Estratto dell’articolo di Rinaldo Frignani per il “Corriere della Sera”
Soltanto sabato scorso si era avvicinato ai soldati di un posto fisso in via di Santa Maria in Trastevere, a Roma, ordinando loro di consegnargli pistole e fucili mitragliatori. «Altrimenti vi uccido», aveva detto alla pattuglia di «Strade sicure» Ranieri Adami Piccolomini, 48 anni, discendente di papa Pio II — Enea Silvio Bartolomeo Piccolomini, XV secolo —, meglio noto come «il Conte nero» per le sue simpatie per l’estrema destra coltivate fin da giovanissimo.
Quella bravata, l’ultima di una lunga serie insieme a gravi episodi di violenza, gli è costata una denuncia per minacce dopo essere stato fermato dai carabinieri. Gli stessi che mercoledì sera sono accorsi in piazza Sant’Apollonia, a poca distanza da Santa Maria in Trastevere, per bloccarlo di nuovo dopo che Piccolomini aveva ferito alla gola un artista di strada keniota di 40 anni mentre cenava con alcuni amici.
Un’aggressione preceduta — secondo alcune testimonianze — da richieste di soldi alla vittima e, in passato, sembra anche ad altri ambulanti della zona. Per una questione di millimetri il coccio di bottiglia usato dal «Conte» per ferire l’artista non gli ha reciso la giugulare. È scoppiata una rissa, la vittima ha reagito colpendo con una sedia al volto lo stesso Piccolomini che è finito in ospedale con 30 giorni di prognosi.
Dopo le dimissioni è stato arrestato per tentato omicidio. Anche il keniota dopo la grande paura è tornato a casa. Guarirà in 20 giorni. Anche lui sarà sentito per chiarire se, come avrebbero riferito altre persone, avesse avuto una lite proprio con Piccolomini collegata al mancato versamento di una somma di denaro pretesa dal 48enne.
[…] Già fermato due anni fa a ponte Sisto mentre si aggirava per strada con una pistola carica e prima ancora autore di un altro tentato omicidio: ha lanciato una stella ninja contro un pensionato di 75 anni che passeggiava per i vicoli rischiando di ucciderlo dopo averlo centrato alla gola. […]