fiorello in 'l'ora del rosario'
1. DAGONOTA
C’è un solo showman al comando, e si chiama Rosario Fiorello. Un artista che a 56 anni ha raggiunto una maturità ribalda e divertita, un mix dove walterchiari si sposa a franco&ciccio, albertosordi viene contagiato dalla comicità stand-up di robertobenigni, il tutto metabolizzato e rovesciato sulla platea del Sistina a ritmo rock’n’pop, travolgente.
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Un artista costretto anche a sentirsi dire dai geni della nuova Rai raccolti da Camposanto Dall’Orto giudizi dementi. Quando Fiorello va a proporre a viale Mazzini il suo programma “Edicola Fiore”, la risposta è entusiasmante: “Ma certo, apriremo una finestrella in “Uno Mattina”…”. Ecco: una finestrella, quelli della Rai, dovrebbero davvero aprirla ma per buttarsi di sotto.
Tra le battute e gag fulminanti: Patty Pravo che non riesce, dopo l’ennesimo botulino, a spegnere le candeline del compleanno…. Il terzo posto di Fiorello al concorso “Uomo più bello d’Italia”, vinto da Raoul Bova, seguito da Maria De Filippi…. Ho una prostata così piccola così, una prostatina del Mulino Bianco… La metropolitana a Roma? Impossibile: scavi qui e spunta la villa di Augusto, scavi là e sbuca il garage di Augusto, zappi sull’altro lato e appare il cesso di Augusto. Ahò, ma chi è ‘sto Augusto, Caltagirone?....
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2. FIORELLO: 'LA SATIRA? ORMAI I POLITICI SE LA FANNO DA SOLI'
Giorgiana Cristalli per Ansa.it
Entra dalla platea vestito da prete, con Enrico Cremonesi che lo segue come chierichetto, toglie il telefonino ad un ragazzo che lo inquadra e scatta foto al pubblico, ironizza sul look trasgressivo di un'anziana e cerca un medico in sala, "perchè a 56 anni non si sa mai", sfoggia capelli e fisico invidiabili per la sua età e invita a seguirlo in una preghiera laica "sennò farete la fine di Marino o di Giachetti", è l'anatema: nella sua Roma, Fiorello è un fiume in piena.
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Il classico varietà in tv - dice lui - potrà pure attendere, ma dopo averlo visto in teatro per due ore e mezza no stop nello show L'Ora del Rosario (che fa tappa al Sistina fino al 27 giugno) ci si chiede perché lo showman abbia deciso di stare alla larga dal one man show luci e lustrini sul piccolo schermo, genere che ha consacrato il suo indiscutibile talento.
FIORELLO KARAOKE CON CAMILA RAZNOVICH
In attesa di riprendere ad ottobre Edicola Fiore, al mattino su Sky Uno e Tv8 e forse stavolta anche alla radio, lo showman siciliano si diverte in tour con uno spettacolo - firmato insieme a Francesco Bozzi, Claudio Fois, Piero Guerrera, Pierluigi Montebelli e Federico Taddia, con la regia di Giampiero Solari - che si aggiorna di volta in volta, prendendo spunto dalla città ospitante e dall'attualità.
FIORELLO REPUBBLICA DELLE IDEE
Essere a Roma, la sua città di adozione, all'indomani del ballottaggio, impone "un applauso per il nuovo sindaco, Virginia Raggi, prima donna nella storia della capitale" anche se, al seggio, "c'era talmente poca gente che si sentiva l'eco" e quei pochi "erano parenti di Giachetti… che votavano Raggi!".
La sindaca è stata oggetto di una divertente parodia di Gabriella Germani a Edicola Fiore, talmente riuscita da essere stata citata dalla stessa Raggi che, nel primo discorso nella notte dopo l'elezione, ha imitato la sua imitatrice dicendo: "Vi dico una poesia e gli affluenti del Po?". Fiorello l'ha invitata in edicola e non è detto che non si presti prossimamente ad un faccia a faccia Raggi vs Raggi.
