VETO E NON VEDO – ALTRO PSICODRAMMA IN CASA LA7: CORRADO FORMIGLI, DURANTE L’ULTIMA PUNTATA DI “PIAZZA PULITA”, HA FRIGNATO IN DIRETTA, ACCUSANDO GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI DI RIMBALZARE I SUOI INVITI. NON SOLO: PER IL PRESENTATORE I DUE LEADER VIETEREBBERO LE OSPITATE AGLI ESPONENTI DEI LORO PARTITI, DAI MINISTRI FINO AI CONSIGLIERE MUNICIPALI – IN PRATICA, NEL SUO PROGRAMMA LA DESTRA LATITA E VA DAL DIRETTO AVVERSARIO DEL DEBBIO CHE CONTINUA A VINCERE IL DUELLO DEGLI ASCOLTI…

-

Condividi questo articolo


Marco Zonetti per Dagospia

 

meloni formigli meloni formigli

Mentre si consumava, più avvincente di un giallo di Agatha Christie, il thriller della brusca chiusura di Non è L'Arena, ieri sera in apertura di Piazza Pulita si dipanava un altro dramma riguardante un programma di La7.

 

Il conduttore Corrado Formigli, lo sguardo contrito e il tono perentorio delle grandi occasioni, si è rivolto direttamente a Giorgia Meloni e a Matteo Salvini chiedendo per quale motivo non solo rifiutino "sdegnosamente" di partecipare al programma ma vietino le ospitate anche agli esponenti dei loro partiti, dai ministri ai dirigenti più blasonati fino ai meno noti consiglieri municipali.

 

corrado formigli corrado formigli

A detta di Formigli, tali esponenti vorrebbero tanto prendere parte a Piazza Pulita e quando vengono chiamati dalla redazione accettano, salvo poi disdire l'invito "perché è stato proibito dai vertici".

 

Un "boicottaggio" che per il giornalista è una mancanza di rispetto nei confronti degli spettatori e anche dei simpatizzanti di Meloni e Salvini, che chiedono come mai non venga data voce ai loro leader di riferimento. Un "boicottaggio" che lede il diritto all'informazione e che ha il sapore di "una ritorsione" nei confronti di "un programma che esprime una linea critica". Formigli ha sottolineato altresì il "trucco" utilizzato dai due leader: sottrarsi al confronto in diretta nel programma per poi attaccarlo dall'esterno condannandone la faziosità e la mancanza di pluralismo e di equilibrio.

matteo salvini ospite di piazzapulita matteo salvini ospite di piazzapulita

 

Il conduttore si è così giustificato con elettori e seguaci di Meloni e Salvini: se non vedete i vostri leader nel mio programma è perché non ci vengono malgrado i ripetuti inviti. Quindi ha chiesto espressamente ai due leader se intendano continuare il boicottaggio e, in caso affermativo, di motivarne le ragioni ed effettuare una valutazione in merito. Chiudendo poi con un monito: "I politici che hanno a cuore l'informazione frequentano anche i luoghi in cui possono essere criticati. La libertà di critica e la libertà di replica sono il sale della democrazia e della buona informazione".

 

meloni formigli meloni formigli

Durante il suo cahier de doléances, Formigli ha sottolineato di non farne "una questione di ascolti", ma è probabile che avesse anche in mente i dati Auditel visto che Piazza Pulita viene regolarmente superato dal rivale Dritto e Rovescio con Paolo Del Debbio su Rete4. Talk show nel quale Meloni e Salvini, e gli esponenti dei loro partiti, sono ospiti ricorrenti. Ieri Del Debbio ospitava per esempio Giovanni Donzelli di FdI, mentre in quota Centrodestra Formigli deve accontentarsi di accogliere Annalisa Chirico o Nunzia De Girolamo. 

 

corrado formigli corrado formigli

Una volta Piazza Pulita vedeva spesso ospite, ai tempi in cui si era dimesso da dirigente di Fratelli d'Italia, Guido Crosetto, che tuttavia nell'ottobre 2021 lasciò indignato lo studio con le parole: "Non è giornalismo, ho sbagliato a venire". 

