Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? Ieri mi sono buttato su una miniserie di guerra anglo-tedesca appena uscita su Netflix, “All the Light We Cannot Sea”, diretta dal prolifico Shawn Levy, scritta e prodotta dal geniale Steven Knight, tratta da un romanzo di Anthony Doerr con una ragazza cieca francese, l’inedita Aria Mia Loberti, che a Saint Malo, nel pieno dei bombardamenti americani sfida i tedeschi e trasmette via radio una serie di messaggi nascosti tra le pieghe delle pagine di Jules Verne.
La vuole catturare un bieco ufficiale tedesco, il sempre ottimo e sempre cattivo fuori di testa Lars Eidinger già visto in “Babylon Berlin”, alla ricerca di un gioiello preziosissimo che solo lei sa dove si trovi, la vuole incontrare un sergente tedesco orfano e bravo ragazzo, Louis Hoffman. Lei vive in una grande casa in mezzo alle bombe, aiutata dallo zio, Hugh Laurie con gran barbone, e nella speranza di rivedere il padre, Mark Ruffalo, direttore di un grande museo a Parigi che ha messo in salvo gioielli di inestimabile valore dalle grinfie dei tedeschi. So benissimo che non è un granché, troppo fumettoso con effetti visivi un po’ faciloni, ma me lo sto vedendo con gran piacere.
Ci sarebbe anche, sempre su Netflix, “Nyad” diretto da Elizabeth Chai Vasarhelyi e Jimmy Chin, scritto da Julia Cox, con la coppia di settantenni lesbo sportivone Annette Benning e Jodie Foster, una nuota l’altra allena, che prepara la traversata a nuoto della Benning, tra la Florida e Cuba. Un bel viaggetto. Ha ottime critiche.
Ma la vera bomba che assolutamente vi consiglio è la violentissima e ricchissima serie animata di samurai “Blue Eye Samurai” su Netflix, ideata e diretta da Michael Green (sceneggiatore di tutti i nuovi Poirot) e Amber Noizumi, che segue nel 600 il viaggio di un samurai misterioso che parte per una missione di vendetta dopo essersi allenato con un vecchio maestro e fabbricante di spade.
Il samurai misterioso nasconde due segreti, gli occhi azzurri, che rivelano che il padre è un occidentale, e il fatto di essere una ragazza. Due mostruosità, per il tempo, che lei stessa, da samurai, vive con vergogna. La accompagna nel viaggio un buffo servitore senza mani. In pratica è una sorta di “Kill Bill” animato dove il blue eye samurai passa attraverso ogni tipo di duello sanguinoso e situazione di sesso non certo da ragazzini. Ma è ovvio che i ragazzini adoreranno gli otto episodi della serie. 100% su Rotten Tomatoes. Vi avviso.
nyad 4 nyad 2 nyad 1 blue eye samurai 3 blue eye samurai 1 nyad blue eye samurai 4 blue eye samurai 6