Aletha Adu per “The Sun”
Gli acquirenti del sex toy ‘Lovense’ hanno purtroppo scoperto che la loro intimità è stata segretamente registrata dall’app allegata al vibratore. Il quale è controllato via wireless, attraverso il cellulare, per permettere di fare sesso a distanza.
Un utente ha scritto su Reddit che si è ritrovato ben 6 minuti della sua sessione sul telefono, senza aver programmato alcuna registrazione.
L’azienda produttrice di Hong Kong si è scusata per il ‘bug" del software che ha registrato file ogni volta che il vibratore era acceso.
Ha anche rassicurato i clienti che le informazioni non sono state inviate al server, ma sono rimaste nel telefono. Ad ottobre la stessa azienda aveva mostrato falle nel prodotto ‘Lovense Hush’ che funziona via Bluetooth. Chi si occupava di testarne la sicurezza, ha scoperto che la ‘butt plug’ poteva essere hackerata e un estraneo poteva comandarla.
Anche la azienda ‘We-Vibe’ ha perso la causa (oltre 3 milioni di euro) dopo la class action dei suoi clienti: avevano scoperto che gli ‘smart vibrators” tracciavano la loro attività sessuale senza che lo sapessero.