SE LE IDEE FINISCONO, CI SONO I VANZINA - PRONTI PER IL SEQUEL DI “SAPORE DI MARE”, MATRICE-STRACULT DI TUTTI I CINEPANETTONI, AMBIENTATO NEGLI ANNI ’80 (L’EDONISMO CRAXI-REAGANIANO ATTIZZA ANCORA)

Il seguito del film che fece da apripista ai cinepanettoni sarà ambientato nella Forte dei Marmi negli anni ’80 - Al posto di Jerry Calà ci saranno Vincenzo Salemme e Maurizio Mattioli - Vanzina: “Negli anni ’80 c’era una spensieratezza che non c’è più. Oggi le vacanze durano un weekend, all’epoca esisteva la villeggiatura”

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Valerio Cappelli per il "Corriere della Sera"

SAPORE DI MARE - IL SEGUITO DEL FILM DEI VANZINASAPORE DI MARE - IL SEGUITO DEL FILM DEI VANZINA

I fratelli Vanzina tornano alle origini, al primo luogo del loro cinema sentimentale, al posto chic dell'estate, almeno fino a tutti gli Anni 60, ovvero Forte dei Marmi. Il ritrovo della borghesia nordista e dell'intellighenzia raccolta attorno a Alberto Savinio. Poi la sabbia color oro e il verde delle pinete furono avvolte dalla voce di Mina... Da Vestivamo alla marinara all'odierna invasione dei russi. Sapore di te è la continuazione ideale di Sapore di mare , il primo successo dei Vanzina, il film che nel 1983 lanciò Marina Suma, e che incassò (aggiornamento contabile alla mano) 25 milioni di euro.

MARINA SUMA IN SAPORE DI MAREMARINA SUMA IN SAPORE DI MARE

Carlo Vanzina, d'accordo con Enrico, il fratello sceneggiatore, si è spostato dagli Anni 60 agli Anni 80. I personaggi non sono gli stessi, li hanno cambiati: «Ma è come se avessimo usato lo stesso format». Il titolo è un'altra strofa della stessa canzone di Gino Paoli. Su quella spiaggia dai riflessi dorati, nell'arco di due estati, Vincenzo Salemme è un politico del Partito socialista all'epoca di Bettino Craxi, e Maurizio Mattioli è un commerciante «un po' rustico», sposato a Nancy Brilli. Mattioli salva per due volte la vita all'onorevole, prima sta annegando, poi un cornicione...

SAPORE DI MARESAPORE DI MARE

Chiedimi quello che vuoi, gli dice Salemme. E Mattioli: vorrei lasciare la periferia e aprire un negozio di jeans nel cuore di Roma, a via del Corso. Detto fatto. In cambio, l'onorevole gli chiede in prestito un appartamentino per portare l'amante, Serena Autieri, che vuole imporre a «Drive In», il primo varietà di successo della tv berlusconiana. Finiranno entrambi, per motivi diversi, dietro le sbarre. Ma la storia è un gomitolo che si dipana anche altrove. Nel cast, tra gli altri, ci sono Martina Stella, Giorgio Pasotti e Carlo Conticini.

Spiega il regista Carlo Vanzina: «Io venivo dai film con i Gatti di vicolo Miracoli e Abatantuono. Sapore di mare è stato il mio primo film personale, quello che ha cambiato la mia carriera, e che ha generato i cinepanettoni. Uscì a febbraio, due mesi dopo aver girato Vacanze di Natale , ritratto dell'Italia vacanziera degli Anni 80. Sapore di mare d'estate era ancora sugli schermi, all'epoca c'erano le Arene... Doveva intitolarsi Sapore di sale , poi scoprimmo che altri avevano già acquistato i diritti e optammo per un altro verso della canzone, che forse è più bello. Dopo quel successo cominciammo a girare un film dopo l'altro, Yuppies , Via Montenapoleone ...».

SAPORE DI MARESAPORE DI MARE

Ma perché avete scelto proprio gli Anni 80? «Perché c'era una spensieratezza che non c'è più. Oggi le vacanze durano un weekend, all'epoca esisteva la villeggiatura. È un film sui destini». La tinta è: sentimenti e nostalgia. E la colonna sonora è fondamentale, nell'uno come nell'altro film. Qui ascolteremo gli Spandau Ballet, Stevie Wonder, Cindy Lauper e gli italiani Eros Ramazzotti, Fabio Concato, Raf, Gianni Togni, i Ricchi e Poveri...«Gino Paoli? No, non è il simbolo di quegli anni».

E gli attori del film come ricordano gli Anni 80, quelli della spensieratezza e dell'edonismo? Vincenzo Salemme: «Io, anche se può sembrare strano per un attore comico napoletano, ero figlio dell'impegno, avevo appena scritto la mia prima commedia, "Lo strano caso di Felice C", dove C si ricollegava a Renato Curcio, il protagonista voleva la pensione di invalidità perché era crollato il comunismo».

SAPORE DI MARESAPORE DI MARE

Nancy Brilli: «Sono gli anni in cui, per scommessa, ho cominciato questo mestiere. Sono consapevole di quello che ho fatto e di quello che dovrò fare. Il cinema non mi ha dato quello che vorrei, mi manca il film della mia vita. Ma verrà, noi donne dobbiamo metterci a scrivere, è una cosa che sto prendendo in seria considerazione».

Maurizio Mattioli: «Anch'io ho cominciato in quegli anni, a teatro con Squarzina, al cinema accanto a Veronica Lario, l'ex moglie di Berlusconi, ancora oggi quando recito a Milano viene sempre a vedermi. Ho recitato negli ultimi quindici film dei Vanzina, io mi ci ritrovo, le feste, i pianti, forse sono romantico».

Anche i detrattori del cinema dei Vanzina, i figli del leggendario Steno, ne riconoscono il garbo e la misura. Carlo, vi manca non essere mai andati a un festival internazionale? «Ci farebbe piacere. Papà fu premiato a Cannes per Guardie e Ladri . Lo snobismo nell'ambiente è arrivato dopo, sono sicuro che gli spettatori non disdegnerebbero qualche commedia. Se nei festival italiani ci fossero più addetti ai lavori e meno burocrati...».

 

 

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