Anna Guaita per "www.ilmessaggero.it"
Le chiamano «feste al covid». E difatti il coronavirus è l’ospite d’onore. A organizzarle sono giovani a Tuscaloosa, nell’Alabama, la città sede dell’università statale. L’idea ispiratrice è proprio di farsi contagiare. Il motivo non è chiaro, forse i partecipanti a queste feste credono di ottenere l’immunità al virus, o pensano semplicemente che sia un gioco eccitante.
Di fatto le cose vanno così: un gruppo di giovani invita quache persona affetta dal covid-19 a partecipare a una festa di cui vendono i biglietti di ingresso ad altri giovani. Il primo partecipante alla festa che può dimostrare con un certificato medico di essersi preso il contagio, riceverà il premio, rappresentato dai contanti raccolti con i biglietti.
La storia era inizialmente sembrata una bufala, una delle tante che circolano in questo periodo di malattia e quarantene più o meno severe. Ma il consigliere comunale Sonya McKinstry ha confermato alla Cnn e alla Abc che effettivamente «questi non sono giovani che partecipano per caso o per sbaglio a una festa dove poi si scopre che c’erano delle persone infette. Questi giovani lo fanno intenzionalmente: mettono i soldi in un piatto, e chi rimane infettato per primo, se li aggiudica».
Il capo dei vigili del fuoco della città, Randy Smith, ha testimoniato durante una riunione del consiglio comunale martedì sera che «nel corso delle ultime settimane vari “covid-19 parties” sono stati tenuti in città e in zone circostanti».
McKinstry ha reagito con rabbia: «Sono inferocita che si comportino in modo così irresponsabile: questa non è una questione politica, è una questione di salute. Non c’è una cura e dobbiamo fare del nostro meglio per proteggere il maggior numero possibile di vite».
L’Alabama ha finora registrato più di 40 mila casi di contagio e oltre mille morti. Al livello nazionale, nella notte fra martedì e mercoledì è stato superato il tetto dei 130 mila morti.