una pesante coppa del mondo
Il Brasile mostra il suo umore anche attraverso l’arte, la cui forma più visibile si chiama graffito. Qui dal 2009 è legale disegnare sui muri, col permesso del proprietario dell’edificio.
In vista dei Mondiali di calcio gli street artists brasiliani si stanno esprimendo a botte di spray, alcuni celebrando orgogliosamente la squadra nazionale, altri, la maggior parte per la verità, protestando. E’ un bel modo per mostrare le ingiustizie sociali.
twerking e polizia di pacificazione
Ogni giorno ne spuntano di nuovi, vanno ad aggiungersi a quello che finora è stato il simbolo della protesta: un bambino affamato che piange perché nel piatto si ritrova solo un pallone.
Ora c’è anche un ragazzo delle favelas che soffre portando in spalla il peso enorme del pallone, la polizia di pacificazione combattuta a botte di twerking, Il Cristo Redentore che indossa la maglia della nazionale con su scritto “Ordine e Progresso”, le scritte “FIFA go home” con accanto una bomba.
il brasile e il fantasma del maracanazo
Ma ci sono anche i calciatori-Hulk, disegnati come supereroi, e un numero 10 che scaccia via per sempre il fantasma del Maracanazo, quella tragedia nazionale che vide perdere il favoritissimo Brasile nel Mondiale 1950.
cristo redentore ordine e progresso 
graffiti ovunque a rio de janeiro
