Claudia Casiraghi per "Libero Quotidiano"
Stella dell' hard di ritorno dall' Honduras, Rocco Siffredi continua a brillare sotto le luci (non necessariamente rosse) di un mondo che pare aver trovato in lui un marchio di successo. L' autunno riporterà Rocco alla televisione, vestendolo con panni che ricordano quelli di un moderno Raimondo Vianello.
Casa Siffredi, titolo del docureality con cui La5 (canale 30 del digitale terrestre) inaugurerà il proprio back to school, sarà infatti il racconto di una quotidianità finora mai vista e, forse, nemmeno immaginata. Perché i cancelli della meravigliosa villa che Siffredi possiede alle porte di Budapest si spalancheranno, lasciando emergere l' altro volto di Rocco. Quel volto di cui, spesso, si è negata l' esistenza.
«Di ritorno dall' Isola dei Famosi, mi sono sentito dire di essere stato incredibile. Era incredibile, mi diceva la gente, quel che avevo mostrato: una personalità nuova, per tutti straordinaria, per me assolutamente ordinaria», spiega il divo dell' hard, padre di due ragazzi (Leonardo, 16 anni, e Lorenzo, 19) e marito da ventidue anni della modella ungherese Rosa Caracciolo. «Quel che è emerso in Honduras», continua, «non era che il Rocco che sono sempre stato. Vorrei allora che questa figura si mostrasse una volta per tutte».
rocco siffredi trono del cazzo
Limpida, davanti agli occhi degli italiani che ancora legano il nome di Siffredi all' aspetto più sordido del mondo in cui lavora. «L' esperienza dell' Isola dei Famosi ha scalfito un muro, un pregiudizio legato a me e alla mia figura professionale», spiega ancora Siffredi, deciso a strappare il porno dalla morsa dei luoghi comuni.
«Non la chiamerei proprio negatività, ma intorno al mestiere di attore porno aleggiano ancora forti preconcetti». Si dimentichino, dunque, i nostalgici le atmosfere alla Casa Vianello. Di «che barba, che noia, che noia, che barba» se ne sentiranno pochi in Casa Siffredi, e di intenzionali calci alle coperte non ce ne saranno. I corridoi della bella villa ungherese risuoneranno esclusivamente dei passi della famiglia Siffredi, con tutto quel che ciò comporta.
«C' è un buon equilibrio tra tutti noi e sono sicuro che Rosa e i miei figli sapranno guadagnarsi il proprio spazio in una trasmissione di cui io non sono né sarò l' unico protagonista», racconta Rocco, anticipando come le telecamere di La5 non potranno esimersi dal seguirlo anche sul set.
«Le macchine da presa restituiranno una panoramica completa della mia vita. Conosceranno l' intimità della mia casa, la routine familiare, la quotidianità che appartiene a qualsiasi nucleo. Assieme a ciò, però, scopriranno il mio mestiere». Perché, prosegue Siffredi, «il set rappresenta una parte preponderante di me. Troppo importante per essere ignorata». Accanto alla modella nata Ròzsa Tassi e ai figli che ha avuto con il pornodivo, prenderà forma, allora, il racconto di un mestiere che, al pari di tanti altri, richiede professionalità e competenza.
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Non basta, insomma, fare sfoggio con orgoglio della propria virilità né avere particolare fiducia nella propria ars amatoria per assurgere al ruolo di attori hard. «Il porno», spiega Rocco Siffredi, «non è, come i più pensano, qualcosa che chiunque sarebbe in grado di fare. In Casa Siffredi credo che questo emergerà con forza. Il set e il mondo dell' hard saranno ampiamente indagati.
Solo non si vedranno sesso e penetrazioni». Né siparietti alla Sandra e Raimondo. Nonostante, infatti, il nome della trasmissione in dieci puntate ricalchi quello della longeva sit-com Mediaset, Casa Siffredi si presenterà come qualcosa di nuovo. Quantomeno per l' Italia, dove format in stile Al passo con i Kardashian o The Osbournes vengono ancora visti come appannaggio di un' americanità cialtronesca. Chi mai dovrebbe aver voglia di guardare persone recitare se stesse?
La domanda, il cui senso rimane legato agli anni in cui per prima fu formulata, ha trovato risposte eterogenee. Voyeurismo, curiosità, smanie di conoscenza, semplice inedia. I motivi che spingono a ficcanasare nella quotidianità altrui sono tanti e variegati. Ma, nel caso di Rocco più che di altri, paiono giustificabili.
«Ho deciso di accettare la proposta di Mediaset per due, distinti motivi», conclude infatti Rocco. «Da un lato, il programma non poteva non incontrare il favore della famiglia Siffredi, la cui caratteristica principale è l' apertura mentale. Siamo open in tutto e per tutto e Casa Siffredi ci è parsa molto naturale. Dall' altro, invece, vorrei far sì che con questo programma gli italiani cominciassero a conoscermi per quel che sono. Come uomo, non come attore porno».