TE LA DO IO MONDAZZOLI! - PAOLO ISOTTA RACCONTA COME IL SUO LIBRO ''LE VIRTÙ DELL'ELEFANTE'' SIA STATO RIFIUTATO DA SEI CASE EDITRICI. RCS E MONDADORI INCLUSE - ''PAOLO MIELI MI FECE RESPINGERE DA UN TIRAPIEDI, CONFALONIERI LO AMÒ MOLTO MA MI MISE NELLE MANI DI UNO SVENTURATO, ORA LICENZIATO''

Isotta scrive a Buttafuoco: "Essere respinto è stata per me una fortuna giacché in tutta la vita non ho trovato un editore buono e a me utile come questo; e Cesare De Michelis, che la Marsilio presiede, è diventato un amico del cuore. Mieli invece ha smesso d'essermi amico sol perché ho osato pubblicare un libro da lui respinto''...

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Lettera di Paolo Isotta a Pietrangelo Buttafuoco, pubblicata dal ''Fatto Quotidiano''

 

 Pietruccio mio,

paolo isotta paolo isotta

   ho letto solo oggi il tuo luminoso articolo sulla fusione delle case editrici librarie Rizzoli e Mondadori, o meglio sull’acquisto della prima da parte della seconda. Tu hai la bontà di ricordare anche me che dalla Mondadori ho avuto rifiutato il libro La virtù dell’elefante, uscito a ottobre 2014 per la Marsilio.

 

paolo isotta (2) paolo isotta (2)

Oltre che la Mondadori lo hanno respinto cinque editori; ma questa è stata per me una fortuna giacché in tutta la vita non ho trovato un editore buono e a me utile come questo; e Cesare De Michelis, che la Marsilio presiede, è diventato un amico del cuore. Non spiaccia a Marco Travaglio se racconto come sono andate le cose alla Mondadori e presso gli altri editori.

 

   Alla Mondadori arrivai preceduto da una raccomandazione di Confalonieri. L’allora direttore Riccardo Cavallero, che, come Confalonieri, mi diceva esser il libro bellissimo, mi mise nelle mani di uno sventurato chiamato Antonio Riccardi. Costui doveva nutrire per me un vero odio teologico giacché non solo sabotò le Memorie, poi state, nel loro piccolo, un successo – pur senza che fossi invitato da Fazio – ma addirittura la ripubblicazione, da me proposta, della grandiosa Storia della musica di Friedrich Blume che io stesso per la Mondadori avevo pubblicata negli Anni Ottanta quando dirigevo una collana.

 

Paolo isotta Paolo isotta

Or questo signorino è stato licenziato insieme col suo dante causa Cavallero; e dunque parce sepultis. L’attuale dominus della Mondadori libraria, Gian Arturo Ferrari, mi ha dimostrato stima e simpatia.

 

   Più grave che io fossi stato rifiutato dal mio editore, a dir così, naturale, la Rizzoli. Ero autore Rizzoli col mio Ventriloquo di Dio del 1983, allora una grande successo; e sono il critico musicale del Corriere della Sera.

 

   Paolo Mieli, stato mio amico e grande direttore, mi fece da un suo tirapiedi respingere La virtù dell’elefante col pretesto che non pubblicano autobiografie. Poi hanno stampato quella di Gianfranco Fini, acquistata da lui, dalla gentile signora, dal cognato Tulliani e da Luciano Gaucci; e quella di un ridicolo direttoruccio d’orchestra lungicrinito chiamato Battistoni.

PAOLO ISOTTA LIBRO ALTRI CANTI DI MARTE PAOLO ISOTTA LIBRO ALTRI CANTI DI MARTE

 

Poi, di fronte al successo, il medesimo ineffabile Mieli mi disse: “Per me il tuo libro sempre della Rizzoli è!” Gli chiesi aiuto per un premio letterario e mi disse di parlare con un certo Turchetta che mi trattò come un menomato. Non ho mai capito perché Mieli abbia smesso d’essermi amico sol perché ho osato pubblicare un libro da lui respinto.

 

Del successo debbo ringraziare, fra i primi, sia te, sia Il Fatto Quotidiano, col suo amichevole sostegno. A ottobre uscirà Altri canti di Marte: che Dio me la mandi buona.

 

paolo mieli paolo mieli

   Degli altri quattro editori taccio per non farla tanto lunga.

   Cesare De Michelis da anni mi chiedeva una raccolta di elzeviri del Corriere. Io non gliela volli mai dare giacché non faccio collectanea. Dopo i sei rifiuti lo incontrai a Venezia e gli dissi: “Mi auguro che Lei non pensi che io La consideri una ruota di scorta. Le ho portato un libro rifiutato da sei editori”.

 

riccardo cavallero riccardo cavallero

Dopo una settimana una telefonata gentilissima: “Siamo felici di pubblicare!” Novembre 2013: il libro era un terzo di quello che sarebbe giunto a luglio del 2014: e per trovare un editor all’altezza di Annalisa Longega, che mi segue alla Marsilio, debbo andare colla memoria a un grande come Sergio Pautasso per la Rizzoli o a Mario Calisesi della Mondadori, che nessuno più ricorda, nipote di Marino Moretti.

 

   Tanto oggi, non nella Mondadori, nella vita, comandano i nipoti di Moretti: Mario.

   Un abbraccio da Paolino.

 

   PAOLO ISOTTA

 

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