ANCHE MANHATTAN SOGNA LA SPIAGGIA - UN GIOVANE IMPRENDITORE NEWYORKESE LANCIA UNA RACCOLTA FONDI PER LA COSTRUZIONE DI UNA SPIAGGIA ARTIFICIALE A 15 MINUTI DAI GRATTACIELI: OBIETTIVO 24 MILIONI DI DOLLARI

Per la verità la sua non è proprio un’idea originale, ci hanno già provato a Parigi, oppure a Milano, dove gli ombrelloni sono stati aperti all’Arco della Pace. Ma lui la sua «City beach» la vuole galleggiante, anche perché di spazio sulla terraferma ce n’è poco e quello che è rimasto si vende a peso d’oro...

Condividi questo articolo


Giuseppe Guastella per il "Corriere della Sera"

 

In tutta Manhattan non c’è una sola spiaggia che possa davvero definirsi tale. Cemento, asfalto, rocce, sterpaglie ma anche erba curata coprono le sponde dell’isola senza lasciare spazio a una quantità decente di granelli dorati. Come permettere ai bambini di tirare su castelli di sabbia mentre le mamme cuociono al sole distese sulla sdraio? Semplice, allestendo un arenile su una chiatta ormeggiata lungo il fiume Hudson. Di vero ci sarà solo il tramonto mozzafiato sui grattacieli della city, che comunque non è poco.

 

manhattan city beach 3 manhattan city beach 3

L’idea è venuta a Blayne Ross, un giovane imprenditore newyorkese che ha lanciato una raccolta di fondi su internet nella speranza di coinvolgere il maggiore numero possibile di concittadini e raggiungere la cifra complessiva di ben 24 milioni di dollari. Di sé Ross dice di essersi occupato di serie televisive di successo, di lanci pubblicitari sui media digitali e di ristrutturazioni edilizie.

 

Per la verità la sua non è proprio un’idea originale, ci hanno già provato a Parigi, dove d’estate vengono realizzate spiagge di sabbia lungo le rive della Senna, oppure a Milano, dove gli ombrelloni sono stati aperti all’Arco della Pace. Ma lui la sua «City beach» la vuole galleggiante, anche perché di spazio sulla terraferma ce n’è poco e quello che è rimasto si vende a peso d’oro. «Se sei un newyorkese stressato, in meno di 15 minuti puoi essere su una spiaggia, lasciandoti dietro i rumori di Manhattan e guardando le barche scivolare sull’Hudson» spiega facendo capolino dal suo sito internet.

manhattan city beach 2 manhattan city beach 2

 

In effetti non è che manchino le spiagge vere e proprie intorno a New York, solo che per arrivare a quella più vicina ci vogliono almeno tre quarti d’ora di metropolitana. Chilometri di sabbia si estendono a nord su Long Island e senza andare così lontano si può godere del bagnasciuga di Coney Island a Brooklyn o di Orchard Beach nel Bronx. Ma non c’è niente vicino ai grattacieli.

 

«Se sei una mamma con tre bambini, con City beach non devi mettere i figli, le borse termiche, le sedie e tuo marito in una bollente metropolitana» quando puoi trovare «la tua sabbia a 15 minuti dalla porta di casa tua». La folgorazione gli arrivò al «Molo 45» dove sorge un parco acquatico sul cui prato molti newyorkesi d’ estate vanno a prendere il sole: «Il terreno era coperto di asciugamani e corpi».

 

manhattan city beach manhattan city beach

Ci vorranno parecchi camion di sabbia per coprire a 5 metri di altezza dall’acqua non proprio limpida dell’Hudson il ponte principale della chiatta, lunga 80 metri e larga 22, che Blayne intende acquistare per 1,4 milioni di dollari. Il primo progetto, per ora poco più di qualche disegno, prevede che sulla spiaggia a forma di anfiteatro e «vista incredibile» a 360 gradi su Manhattan e sulla sponda del New Jersey trovino posto ombrelloni, piccoli capanni, sdraio e perfino delle dune di sabbia.

 

Non mancheranno due bar per gli spuntini e le bevande, gli spogliatoi e un negozio di articoli da mare, casomai uno dovesse dimenticarsi il costume in ufficio. Sul ponte inferiore, oltre a un centro per la scienza marina dedicato ai più piccoli, sorgerà un ristorante.

blayne ross imprenditore newyorkese blayne ross imprenditore newyorkese

 

L’operazione di raccolta fondi è partita questa settimana dopo gli incontri esplorativi con le autorità locali competenti. Nei primi trenta giorni l’obiettivo da raggiungere saranno i 35mila dollari necessari solo per completare il progetto iniziale e ottenere le relative autorizzazioni preliminari. La seconda tappa avrà come traguardo altri 150mila dollari da destinare alla progettazione delle strutture architettoniche ed ingegneristiche, mentre ulteriori 185 mila saranno indispensabili per completare l’aspetto tecnico finale. Apertura prevista entro l’estate 2016.

 

«Sappiamo che la comunità ci aiuterà a raggiungere il nostro obiettivo finanziario e non ci fermeremo finché non l’avremo ottenuto», dichiara con determinazione l’ideatore di «City beach» che sa come trattare i suoi sostenitori, che comunque non parteciperanno ad eventuali utili.

