selfie da i shot myself
Jill Hamilton per “AlterNet”
Si dice che se qualcosa esiste, esiste anche nella versione porno. Vale anche per chi cerca la classe, qualcosa di più artistico e meno volgare.
“Hysterical Literature” ad esempio è una raccolta di video in bianco e nero con protagonista una donna che legge un libro seduta, mentre sotto il tavolo qualcuno la distrae con un vibratore. Lei continua a leggere, lotta per mantenersi composta, sospira e geme finché non raggiunge l’orgasmo. E’ una continua battaglia fra mente e corpo.
siti porno per chi cerca il sesso di classe
“I Shot Myself” è il sito che raccoglie selfie di donne nude, mentre si masturbano o fanno sesso con il partner. Ciò che le distingue è che si sottraggono all’occhio del pornografo e prendono il controllo di sé. E’ il loro punto di vista, non di altri, e senza ricorso al Photoshop. E’ un gesto di ribellione e di espressione erotica.
lettura da hysterical literature
“Audio Porn” si basa invece solo sui suoni, senza immagini. E’ il porno ascoltato, e l’ascolto fornisce una incredibile intimità e immediatezza, solletica l’immaginazione. “Beautiful Agony” ospita i video degli utenti, focalizzandosi sulle facce nel momento naturale dell’orgasmo, ovvero ciò che manca nel porno mainstream, che preferisce i primi piani ai genitali.
hysterical literature
“Literotica” è il bacino erotico di racconti, poesie, disegni e clip audio postati dagli utenti per categorie, dal romanzo d’amore alla fantascienza. “Make Love Not Porn” promuove le glorie del sesso reale tramite video postati da gente comune. Non utenti amatoriali nel senso di improvvisati e inesperti, ma di gente che preferisce il sesso di tutti i giorni e lo fa in maniera professionale, attenta, amorevole.
i shot myself 
dal sito xconfessions
Anche “XConfessions” fa la sua fortuna con il contributo attivo degli utenti, che scrivono le loro confessioni, storie vere o di fantasie, trasformate in film dalla regista Erica Lust.
