IL ROCK SFRECCIA SULLE FREQUENZE (EX) PADANE - IN DUE ANNI, ''RADIOFRECCIA'' DI SURACI JUNIOR È ARRIVATA A 1 MILIONE DI ASCOLTATORI: ''ALLE 6 DI MATTINA MI ARRIVA UN SMS DI MIO PADRE CHE MI HA UN PO' SCONVOLTO. IN QUESTA RADIO LO SPEAKER HA LA POSSIBILITÀ DI DIRE QUALSIASI COSA, MESSAGGI FORTI CHE POSSONO ANCHE DIVIDERE LA PLATEA, I FAN DEL ROCK SONO MOLTO ESIGENTI. SERVE CAZZIMMA E I RAGAZZI CE L’HANNO. E SU CUCCHI…''

-

Condividi questo articolo


 

Andrea Secchi per ''Italia Oggi''

DANIELE SURACI DANIELE SURACI

 

A metà ottobre del 2016 ItaliaOggi ha dato questa notizia: Suraci durante l'estate aveva comprato concessione e frequenze di Radio Padania, L'emittente della Lega. Pochi giorni dopo la conferma dallo stesso patron di RTL: si fa una radio rock. Oggi Radiofreccia, nata perché Lorenzo Suraci non poteva utilizzare quella concessione e quelle frequenze da emittente comunitaria per Radio Zeta che è commerciale, compie due anni. Nel primo semestre Ter ha certificato che è arrivata a quasi un milione  di ascoltatori nel giorno medio (990 mila). A guidarla c'è Daniele Suraci, il figlio 32enne dell'editore.

 

Domanda: L'inizio. Com'è andata?

 

R: Un messaggino alle 6 del mattino di un giorno di settembre: << Cosa te ne pare…se sviluppassimo RTL Rock?>>. RTL Rock era la nostra web radio solo musicale. Entusiasta dissi: va bene. E il 26 ottobre era già in fm in una parte dell’Italia per poi crescere con le acquisizioni nei mesi successivi.

 

D. Cosa hai pensato quando hai ricevuto quel messaggio?

 

R. Che cosa sta succedendo? Mi ha un po’sconvolto. Ma capita di ricevere messaggi da mio padre così presto, anche prima. All’inizio comunque bisognava crederci forte, ora compiamo due annoi e siamo già a un milione di ascoltatori. Sono contento e soddisfatto.

 

SURACI RTL SURACI RTL

D: Come ti sei mosso?

 

R. Abbiamo cercato speaker giovani e siamo stati molto fortunati. Perché abbiamo trovato 5/6 ragazzi sotto i trent’annoi veramente validi, in gamba e con una grande cultura. Qui da  noi sono liberi, anche di sbagliare. E capita che caschino.

 

D: Per esempio?

 

R. Si stanno facendo le ossa, ma capita che restino male per qualche messaggio degli ascoltatori. L’ascoltatore rock è molto attento, si può dire una boiata e viene ripresa per due ore. Ma riusciamo a trattare anche argomenti delicati. Qualche giorno fa abbiamo avuto il regista di ‘Sulla mia pelle’ (Alessio Cremonini, autore del film su Stefano Cucchi, ndr), e abbiamo avuto un riscontro pazzesco. I nostri disc jockey possono esprimere la loro opinione senza filtri. E riescono a dare contenuto alla radio.

 

D. Disc jockey come un tempo, eppure alcuni di loro forse quei tempi non li hanno conosciuti…

suraci rtl 102 5 suraci rtl 102 5

 

R. Ma tra le 6 e le 12 abbiamo in onda i veterani: Guido Monti, Eddi Berni. Poi ci sono Stefano Mannucci, Andrea Laffranchi. Diciamo che è un bel mix: ci sono i giovani ma hanno possibilità di imparare da persone che hanno vissuto i tempi delle radio libere.

 

D. Avete aggiustato il tiro rispetto all’inizio?

 

R: I primi mesi è stato difficoltoso. Una radio rock non è facile, con gli ascoltatori che chiedevano: perché mettete questo o l’altro. Poi fortunatamente si sono abituati e i numeri ci danno ragione. Il fatto è anche che fin dal primo  giorno gli ascoltatori hanno avuto la possibilità di essere protagonisti della radio.

