SCALA, UNA POLTRONA PER DUE – FUORTES VERSO LA SOVRINTENDENZA DEL TEATRO MILANESE DOPO UNA COABITAZIONE CON MEYER CHE HA UN CONTRATTO FINO AL '25 E VORREBBE RESTARE "A GUIDARE LA FERRARI" - MATTIOLI: "GIOCHI FATTI PER FUORTES? NEMMENO PER SOGNO. GLI OSTACOLI SULLA SUA STRADA SONO ALMENO TRE. C’E’ PURE SALA - IL PARADOSSO. FUORTES È DI AREA PD, IL SINDACO DI MILANO IDEM. QUINDI IL GOVERNO DI DESTRA VUOLE METTERE ALLA TESTA DELLA SCALA UN UOMO PD CUI SI OPPONE IL SINDACO DEM...

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Estratto dell'articolo per Alberto Mattioli per la Stampa

 

carlo fuortes foto di bacco (2) carlo fuortes foto di bacco (2)

Una poltrona per due. La poltrona è quella di sovrintendente del teatro alla Scala. I due, l'attuale titolare, Dominique Meyer, e quello che vorrebbe e, secondo il governo, dovrebbe anche diventarlo, Carlo Fuortes.

 

Fra il dire e il fare c'è un complicato intreccio politico-amministrativo-sindacale, forse anche un po' artistico e certamente molto paradossale. È un pasticcio squisitamente italiano che però, ammetiamolo, non dispiace a noialtri melomani: che al centro del risiko delle nomine ci sia un teatro d'opera un po' ci lusinga.

 

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A questo punto la palla è rimbalzata alla Scala, dove dal 2020 governa Dominique Meyer che ha un contratto fino al '25 e non ha alcuna intenzione di lasciarla. L'ha ripetuto ieri: «Mi sono appassionato alla Scala, ci lavoro tante ore e, ora che ho rimesso a posto la Ferrari, vorrei guidarla per un po'».

 

Il riferimento è al periodo del Covid. In effetti, Meyer è inattaccabile sui conti, che sono in ordine nonostante gli anni della pestilenza.

 

 

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dominique meyer. dominique meyer.

Giochi fatti per Fuortes, allora? Nemmeno per sogno. Gli ostacoli sulla sua strada sono almeno tre. Il primo sembrerà strano a chi non conosce Milano ma è vero: Fuortes è romano, anzi romanocentrico, e basta questo per suscitare diffidenza nell'altra capitale. Secondo: Fuortes non piace ai sindacati.

 

Quand'era a Roma, ingaggiò con quelli dell'Opera una durissima vertenza, con tanto di licenziamento collettivo, una battaglia tipo Thatcher-minatori. E infatti ieri i sindacati della Scala hanno mandato un comunicato durissimo: «Siamo profondamente contrari a logiche di scambio politico che mettono in discussione l'autonomia culturale del Teatro e che certamente non sono rispondenti a criteri di merito e di competenza».

 

carlo fuortes carlo fuortes

Fuortes non è nominato, ma nella premessa si citano gli articoli di giornale che l'hanno fatto. E infatti Meyer, nell'esternazione della Ferrari, ha detto che «non ho parlato con i sindacati, ma mi hanno commosso».

 

Terzo problema, a Milano non si vogliono ingerenze della politica nazionale sulla Scala. Per questo l'altro giorno Sala ha scritto un tweet insolitamente esplicito: «Alcuni media hanno annunciato l'arrivo di un nuovo sovrintendente alla Scala. Ricordo a tutti che tale decisione può essere presa solo dal CdA della Fondazione. Posso garantire che in Consiglio non si è mai nemmeno accennato a un'ipotesi del genere», né è all'ordine del giorno del prossimo, fissato al 27 aprile. Fatti due conti, una maggioranza pro Fuortes potrebbe esserci; l'unanimità, no, e si dice che uno dei meno convinti sarebbe il decano del CdA, il banchiere Giovanni Bazoli, fra l'altro suocero di Sala, chissà.

CHAILLY MEYER CHAILLY MEYER

 

Poi, come si diceva, c'è il paradosso. Fuortes è di area Pd, Sala idem. Quindi abbiamo un governo di destra che vuole mettere alla testa della più prestigiosa istituzione culturale italiana un uomo del Pd cui si oppone il sindaco Pd della città. Si prospetta una lunga battaglia di logoramento. 

 

CARLO FUORTES MEME BY CARLI CARLO FUORTES MEME BY CARLI dominique meyer sergio mattarella 2 dominique meyer sergio mattarella 2 fuortes fuortes

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dominique meyer sergio mattarella 3 dominique meyer sergio mattarella 3 beppe sala chiara bazoli beppe sala chiara bazoli dominique meyer sergio mattarella dominique meyer sergio mattarella

 

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