favore del pubblico, noi lo abbiamo già dato a questa canzone».

Angela: «Io ho imparato a non aspettarmi niente ma a dare il massimo in ciò che facciamo. Sarà la gente a decidere».

 

Vi ritroverete con Loredana Bertè, l’anno scorso avete fatto con lei i giudici a “The voice senior”.

Angelo: «L’altro giorno ci siamo incontrati a Sanremo e Loredana ha esordito, come fa lei: “I miei amori!”. Sono stati un abbraccio e un saluto meravigliosi, le siamo molto affezionati. Tanti anni fa, forse venti, avevamo fatto insieme anche Music farm ».

 

(...)

 

Questa sarà la prima volta in gara in due.

Angelo: «Tra noi c’è talmente tanto affiatamento che ci troviamo benissimo, anche se ogni tanto Angela l’ammazzerei, detto così per gioco».

Angela: «Anch’io lo ammazzerei! In realtà sono otto anni che giriamo il mondo in due, io e lui, siamo abituati, ormai».

dario farina tavolata con i ricchi e poveri dario farina tavolata con i ricchi e poveri

 

Angelo: «Io e Angela abbiamo iniziato 60 anni fa da fidanzatini, poi è finito tutto ed era giusto che finisse. Tanti anni dopo ci ritroviamo ancora insieme a essere complici, tra amicizia e sentimenti, e a fare ancora il lavoro che abbiamo sempre sognato di fare». Vi è mancato soltanto il sì del matrimonio. In coro: «Nooo, per carità!». Angela: «Andiamo d’accordo proprio perché siamo due fratelloni, due amici che si confidano».

 

Angelo: «La vita può prendere anche altre strade, non è detto che tu debba finire ciò che hai cominciato. Infatti, come dice questa canzone, io ti aspetto ma non tutta la vita». Nel 2024 saranno 60 anni di carriera. Qual è stata la prima canzone che avete cantato insieme? Intonano un brano in italiano di Gene Pitney: «Io non ho e tu lo sai, un soldino per suonare il mio juke-box, oh oh oh, e triste sarò».

 

RICCHI E POVERI - RETROSCENA DELLA SEPARAZIONE 1981 RICCHI E POVERI - RETROSCENA DELLA SEPARAZIONE 1981

Da liguri per voi a Sanremo è come giocare in casa.

Angelo: «Non ci aspettiamo qualcosa in più: non ci sono premi per questo». Angela: «E poi i genovesi non ti regalano niente: “Amigo ò no amigo, chinn-a zu da-o mae figo!”, amico o non amico, scendi dal mio fico!». Il dialetto che cantava De André. Angelo: «Con Fabrizio eravamo molto amici».

 

Angela: «È stato il primo a credere in noi, ci portò lui a fare un provino in una casa discografica a Milano». Angelo: «Non ci avevano presi, Fabrizio tornò e ci disse: “Figgeu, chì no capiscian un belìn”, ragazzi, qui non capiscono un c***o. Andate avanti che avrete successo lo stesso”. Gli abbiamo dato retta, aveva ragione lui».

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