Mancavano solo pochi giorni alle elezioni amministrative a Roma nelle quali il candidato di Giorgia Meloni, Enrico Michetti, ambiva alla poltrona di sindaco, e il programma di La7 si occupava diffusamente dell'inchiesta di Fanpage sulla "lobby nera " di Fratelli d'Italia (che, va detto, all'epoca era l'unico partito di opposizione al governo Draghi). 

salvini formigli salvini formigli

 

Dopo i video trasmessi nel servizio di Piazza Pulita, si era scatenato un putiferio politico ed erano stati iscritti nel registro degli indagati, fra gli altri, l'eurodeputato Carlo Fidanza di FdI assieme al collega leghista Angelo Ciocca. Le accuse sono poi state smontate dalla Procura di Milano che qualche mese fa ha chiesto l'archiviazione poiché "dalle indagini svolte non sono emersi elementi in grado di confermare quanto emerso dai video".

 

corrado formigli corrado formigli

All'epoca dell'inchiesta sulla "lobby nera", Formigli si era rivolto in varie puntate a Meloni sollecitando un confronto in diretta nel programma, ma l'invito era stato rispedito al mittente. E, quasi due anni più tardi, ieri sera abbiamo appreso che il rifiuto categorico della leader di FdI partecipare a Piazza Pulita permane. Rifiuto che, come accade in pochi altri casi, la presidente del Consiglio condivide in toto con il suo vice, il segretario della Lega. 

corrado formigli intervista piantedosi 2 corrado formigli intervista piantedosi 2

 

Corrado Formigli può quindi riconsolarsi come artefice di un miracolo: mettere finalmente d'accordo Meloni e Salvini. 

corrado formigli intervista piantedosi 3 corrado formigli intervista piantedosi 3

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

SULLA RAI ELLY NON SI È FATTA INFINOCCHIARE – IL MOTIVO CHE HA SPINTO SCHLEIN ALL’AVENTINO, OLTRE ALLA MANCATA RIFORMA DELLA GOVERNANCE DI VIALE MAZZINI, RIGUARDA LO STATO DELL’ARTE DEL PD – IL DUPLEX BOCCIA-FRANCESCHINI PUNTAVA A PIAZZARE UN PRESIDENTE DI GARANZIA CHIAMATO GIOVANNI MINOLI. UN NOME SU CUI ERA STATO TROVATO UN ACCORDO CON GIORGIA MELONI, GRAZIE AI CONTATTI DEL MARITO DI NUNZIA DE GIROLAMO CON GIAMPAOLO ROSSI – MA LA SEGRETARIA MULTIGENDER SI È RIFIUTATA DI PRENDERSI IN CARICO UN “INAFFIDABILE” COME IL MULTI-TASKING MINOLI – IL PROBLEMA DI ELLY È CHE NON HA NESSUN UOMO DI FIDUCIA IN RAI. PIUTTOSTO CHE INFILARSI IN QUEL LABIRINTO PIENO DI TRAPPOLE, HA PREFERITO CHIAMARSI FUORI – LA MOSSA DI NARDELLA: HA LANCIATO LA SUA CORRENTE PER STOPPARE FRANCESCHINI, CHE PUNTA A PASSARE IL TESTIMONE ALLA MOGLIE, MICHELA DI BIASE...

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE

È ARRIVATA L’ORA DI PIER SILVIO? SEGNATEVI QUESTA DATA SUL CALENDARIO: APRILE 2025. POTREBBE ESSERE IL MOMENTO DELLA DISCESA IN CAMPO DI BERLUSCONI JR – “PIER DUDI” POTREBBE APPROFITTARE DI UNA SCONFITTA DEL CENTRODESTRA AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA PER RIPERCORRERE LE ORME DEL PADRE: METTERE IN PIEDI UNA NUOVA FORZA ITALIA, APERTA A DIRITTI E MINORANZE, EUROPEISTA E ATLANTISTA. A QUEL PUNTO, LE ELEZIONI ANTICIPATE SAREBBERO INEVITABILI – ORMAI È CHIARO CHE IL GOVERNO MELONI NON CADRÀ MAI PER MANO DELL’OPPOSIZIONE, SPOMPA E INETTA, MA SOLO ATTRAVERSO UN’IMPLOSIONE DELL’ALLEANZA DI DESTRA-CENTRO - LA DIFFIDENZA DI MARINA, TERRORIZZATA DALL'IPOTESI CHE IL FRATELLO FINISCA FAGOCITATO DA BATTAGLIE MEDIATICHE E GIUDIZIARIE, COME IL PADRE...