WIKILEAKS, IL “QUINTO STATO”: IL GIORNALISMO NON ESISTE PIÙ, MA ANCORA NON SI SA COSA VIENE DOPO

A Toronto si presenta il film su Wikileaks prodotto da Spielberg - All’inizio, Assange rivela corruzioni e massacri e appare come un eroe digitale. Ma poi diventa un personaggio paranoico accecato da sé stesso - Il regista Condon:“Oggi tutti possono diffondere notizie, ma chi verifica se sono vere?”…

Condividi questo articolo


Silvia Bizio per "la Repubblica"

THE FIFTH ESTATE IL FILM SU ASSANGE E WIKILEAKSTHE FIFTH ESTATE IL FILM SU ASSANGE E WIKILEAKS

Parte l'altro grande Festival cinematografico del momento, quello di Toronto, e già si sente odore di Oscar. Specie dopo la proiezione con galà di apertura di The fifth estate (Il quinto potere in Italia dove uscirà a ottobre) di Bill Condon, che racconta la controversa storia di Wikileaks nello stile del thriller giornalistico alla "Tutti gli uomini del presidente".

Il film, basato in parte sul libro di Daniel Berg "Inside Wikileaks" e "Wikileaks" di David Leigh e Luke Harding pubblicato dal Guardian, segue la creazione del sito da parte dello svedese Julian Assange (interpretato da Benedict Cumberbatch, che con tre film in questo festival è considerato l'attore del momento) e del suo rapporto con Berg fino allo scontro con il governo americano.

La storia comincia quando Assange, con un passato enigmatico (lui afferma che da bambino fu abusato dai genitori, seguaci di una setta religiosa), si unisce nel 2006 al collega Daniel Domscheit-Berg per creare un gruppo clandestino di controllo dei potenti. Un'organizzazione non profit che pubblica su Internet informazioni segrete provenienti da fonti anonime: con pochi mezzi i due lanciano una piattaforma online che rivela dati top-secret di governi, servizi segreti, gruppi di interesse, multinazionali.

THE FIFTH ESTATE IL FILM SU ASSANGE E WIKILEAKSTHE FIFTH ESTATE IL FILM SU ASSANGE E WIKILEAKS

Fino a quando Assange e Berg mettono le mani sul più grosso pacco di documenti segreti nella storia dell'intelligence americana. «E' troppo presto per giudicare se quello che ha fatto Assange sia stato sbagliato o meno» dice il regista americano Bill Condon «Per alcuni è un visionario, simbolo di speranza per la trasparenza dell'informazione, per altri è un pericoloso nemico dello stato. Il film non prende posizione, si chiede quali siano i danni collaterali, soprattutto legati alla rivelazione dei nomi degli informatori segreti in tutto il mondo, mettendo così a repentaglio la loro vita».

The fifth estate è stato finanziato dalla Dreamworks di Spielberg e dalla Participant Production, la cui missione è proprio quella di realizzare film di impegno e interesse sociale. Assange, che era riuscito a mettere le mani su una delle prime stesure del copione, ha preferito non incontrare nessuno della produzione e ha dichiarato la sua contrarietà alla realizzazione del film.

THE FIFTH ESTATE IL FILM SU ASSANGE E WIKILEAKSTHE FIFTH ESTATE IL FILM SU ASSANGE E WIKILEAKS

Nella prima metà del film, Wikileaks rivela corruzioni e massacri in vari paesi del mondo e in questa fase Julian Assange appare come un eroe dell'età digitale. Ma man mano che le "rivelazioni" si fanno pericolose per l'incolumità degli informatori del governo americano, Assange si trasforma in un personaggio paranoico accecato da sé stesso. Il film racconta come nel 2010 un anonimo offrì a Wikileaks l'accesso a un enorme mole di documenti diplomatici e militari americani, trasformandola in un'organizzazione pericolosa per il governo di Washington.

THE FIFTH ESTATE IL FILM SU ASSANGE E WIKILEAKSTHE FIFTH ESTATE IL FILM SU ASSANGE E WIKILEAKS

«Ci vorranno decenni prima di capire l'impatto mondiale di Wikileaks e la sua rivoluzione nel sistema informativo» confessa Condon «Con gli eventi che ancora continuano a svilupparsi, il film non può offrire una visione definitiva. Il film parla della crescita di un nuovo giornalismo nell'età di Internet e pone una delle più grandi domande di oggi: tutti i cittadini ora possono diffondere notizie, ma chi accerterà che quelle notizie siano vere? Era il ruolo tradizionale del quarto potere, ma stabilire la verità richiede il tempo e i soldi che molti media non hanno più. Quello che penso di Julian c'è nel film: è stato un pioniere ed è una figura assolutamente ammirevole. Ma poi arriva la domanda: con tutte le informazioni che ha, è lui il tipo di persona cui vogliamo affidare la responsabilità di diffondere queste notizie?».

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO