SPAGNA AL VOTO (TANTO PER CAMBIARE) – QUATTRO ELEZIONI IN QUATTRO ANNI, LA GOVERNABILITA’ A MADRID E’ UN MIRAGGIO - PER USCIRE DALLO STALLO POLITICO IL PREMIER PEDRO SÁNCHEZ HA RICHIAMATO ALLE URNE 37MILIONI DI SPAGNOLI. SI TEME UN EXPLOIT DELL’ESTREMA DESTRA DI "VOX" CHE POTREBBE DIVENTARE IL TERZO PARTITO ANCHE PER LE TENSIONI IN CATALOGNA

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Da corriere.it

 

pedro sanchez pedro sanchez

Seggi aperti da stamattina alle nove in Spagna dove si vota per il rinnovo del Parlamento. Gli spagnoli, circa 37 milioni gli elettori, potranno votare fino alle 20. Le nuove elezioni sono state convocate dopo che in quelle del 28 aprile scorso non si era formata una maggioranza per far nascere un governo.

 

 

 

I sondaggi

I sondaggi indicano ancora una volta come prima forza il partito socialista (Psoe) del primo ministro Pedro Sánchez, che però rimarrebbe al di sotto della maggioranza assoluta. Ma il timore è che ci sia un exploit della formazione di ultradestra Vox, che potrebbe diventare terzo partito della Spagna, anche grazie alle nuove tensioni in Catalogna.

 

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Sei mesi fa

Sánchez aveva già vinto le elezioni del 28 aprile, arrivando largamente in testa con 123 seggi, un risultato importante ma sotto la soglia di maggioranza di 176 deputati. Premier ad interim, dopo che la caduta del suo governo di minoranza aveva portato al voto, il leader socialista non è riuscito a formare un nuovo governo malgrado il successo elettorale. I negoziati con la sinistra radicale del partito anti sistema Podemos di Pablo Iglesias si sono arenati su veti reciproci, mentre i liberali di Ciudadanos, ormai spostati a destra, non hanno voluto sostenere l’esecutivo dall’esterno.

SANCHEZ IGLESIAS SANCHEZ IGLESIAS

 

 

 

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