VI SPIEGO IL SESSO IN 19 PORNO CHIACCHIERE - UNA MADRE DI FAMIGLIA E UN GAY SINGLE, UNA TRANS FETICISTA DEI RUTTI E UN OTTANTENNE RACCONTANO A RUOTA LIBERA IL LORO VIAGGIO NELL’HARD - IL SAGGIO DI POLLY BURTON SCOPRE L’ACQUA CALDA: IL PORNO È ENTRATO NELLA VITA COMUNE DELLE PERSONE - LUCA BEATRICE: “L’IMPRESSIONE, ALLA FINE, È CHE DI PORNO SI PARLI PIÙ DI QUANTO IN REALTÀ SE NE FACCIA”. CERTO, IL PORNO NON È UN ATTO CRIMINOSO MA SOLO ADDITIVO PER L’IMMAGINAZIONE…

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Luca Beatrice per “Libero” – Estratto

 

Polly Burton - Porno - una storia orale Polly Burton - Porno - una storia orale

Pornochiacchiere. Non si è mai parlato così tanto del sesso hard core in ogni sua possibile sfumatura. Si scrivono libri dal taglio saggistico e socio-filosofico, imperversano i manuali sul come farlo, farlo meglio, indicando tutte le categorie perché non ce ne sono davvero molte.

 

Alcuni lo additano come il peggiore di tutti i mali, in quanto facile da raggiungere per i ragazzini, i minorenni, fino a sostenere che alcuni atti criminosi siano strettamente legati al consumo di porno. Invece dai dati reali di qualche anno fa emergeva che nelle società più repressive, là dove i film hard core sono tollerati, meno giovani si arruolano nelle file dei terroristi.

 

Ciò che un tempo era destinato a un pubblico di nicchia, nascosto, autocensurato, oggi è esploso come un fenomeno largamente diffuso e l’impressione, alla fine, è che di porno si parli più di quanto in realtà se ne faccia.

 

[…]

 

guardare porno guardare porno

Ultimo uscito, il saggio di Polly Burton, Porno. Una storia orale per La Tartaruga. Scrittrice e traduttrice dal giapponese, la Burton ha intuito quanto il porno sia entrato nel dibattito comune del momento; dopo aver provato a superare tabù e censure, di porno si parla e si consuma nel rapporto di coppia, sia etero che omosex, tra single, occasionalmente o con frequenza quotidiana.

 

Nei lunghi mesi del covid, acuiti dalla inevitabile solitudine di molti o nel restringimento alla sola vita con il partner senza sfoghi esterni, l’autrice si è trovata a raccogliere quasi 400 pagine di interviste e quasi tutte on line. Dieci minuti dopo aver cominciato la prima conversazione aveva già capito che “il porno è un tema serio anche per gli altri, perché la vita degli altri è una cosa seria, e il porno tocca alcuni dei suoi aspetti essenziali”.

 

guardare porno guardare porno

È però innegabile che stiamo attraversando un mondo completamente diverso rispetto all’età dell’oro del sesso esplicito, che ha una data di inizio, il 1972, quando uscì nei cinema Gola profonda (Deep Throat) di Gerard Damiano con Linda Lovelace, la prima attrice hard core che non solo pone il problema della sessualità al femminile, ma il titolo del film viene mutuato come espressione per definire lo scandalo politico che costò le dimissioni al presidente Nixon.

 

[…]

 

Il web ha cambiato tutto, a cominciare dal nuovo modo di fruizione -non è più la vhs o il dvd che si affittava di soppiatto in quella sezione della videoteca separata dal resto da una tenda rossa- abbreviato, personalizzato a seconda dei gusti, in qualsiasi ora, luogo e sfruttando ogni tipo di supporto.

 

mio marito guarda porno (8) mio marito guarda porno (8)

Interpretando in pieno la profezia di Andy Warhol relativa alla comunicazione di massa, ciascuno di noi in futuro sarà famoso per 15 minuti, il porno in rete non solo si guarda, ma si produce a costo zero e si condivide, e proprio questo lo sta trasformando in un problema sociale non indifferente per la questione della violazione della privacy e tutto ciò che ne consegue, compreso lo spirito di emulazione, la violenza consumata, il rapporto tra vittima e carnefice che colpisce sempre i più deboli. Sono, infatti, molto gettonati i porno “amatoriali” in cui non si finge, dove il realismo è accentuato e gli attori sono persone assolutamente normali, neppure troppo belle.

 

mio marito guarda porno (16) mio marito guarda porno (16)

Contraddizione evidente del nostro tempo che pone una domanda davvero seria: il porno può essere molto pericoloso quindi andrebbe interdetto almeno ai minori? Già, ma come si fa a impedire l’accesso alla rete, dove tutto è assolutamente libero. Per contro, non se ne è mai parlato così tanto, nei festival letterari, sui giornali, in sede accademica, tra specialisti e opinionisti di giornata perché l’argomento interessa e ottiene ottima audience.

 

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Gli editori cercano e commissionano romanzi erotici spinti, inseguono saggistica e illustrati, soprattutto fotografici. Viviamo in un mondo ipersessualizzato, eppure ne avvertiamo i limiti e i rischi. Qualcuno vorrebbe regolamentare ma sembra davvero impossibile, tanto vale affidarci al buon senso e accettare che i giovani ne accedano ben prima di quanto accadeva un tempo, sperando non ne facciano uso criminoso.

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