 

blayne ross 2 blayne ross 2

A coloro che versano dieci dollari andrà un ringraziamento sul sito, ma chi ne darà 49 avrà per sempre il proprio nome inciso sulla passerella della chiatta che, invece, sarà vergato sui muri realizzati in vetro per quelli che si spingono fino a 250 dollari. Versando almeno 5.000 dollari, invece, si avrà diritto ad invitare 5 ospiti a un cocktail privato con Blayne e il suo team, a due inviti alla cerimonia d’inaugurazione, una speciale riconoscimento sul sito, un accesso prioritario per tre persone in estate, il nome inciso sui muri in vetro e addirittura una lettera speciale di ringraziamento firmata di proprio pugno dallo stesso Blayne. Fino ad ora di dollari ne sono arrivati appena 3.202. 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME SI PUO’ CONTROLLARE UN PARTITO CHE HA QUASI IL 30% DEI VOTI CON UN POLITBURO DI 4-5 PERSONE? E INFATTI NON SI PUO’! - LE SORELLE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI NON TENGONO LE BRIGLIA DI FRATELLI D’ITALIA: SILENZIATA LA CORRENTE DEI “GABBIANI” DI RAMPELLI, AZZERATO IL DISSENSO, ELIMINATA OGNI DIALETTICA INTERNA (CHE SI CHIAMA “POLITICA”), TRATTATI I PARLAMENTARI COME CAMERIERI A CUI SI DANNO ORDINI VIA CHAT, COSA SUCCEDE? CHE POI QUALCUNO SI INCAZZA E FA “L’INFAME”, SPUTTANANDO ALL’ESTERNO IL PIANO DI GIORGIA MELONI PER IL BLITZ PER ELEGGERE FRANCESCO SAVERIO MARINI ALLA CONSULTA…

DAGOREPORT – GIORGETTI E' GIA' PRONTO PER LA TOMBOLA: DÀ I NUMERI - IL MINISTRO DELL’ECONOMIA ALLE PRESE CON LA TERRIBILE LEGGE DI BILANCIO PRIMA ANNUNCIA “SACRIFICI PER TUTTI” E NUOVE TASSE TRA ACCISE E CATASTO, PER POI RINCULARE QUANDO SI INCAZZA LA MELONA, COSI' TIMOROSA DI PERDERE IL VOLUBILE CONSENSO POPOLARE DA CONFEZIONARE UN VIDEO CONTRO IL SUO MINISTRO: "NOI LE TASSE LE ABBASSIAMO" - E QUANDO NON SBUCA LA MELONI, ARRIVA PANETTA: SULLA CRESCITA DEL PIL GIORGETTI SI APPOGGIA AI NUMERI “ADDOMESTICATI” DELLA RAGIONERIA GENERALE FORNITI DALLA SUA FEDELE DARIA PERROTTA, PER VENIRE SUBITO SMENTITO SECCAMENTE DALL'UFFICIO STUDI DI BANKITALIA... 

DAGOREPORT – IL BALLO DELLA KETAMINA DI ELON MUSK NON PORTA VOTI: LA PERFORMANCE “OCCUPIAMO MARTE” DEL PICCHIATELLO DI TESLA SUL PALCO CON TRUMP IN PENNSYLVANIA NON HA MOSSO L’OPINIONE PUBBLICA – KAMALA HARRIS SAREBBE IN VANTAGGIO DI 4-5 PUNTI, MA IL SISTEMA ELETTORALE USA E' FOLLE: NEL 2016 HILLARY CLINTON FU SCONFITTA DA TRUMP PUR AVENDO AVUTO 3 MILIONI DI VOTI IN PIU' – IL PRESSING DEI REPUBBLICANI PERCHE' TRUMP ABBASSI I TONI (È IL MOMENTO DI PARLARE AGLI ELETTORI MODERATI, NON AL POPOLO MAGA, CHE LO VOTA COMUNQUE) - I DILEMMI DI KAMALA: MI CONVIENE FARE GLI ULTIMI COMIZI CON OBAMA? COME RICONQUISTARE IL VOTO DEI TANTI GIOVANI PRO-PALESTINA?

DAGOREPORT – VOCI (NON CONFERMATE) DALL’IRAN: IL REGIME DELL’AYATOLLAH AVREBBE TESTATO UN ORDIGNO NUCLEARE NEL DESERTO DI SEMNAN – SAREBBE UN MONITO PER NETANYAHU: NON ATTACCARE SENNO’ RISPONDIAMO CON L’ATOMICA – PIU’ DELLE MINACCE DI KHAMENEI CONTA L’ECONOMIA: CINA E INDIA SONO I PRINCIPALI CLIENTI DEL PETROLIO DI TEHERAN E SE “BIBI” COLPISCE I SITI PETROLIFERI IRANIANI PUO’ TERREMOTARE L’ECONOMIA GLOBALE – BIDEN CHIAMA NETANYAHU E GLI CHIEDE DI NON TOCCARE I GIACIMENTI…