L'ABUSO ARCOBALENO - IN PUGLIA DUE UOMINI DI 48 E 42 ANNI, SPOSATI CON RITO CIVILE, GIÀ AI DOMICILIARI PER AVER ABUSATO UN 15ENNE DISABILE, SONO STATI ACCUSATI DI AVER MOLESTATO ANCHE UN RAGAZZINO DI 13 ANNI - I GENITORI MANDAVANO INGENUAMENTE IL RAGAZZINO A DORMIRE A CASA DEI DUE OMOSESSUALI CHE LO AVREBBERO FATTO RIPOSARE NEL LETTO INSIEME A LORO PER POI ABUSARNE DI NOTTE...

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Francesco Oliva per www.repubblica.it

 

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Ci sarebbe un secondo ragazzino oggetto di presunte attenzioni a sfondo sessuale per mano di una coppia di uomini, residenti in un comune del Basso Salento, finiti ai domiciliari nelle scorse settimane per aver violentato un 15enne disabile durante alcune lezioni di doposcuola.

 

In questo secondo caso, la vittima ha soltanto 13 anni. I nomi dei due minori compaiono nella richiesta di incidente probatorio inoltrata dalla pm Rosaria Petrolo alla giudice per le indagini preliminari Laura Liguori (firmataria dell’ordinanza di custodia cautelare) che dovrà ora fissare la data dell’ascolto protetto.

 

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I presunti abusi sul secondo minore si sarebbero consumati nelle ore notturne. E sarebbero usciti allo scoperto dopo che la prima vittima ha raccolto le confidenze del 13enne, peraltro un suo amichetto e già sentito a sommarie informazioni dai carabinieri.

 

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L’episodio contestato ai due uomini, di 48 e 42 anni, sposati con rito civile ormai da tempo, sarebbe uno soltanto. Anche con la famiglia del 13enne, come con quella del 15enne, la coppia aveva rapporti di amicizia e di legami consolidati. E il ragazzino, in più occasioni, era stato invitato a raggiungere l’abitazione dei due. Anche per dormire. Come avvenuto in occasione dei presunti abusi. Quella notte il 13enne (siamo a ridosso di ferragosto 2022) era in compagnia del fratello e di un altro amichetto.

 

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Da qui la contestazione di violenza sessuale di gruppo. Tutti insieme avrebbero dormito nello stesso letto dei due uomini i quali, stando all’ipotesi accusatoria, avrebbero abusato del minore.

 

In virtù dei gravi indizi contestati alla coppia sulla scorta dell’informativa dei carabinieri, gli inquirenti hanno ritenuto necessario chiedere con una certa urgenza l’incidente probatorio per raccogliere le testimonianze dei due ragazzini in vista dell’apertura di un eventuale processo e disporre una perizia psicodiagnostica sui due ragazzini per accertare la loro capacità a testimoniare.

 

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Dal 27 settembre la coppia è agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico per aver abusato di un 15enne disabile durante alcune lezioni di doposcuola che uno dei due uomini si era offerto di impartire.

 

Nei primi incontri la coppia avrebbe fatto assistere il giovane studente a momenti di intimità cercando di convincerlo ad unirsi spontaneamente a loro. Da febbraio a luglio del 2022, poi, sarebbe stato oggetto di continue attenzioni che il minore avrebbe successivamente confidato.

 

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Assistiti dagli avvocati Angelo Valente e Fabrizio Mangia, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, i due uomini hanno respinto qualsiasi tipo di addebito negando di aver mai potuto approfittare di un ragazzino disabile. Ora, però, una seconda vittima (assistita con i genitori dagli avvocati Silvio e Giorgio Caroli) si affaccia nell’inchiesta rendendo ancora più scomoda la posizione degli indagati.

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