SOTTO-SCALA C’E’ PEREIRA - IL DIRETTORE DEL FESTIVAL DI SALISBURGO E’ CHIAMATO “HUMBERT BANANA HUMBERT” PER VIA DI UNA MOGLIE DI 40 ANNI PIÙ GIOVANE BEN DOTATA DI FOTO SEXY

Il cda della Scala indica il manager austriaco come nuovo sovrintendente dal 2015 – Bon vivant e con relazioni in tutto il mondo, Pereira è uno dei manager culturali più abili nel “fund raising” esigenza di cui la Scala ha necessità non potendo contare su un incremento dei fondi pubblici…

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1. MAIL
Dago, non vorrei che arrivassi in ritardo. Il nuovo soprintendente della Scala ha una moglie di 40 anni più giovane: lui 65 e lei 25: stanno insieme da 5: lei ha posato sexy per un fotografo quando di anni ne aveva 16. Potresti ripubblicarle: sono foto che fanno solo del bene al morale. Pare che il prossimo palco d'onore sarà riservato a Humbert Banana Humbert.
ciao
Faber

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1. SCALA: PEREIRA NUOVO SOVRINTENDENTE
(ANSA) - Il cda della Scala ha scelto all'unanimita' Alexander Pereira come nuovo sovrintendente dal 2015 che sostituira' Sthephane Lissner. Nato a Vienna l'11 ottobre '47, Pereira e' dal 2012 a capo del festival di Salisburgo, in precedenza ha diretto l'Opera di Zurigo. Tra le sue esperienze ci sono anche 12 anni di lavoro alla Olivetti, motivo per cui parla un perfetto italiano. Pereira e' legato a Milano dove la moglie 25enne Daniela Weisser De Sosa studia Fashion design all'istituto Marangoni

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2. NUOVO SOVRINTENDENTE ALLA SCALA
Pierluigi Panza per "Il Corriere della Sera"

Alexander Pereira è all'ultimo metro della sua corsa alla sovrintendenza. Se non ci saranno sorprese, il Consiglio d'amministrazione del Teatro alla Scala potrebbe indicarlo già questo pomeriggio come futuro sovrintendente del teatro. Già nella lista del vicepresidente Bruno Ermolli nel 2005 - quando fu in ballottaggio fino all'ultimo con Stéphane Lissner - Pereira è un grande navigatore dei teatri e della vita, un bon vivant che parla molte lingue con relazioni in tutto il mondo.

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Nato a Vienna nel '47, iniziò a lavorare nel turismo prima di impiegarsi all'Olivetti, dove è stato per 12 anni. Dal '79 all'83 è stato membro del consiglio dei concerti Bach a Francoforte e nel 1984 è diventato Segretario del Konzerthaus di Vienna. Nel 1991 la grande nomina: direttore del Teatro dell'Opera di Zurigo, dove iniziò con un'acclamata produzione del Lohengrin di Bob Wilson. A Zurigo strinse una significativa collaborazione con il milanesissimo direttore Daniele Gatti. Ma non solo: riuscì a lanciare il teatro nella produzione dei Dvd e a creare nuovo pubblico.

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Il primo ottobre del 2011 ha assunto la carica di direttore del Festival di Salisburgo, dove lo scorso anno ha portato titoli popolari, da Carmen al Flauto magico e dove per quest'estate ha coinvolto Muti (Nabucco), Pappano (Don Carlo) Mehta (Falstaff), Chailly (concerto). Inoltre, ha messo in cantiere una sinfonia eseguita da 250 bambini diretti da Simon Rattle e un programma di sostegno a favore del Sistema Abreu, dal quale è uscito la star Gustavo Dudamel.

Cosa sta facendo ulteriormente pendere la bilancia verso di lui? Oltre all'esperienza e alla duttilità, la capacità di fare fund raising: Pereira è costoso, ma è uno dei manager culturali più abili a trovare fondi, anche in nuovi Paesi, esigenza di cui la Scala ha necessità, non potendosi aspettare un incremento dei fondi pubblici.

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Il nuovo ministro per i Beni culturali, Massimo Bray, su questo è stato chiaro: «Una delle missioni delle Fondazioni liriche autonome e private è quella di cercare fondi». Il contributo del Fondo unico per lo spettacolo (circa 30 milioni) non salirà. Se la Scala, in tempo di crisi, vuole mantenere gli standard qualitativi e il numero di spettacoli attuale dovrà trovare il modo anche di viaggiare nei Paesi dei «nuovi ricchi» e non solo in Giappone, come si appresta a fare in luglio.

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Da qui l'orientamento che premierebbe Pereira rispetto a Pierre Audi, Sergio Escobar e a coloro che hanno risposto al bando d'interesse voluto dal sindaco Giuliano Pisapia, tra cui il finanziere Francesco Micheli. Sempre che, all'ultimo (in stile votazione del presidente della Repubblica), non emergano «franchi tiratori» nel Cda e non si faccia ricorso a figure esterne, pure valide. I colpi di scena, alla Scala, non sono mai mancati.

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Se nominato, il suo stipendio sarà di almeno un terzo inferiore rispetto a quello dell'ultimo Lissner. La sua candidatura è stata sostenuta da diversi critici: un referendum effettuato tra 60 addetti ai lavori da Classic Voice lo ha visto al primo posto tra i papabili, con quasi il 50% delle preferenze. Negli ultimi tempi, Pereira è stato spesso a Milano, sia ufficialmente - come all'ultimo 7 dicembre - sia, come ha sempre dichiarato, «per amore». L'amore è la bella Daniela Weisser de Sosa, ex modella brasiliana di 25 anni che studia fashion design all'Istituto Marangoni.

Il nuovo sovrintendente avrà l'opportunità di nominare un direttore musicale e - se lo ritiene opportuno - un direttore artistico. In teoria dovrebbe subentrare a Lissner nel 2015, sempre che il sovrintendente uscente non passi la mano prima.

 

 

 

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