La politica di apertura al mondo arabo portata avanti da Moro negli anni ‘70 gli aveva portato l’ostilità del mondo israeliano. Inoltre, prese decisioni che non potevano essere tollerate né da Israele né dagli Stati Uniti. Ne parliamo domenica alle 20.55 su #Rai3 pic.twitter.com/wKSpEdtifo
— Report (@reportrai3) January 4, 2024
Estratto dell’articolo di Antonio Fraschilla per www.repubblica.it
La presenza in quei giorni a Roma di uomini dei servizi segreti inglesi. Ma non solo: anche la notizia di una telefonata arrivata a Francesco Cossiga prima di quella delle Br che annunciava la morte di Aldo Moro. Report oggi alle 21 su Rai Tre conduce una lunga inchiesta sulla morte del volto simbolo della Democrazia cristiana dialogante con la sinistra e l’Est europeo.
I giornalisti della trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci intervistano l’allora numero due del partito socialista Claudio Signorile che dice: “Io quello che pensavo, che sapevo, era che questa continua presenza, che soprattutto nell’ultimo periodo era diventata quasi ossessiva, dei servizi inglesi”. Aprendo all’ipotesi che si siano stati altri interessi ad armare le Br. […]
Lo stesso Signorile conferma a Report di una telefonata ricevuta il 9 maggio, quando si trovava nella stanza di Cossiga, che già di prima mattina avvertiva della morte di Moro: “Si accende il cicalino e dal cicalino la voce. Due messaggi. Il primo: la macchina rossa eccetera dentro, poi il secondo dopo qualche minuto: la nota personalità, linguaggio burocratico del Ministero degli Interni, per personalità si tratta eccetera, eccetera a quel punto mi dice mi devo dimettere e io dico, fai bene. Ci abbracciamo”, racconta Signorile.
A questo punto il giornalista Paolo Mondani aggiunge: “Voi ricevete tra le 9 e mezza e le dieci che la comunicazione che la nota personalità è morta, cioè che Moro è stato trovato a via Caetani morto. E invece la telefonata di brigatista Morucci al professor Tritto che dice ‘lo troverete a via Caetani’ è delle 12 e un quarto”.
[…] Le Br avvertono lo Stato che Moro è morto. Ma lo Stato già lo sa da ore. “A metà mattinata salta quindi con un inquietante tempismo la direzione della Dc che avrebbe dovuto riaprire la trattativa per la liberazione di Moro. Una macabra sceneggiatura che testimonia il macroscopico vuoto di verità che ancora pesa come un macigno su questa tragedia”, conclude Report che oggi in questa inchiesta intervisterà altri testimoni chiave dei giorni del rapimento.
Francesco Cossiga in via Caetani, davanti alla R4 con il cadavere di Aldo Moro claudio signorile bettino craxi PAOLO MONDANI report aldo moro via caetani