ALLINEATI E COPERTI - IN AFGHANISTAN ALCUNI GIORNALISTI HANNO DECISO DI INDOSSARE LE MASCHERINE IN SOLIDARIETA' CON LE COLLEGHE, COSTRETTE DAI TALEBANI A METTERE IL VELO INTEGRALE - PER COSTRINGERLE A SEGUIRE IL DIKTAT, LE GIORNALISTE E I LORO MARITI SONO STATI MINACCIATI DI LICENZIAMENTO - CANCELLATI ANCHE FILM, PROGRAMMI TV E SOAP OPERA IN CUI LE DONNE SONO A VISCO SCOPERTO... - VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

Dagotraduzione dal Daily Mail

 

Presentatore Tv afghano Presentatore Tv afghano

I giornalisti maschi della tv afgana hanno deciso di indossare mascherine per il viso durante la messa in onda per protestare contro la decisione dei talebani di costringere le loro colleghe donne a coprirsi il volto anche quando sono in televisione.

 

All’inizio di questo mese, il leader supremo dell’Afghanistan Hibatullah Akhundzada, seguito dal Ministero per la Promozione della Virtù e la Prevezione del Vizio, ha ordinato alle presentatrici tv di indossare il burqa. Alcune di loro si sono rifiutate di conformarsi, provocando una repressione da parte dei funzionari, che hanno minacciato di licenziarle. Non solo: le hanno avvisate che anche i loro mariti sarebbero stati licenziati. I colleghi maschi allora hanno deciso di mostrare solidarietà coprendosi il volto.

 

Presentatrici Tv afghana Presentatrici Tv afghana

Il velo integrale è l’ultima mossa dei talebani per imporre l’Islam fondamentalista. Si tratta di un’ulteriore restrizione rispetto a una precedente regola che le obbligava a coprirsi solo i capelli in pubblico.

 

Oltre a impederi alle donne di apparire senza burqa, i talebani hanno anche vietato programmi TV, film e soap opera in cui le donne apparivano senza velo. Mohammad Sadeq Akif Mohajir, portavoce del ministero talebano per il progresso del benessere e la prevenzione dei vizi, si è detto indifferente alla protesta maschile essendo interessato solo al fatto che le donne stavano adempiessero i loro obblighi come specificato dalla legge.

Presentatrice Tv afghana Presentatrice Tv afghana

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MAMMA! MORMORA LEONARDINO… - L’AFFETTUOSO INCONTRO TRA LA VEDOVA DEL VECCHIO, NICOLETTA ZAMPILLO, CON IL VIVACISSIMO FIGLIO LEONARDO MARIA, IN DECOLLO PER LA “FEBBRE DEL SABATO SERA” MILANESE: "CHIODO" AL POSTO DEL DOPPIOPETTO MANAGERIALE - DAL 27 GIUGNO 2022, SONO TRASCORSI OLTRE DUE ANNI DALLA SCOMPARSA DI DEL VECCHIO E LA GUERRA SULL’EREDITÀ TRA GLI 8 EREDI SI E’ INGARBUGLIATA DEFINITIVAMENTE QUANDO È ESPLOSO IL CASO DEGLI SPIONI MILANESI DI EQUALIZE SRL, DOVE TRA I CLIENTI PIU’ DOVIZIOSI SBUCA LEONARDINO CHE ‘’VORREBBE MONITORARE IL FRATELLO MAGGIORE CLAUDIO DEL VECCHIO E UN CONSULENTE CHE STA VICINO A UNA DELLE SUE SORELLE, PAOLA DEL VECCHIO…”

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...