L’AMBASCIATORE NON PORTI IL PENE GAIO - LA FRANCIA INSISTE SU LAURENT STEFANINI, MA BERGOGLIO NON MOLLA - COSI' IL PAPA SI VENDICA DELLE NOZZE GAY DI HOLLANDE

Nella vicenda è intervenuto anche l’ex ministro degli Esteri Bernard Kouchner, che era il capo della diplomazia all’epoca della mancata accettazione di Jean-Loup Kuhn-Delforge - Kouchner ha poi aggiunto che “il Vaticano non mi sembra nella miglior posizione per poter rifiutare gli omosessuali. Ma a parte questo, adoro Francesco”…

Condividi questo articolo


1 - VATICANO, L’ELISEO INSISTE SULL’AMBASCIATORE GAY «È LA SCELTA MIGLIORE»

Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”

 

LAURENT STEFANINI LAURENT STEFANINI

Non stiamo affatto cercando un altro nome. L’ambasciatore designato dalla Francia per la Santa Sede è e resta Laurent Stefanini», dice un’autorevole fonte dell’Eliseo. Il giorno dopo le rivelazioni del Canard Enchâiné , il caso della mancata nomina non diminuisce di intensità.

 

Sabato scorso il Papa ha convocato Stefanini e gli ha spiegato di non avere niente contro di lui da un punto di vista personale, ma anche di non avere apprezzato né il mariage pour tous approvato dalla Francia (le nozze aperte agli omosessuali, ndr ) né i metodi dell’Eliseo, che ha cercato di forzargli la mano. In che modo Hollande avrebbe infastidito il Papa «forzandogli la mano»? Stefanini è omosessuale, e la sua scelta è stata interpretata come un’insistenza su un tema controverso.

LAURENT STEFANINI LAURENT STEFANINI

 

Una situazione simile si era creata nel 2007-2008, quando Jean-Loup Kuhn-Delforge non venne accreditato dal Vaticano perché gay e convivente con un uomo, relazione sancita da un Pacs (l’unione civile francese). In quel caso però Kuhn-Delforge (oggi ambasciatore in Grecia) con il Pacs aveva dato una dimensione pubblica e ufficiale alla sua vita privata, con conseguenze anche protocollari, cosa che Stefanini non ha fatto: l’ambasciatore designato, cattolico praticante, non nasconde la sua omosessualità ma non la rivendica, non è sposato né convive in unione civile.

 

Eppure Stefanini, nominato dal governo francese il 5 gennaio, non è stato ancora accettato. Il Vaticano, come è suo costume, non ha opposto un rifiuto esplicito, ma il silenzio equivale a una bocciatura, tanto più chiara perché argomentata — sia pure in modo discreto e ufficioso — dal Papa in persona al diretto interessato.

 

LAURENT STEFANINI LAURENT STEFANINI

A questo punto era stata accreditata l’ipotesi che la Francia stesse cercando una soluzione alternativa. «Non abbiamo alcun motivo di fare marcia indietro — replica la fonte dell’Eliseo — perché Stefanini è uno dei migliori diplomatici in generale, e in particolare il migliore per guidare l’ambasciata in Vaticano, dove si è già distinto lavorando per anni come ottimo numero due (dal 2001 al 2005, ndr )».

 

Nella vicenda è intervenuto anche l’ex ministro degli Esteri Bernard Kouchner, che era il capo della diplomazia all’epoca della mancata accettazione di Jean-Loup Kuhn-Delforge. «Posso rivelare adesso — ha detto Kouchner alla radio Rtl — che domandai al segretario di Stato del Vaticano di ritirare il suo ambasciatore a Parigi, ovvero il nunzio apostolico, cosa che fece». Kouchner ha poi aggiunto che «il Vaticano non mi sembra nella miglior posizione per poter rifiutare gli omosessuali. Ma a parte questo, adoro Francesco».

 

Bernard Kouchner Bernard Kouchner

L’Eliseo non vuole cedere, ma non aveva certo bisogno di una crisi diplomatica con la Santa Sede proprio nei mesi in cui l’aiuto del Papa è giudicato essenziale per il successo della grande conferenza sul clima, prevista per dicembre a Parigi. Vedremo nelle prossime settimane o mesi se e quando il Vaticano giudicherà sufficiente il ritardo imposto e se, come spera Parigi, finirà con l’accettare Stefanini.

 

2 - L’UDIENZA DAL PAPA, UN SEGNO DI CORTESIA

G. G. V. per il “Corriere della Sera”

 

hollande in vaticano incontra papa francesco bergoglio hollande in vaticano incontra papa francesco bergoglio

La novità è l’udienza privata dal Papa. Non era mai successo e la dice lunga sulla particolarità del caso Stefanini. Se manca il gradimento, la Santa Sede non dice mai «no» né dà spiegazioni, tantomeno all’interessato: nel caso, non risponde. Al massimo si muovono in via riservata i canali diplomatici: il nunzio aveva già parlato a Stefanini in febbraio. Francesco invece ha voluto incontrarlo. Nessuna conferma ufficiale, nessun commento in Vaticano. Ma certo quello del Papa è un gesto «di attenzione», si spiega.

 

E un segno: nessuna «prevenzione alla persona come tale» né «disprezzo». Il problema non è «l’orientamento in sé» di cui, peraltro, hanno parlato i media francesi. In tutto questo c’è qualcosa di non detto. E un problema politico: il sospetto vaticano, confortato dalle continue indiscrezioni francesi, che a Parigi si sia voluto aprire il caso, fare di Stefanini una bandiera. Di qui il gelo.

 

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – DUE “ORFANELLE” SI AGGIRANO PER L’EUROPA: MARINE LE PEN E GIORGIA MELONI. ENTRAMBE DEVONO PRENDERE LE DISTANZE DAGLI EUROPUZZONI (I "PATRIOTI" ORBAN, VOX E PARANAZI VARI CHE SALVINI HA RIUNITO A PONTIDA) - LA DUCIONA FRANCESE È TERRORIZZATA DAL PROCESSO SUGLI ASSISTENTI DEL SUO PARTITO PAGATI CON I FONDI EUROPEI: LA CONDANNA CANCELLEREBBE IL SOGNO DI CONQUISTA DELL'ELISEO - PER SALVARSI DALL'IRA DEI GIUDICI LA “PATRIOTA” MARINE, DOPO AVER RINUNCIATO A FIRMARE LA MOZIONE DI SFIDUCIA CON LA SINISTRA DI MELANCHON AL GOVERNO DI MACRON, ORA PENSA DI MOLLARE I "PATRIOTI" DEL POPULISMO SOVRANISTA - LA DUCETTA ITALIANA E' INVECE RIMASTA SOLA IN ECR CON I POLACCHI DEL PIS E STA CERCANDO DA BRAVA CAMALEONTE DI BORGATA DI FINGERSI “MODERATA” PER RIAGGANCIARE IL CARRO DEL PPE...

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…