"Governare Roma non sarà impresa facile", dice durante lo show, prima di esporre la sua teoria sugli eterni problemi delle buche e dei lavori della "metro più contorta del mondo", opera che non potrà mai essere completata - aggiunge - a causa di scavi che riportano alla luce le opere degli antesignani di certi 'palazzinari'... Un divertente excursus passa in rassegna le proposte più originali degli ultimi sindaci, dal GP a Roma alla funivia Battistini-Casalotti. Ma sono solo cenni qua e là perché la satira - dice - "ormai i politici se la fanno da soli".
Se i monologhi sugli hotel di lusso e sul rapporto con i vicini di casa fanno ridere di gusto il Sistina, così come pure lo sfottò alla timida truccatrice (portata sul palco suo malgrado), il top si raggiunge quando Fiorello ironizza sul cordoglio del popolo dei social per la morte dei VIP e, imitando Bruno Vespa, immagina la puntata di Porta Porta sulla sua dipartita. "Non la voglio", urla, con gli scongiuri del caso, immaginando un plastico e Vespa alle prese con i commentatori in studio tra cui Salvini a cui dice: "Un terrone in meno. E' contento?".
Con la complicità di Roberto Giacobbo e Voyager, lo showman ci rivela che "Shakespeare era siciliano" e celebra i grandi italiani illustri, artisti e inventori, e il suo orgoglio per il tricolore con l'Inno di Mameli in versione rap. Non dimentica chi, prima di lui, ha calcato il palco del Sistina e fa un delicato omaggio a Garinei e Giovannini con Rugantino intonando 'Roma nun fa' la stupida stasera'.
Porta in scena imitazioni mignon disseminate qua e là tra aneddoti e gag: da Papa Francesco ad Alemanno, da Marino a La Russa e persino il Cardinale Milingo. Nelle prime file ridono, tra gli altri, Giancarlo Magalli e Miss Italia Alice Sabatini con la patron Patrizia Mirigliani. Tanti vip, personaggi dello spettacolo, dello sport e qualche politico, seguono L'Ora del Rosario, tappa dopo tappa.
fiorello vintage twittato da federico taddia
fiorello edicola fiore primo piano sull occhiaia alle 5 di mattina
Lui, "cintura nera di Karaoke", canta con intonazione perfetta, passando dalla parodia dell'opera lirica al 'do di petto' di 'Nessun dorma', con la bonaria presa in giro dei cantanti di musica leggera con voci inconfondibili e tic che li rendono unici: Vasco, Zucchero, Eros, Venditti, Liga, Jovanotti, Ferro, e ancora Al Bano, Sangiorgi, Mengoni… Esilaranti i momenti dedicati ai Capitani Coraggiosi, con Baglioni e Morandi che si scambiano le canzoni, e ad Orietta Berti che canta Vasco Rossi. I medley a tema, cantati a cappella dai Gemelli di Guidonia (Pacifico, Luigi e Eduardo Acciarino) sono una delle chicche dell'Ora del Rosario.
Musica dal vivo con la band guidata dal maestro e tastierista Enrico Cremonesi e composta da Carmelo Isgrò al basso, Massimo Pacciani alla batteria, Antonello Coradduzza alle chitarre. Dopo una carrellata tra pop e swing, con cover e mash-up delle canzoni più amate, Fiorello si cambia gli abiti smontabili in scena e si trasforma per uno dei momenti più raffinati dello show in cui, in giacca chiara Armani, interpreta, come un cantante vero, l'inedito 'Se stasera te ne vai' (scritta da Cremonesi insieme al batterista Pacciani e impreziosita dal bandoneon di Daniele Di Bonaventura).
Inarrivabile il momento crooner nel duetto virtuale con Mina in 'Baby it's cold outside' (inciso in un disco) e in 'Quando quando quando', in duetto a distanza con Tony Renis, con lo stesso arrangiamento della versione di Frank Sinatra. Fiorello voleva fare il calciatore o il ballerino, racconta tra il serio e il faceto. Meno male, verrebbe da dire, che non ci è riuscito.