Con l’arresto di Messina Denaro, la Sicilia ha voltato una delle sue pagine più buie.
Il Ponte sullo Stretto darà ai siciliani un altro segnale concreto, connettendo l’isola con il resto d’Italia e l’Europa e costruendo uno straordinario acceleratore... (1/2) pic.twitter.com/Y9ui9ryAVE
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) January 18, 2023
Estratto da www.ilfattoquotidiano.it
Scintille a Tagadà (La7) tra i giornalisti Lirio Abbate e Augusto Minzolini sul tweet pubblicato due giorni fa da Matteo Salvini, secondo cui con l’arresto di Matteo Messina Denaro è tempo di costruire il ponte sullo Stretto. Abbate dissente: “Non c’è connessione tra le due cose. Salvini non può pensare che con l’arresto di Messina Denaro è stata sconfitta la mafia. [...]
Di diverso avviso è il direttore del Giornale, che rimprovera il collega per aver ‘banalizzato’ il tema: “L’isolamento della Sicilia dal resto del paese è un elemento che ha sempre favorito la mafia. I mafiosi dove si sentono sicuri? Se per 30 anni Messina Denaro si è rifugiato in quel paesotto vicino Trapani, è evidente che una Sicilia isolata e scollegata col resto del paese è un territorio che la mafia riesce a presidiare di più. Mi sembra abbastanza chiaro e ovvio”.
Abbate replica: “Pensavo alla Calabria, in cui c’è la ‘ndrangheta che è fortissima. E la Calabria di fatto è collegata geograficamente all’Italia e non è un’isola. Forse, adesso che ci penso, il rafforzamento della ‘ndrangheta in Calabria è dovuto ai ritardi della Salerno-Reggio Calabria“.
“Tu banalizzi sempre – sbotta Minzolini – Non fare questi discorsi. Questa è la cultura che ci ha già creato le condizioni per andare avanti tanti anni così”. […]