 

D. Avete migliorato pure la radiovisione…

 

R. Già, all’inizio era difficile anche riuscire a trovare i video perché molti dei brani rock che proponevamo non avevano un prodotto all’altezza. Da un mese abbiamo aperto uno studio nuovo . Prima  si vedeva solo un profilo degli speaker, oggi c’è un maegastudio interattivo, che darà la possibilità di ospitare molti musicisti. Faremo sicuramente live a partire da chitarra e voce.

 

D. RadioFreccia è una radio comunitaria. Cosa significa concretamente?

RADIO FRECCIA RADIO FRECCIA

 

R. È lo spirito di questa radio. lo speaker ha la possibilità di esprimere qualsiasi cosa, messaggi forti che possono anche dividere la platea, che è difficile che si ascoltino in altre radio. Serve cazzimma e i ragazzi ce l’hanno. Secondo me lo scopo comunitario c’è e riguarda anche la partecipazione degli ascoltatori. Il momento del film su Cucchi è l’esempio più eclatante.

 

D. Farete i live come RTL?

 

R. Ancora non abbiamo portato fuori il marcio di Radio Freccia. Ne stiamo parlando con Marta (Suraci, sorella di Daniele, a capo del marketing del gruppo, ndr). Il prossimo anno forse faremo qualcosa. per ora stiamo formando il prodotto radio, e poi piuttosto di fare mille cose uguali agli altri vorrei ce ne inventassimo una buona.

 

D. Un tour nelle birrerie?

 

R. Perché no, la nostra deve essere una radio on the road, quasi sporca, perché c’è un’anima dietro. Noi non abbiamo un autore che sia uno per le trasmissioni.

 

D. Beh, ma così si rischia di scivolare o cadere sul banale…

 

R. C’è il rischio. Capisco subito se lo speaker ha una giornata no, ha litigato con la fidanzata. Ma vogliamo una radio genuina, vera. è rischioso ma fa la radio vera.

 

D. Nascere dall’esperienza di RTL comunque vi ha facilitato.

RADIOFRECCIA DI RTL RADIOFRECCIA DI RTL

 

R. È vero ma Radiofreccia è nata per essere completamente diversa da Rtl. Un conduttore anziché due, si parla su ogni disco, non c’è il giornale orario… tutti gli ascoltatori sanno che la proprietà è di RTL ma che Radiofreccia è libera e autonoma. E musicalmente si capisce che non c’entra.

 

D. Ma tuo padre interviene?

 

R. Ho la grande fortuna che mio padre oltre ad avermi insegnato il mestiere mi sta lasciando libero. Lo ringrazierò sempre per questo ma un progetto così grosso mi carica anche di responsabilità. Ho ereditato la passione,  non mi ha insegnato direttamente ma con l’esempio. Quello che forse so fare oggi lo devo a lui. In ogni caso se dovesse andare male mio padre sarebbe il primo a intervenire.

 

D.Smart speaker, streaming, podcast…Radiofreccia è pronta?

 

R. Radiofreccia, RTL, Radio Zeta potranno Vivere tranquillamente in questi scenari. La nostra fortuna è mettere tanta musica ed esser un riferimento per questo. Poi non siamo molto attenti al digital, fra app, social e così via, non ci pesa innovare

ACCORSI RADIOFRECCIA 1 ACCORSI RADIOFRECCIA 1 RADIOFRECCIA 4 RADIOFRECCIA 4

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MAMMA! MORMORA LEONARDINO… - L’AFFETTUOSO INCONTRO TRA LA VEDOVA DEL VECCHIO, NICOLETTA ZAMPILLO, CON IL VIVACISSIMO FIGLIO LEONARDO MARIA, IN DECOLLO PER LA “FEBBRE DEL SABATO SERA” MILANESE: "CHIODO" AL POSTO DEL DOPPIOPETTO MANAGERIALE - DAL 27 GIUGNO 2022, SONO TRASCORSI OLTRE DUE ANNI DALLA SCOMPARSA DI DEL VECCHIO E LA GUERRA SULL’EREDITÀ TRA GLI 8 EREDI SI E’ INGARBUGLIATA DEFINITIVAMENTE QUANDO È ESPLOSO IL CASO DEGLI SPIONI MILANESI DI EQUALIZE SRL, DOVE TRA I CLIENTI PIU’ DOVIZIOSI SBUCA LEONARDINO CHE ‘’VORREBBE MONITORARE IL FRATELLO MAGGIORE CLAUDIO DEL VECCHIO E UN CONSULENTE CHE STA VICINO A UNA DELLE SUE SORELLE, PAOLA DEL VECCHIO…”

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...