Paolo Manzo per "La Stampa"
jamaica sprint Fa discutere e sta generando polemiche un nuovo tipo di turismo che la Giamaica sta offrendo a turisti europei e statunitensi, ovvero i tour della marijuana, la «ganja». E se nella patria di Bob Marley potrebbe non stupire colpisce invece il fatto che in queste singolari escursioni venga offerta addirittura una seduta di degustazione della droga, un po' come si fa con i vini nelle Langhe, alla cifra di 50 dollari, meno di 40 euro.
jamaican dancehall dancers Ad aver avuto l'idea sono stati gli stessi agricoltori, in un paese in cui comunque la marijuana è considerata dalle autorità illegale fin dal 1913. E così nei loro tour questi spregiudicati campesinos caraibici mostrano agli incuriositi viaggiatori le loro piantagioni, tutte clandestine e ubicate nel cuore delle montagne del centro dell'isola, in cui si possono provare specie considerate pregiate della pianta come la «purple kush» e la «pineapple skunk».
Per infarcire di «cultura» la gita sono state poi inserite tappe cult come la visita al villaggio di Nine Mile, dove nacque la leggenda del reggae Bob Marley. Il contatto con i turisti, per lo più statunitensi, russi e tedeschi, viene fatto tramite Internet, scavalcando così le agenzie e gli organismi ufficiali di turismo.
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