ASSALTO ALLA DILIGENZA - DALLE OSTRICHE ALLA PAPPA REALE FINO AI PROFILATTICI: IN PARLAMENTO SI SCATENANO GLI EMENDAMENTI DEI PARTITI ALLA LEGGE DI BILANCIO. PENTASTELLATI E LEGHISTI NE HANNO DEPOSITATI IN COMMISSIONE AL SENATO RISPETTIVAMENTE 988 E 976, POCO PIÙ DEL PD CHE SI È ATTESTATO A QUOTA 865. TAGLI DELL'IVA E DETRAZIONI A RAFFICA - LA BINETTI CHIEDE L'ISTITUZIONE DI UN FONDO PER LA NEUROPATIA DEL PUDENDO (UN NERVO CHE IRRADIA I GENITALI)

-

Condividi questo articolo


Luca Monticelli per "la Stampa"

 

ostriche ostriche

Dalle ostriche alla pappa reale fino ai profilattici. I senatori si sono scatenati nel presentare alla legge di bilancio modifiche e fondi di ogni tipo, finanziamenti a pioggia e mini proposte. È il classico assalto alla diligenza che ogni anno contraddistingue la politica italiana sotto Natale.

 

Pentastellati e leghisti hanno depositato in commissione al Senato rispettivamente 988 e 976 emendamenti, poco più del Pd che si è attestato a quota 865. Nel gran calderone delle richieste il senatore del Carroccio Gian Maria Bergesio invita ad abbassare l'Iva sulle ostriche portandola dal 22 al 10%, non proprio uno di quei beni di prima necessità su cui Matteo Salvini aveva annunciato di voler tagliare l'imposta sul valore aggiunto. Giampaolo Vallardi, invece, la vorrebbe abbassare sulla pappa reale.

 

ostriche ostriche

L'Iva è uno dei temi preferiti anche dei 5 stelle: un emendamento a prima firma Marinello e Santangelo punta sull'imposta agevolata al 10% per i profilattici maschili e femminili. Tutte idee legittime e interessanti, così come molte altre che sostengono battaglie importanti, ma che non appaiono coerenti con l'impianto della finanziaria. Paola Binetti dell'Udc e Paola Boldrini del Pd invitano la commissione a riflettere sulle malattie rare con l'istituzione di un fondo per la vulvodinia e per la neuropatia del pudendo (un nervo che irradia i genitali).

 

PAOLA BINETTI PAOLA BINETTI

Vincenzo Garruti (M5s) si concentra sulle celebrazioni per i cento anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini. Garruti, inoltre, inventa la Giornata nazionale "Giovani e memoria" per raccontare personaggi storici con i social media. Poi, sempre a firma 5 stelle, c'è l'emendamento per l'Agenzia nazionale per la Cannabis (Lorefice) e quello per l'educazione emozionale nelle scuole in chiave anti bulli (Leone). Tornando alla Lega, Stefano Corti propone programmi televisivi in Rai sull'educazione alimentare e in particolare sulla celiachia.

 

Il suo collega Pillon vuole che il piano strategico per la parità di genere individui buone pratiche per combattere «la narrazione culturale e mediatica non rispettosa della dignità della donna» invece che gli «stereotipi di genere». La quantità di temi sul tavolo lasciano attonito Francesco Boccia del Pd, ex presidente della commissione Bilancio alla Camera e soprattutto "padre" della riforma della manovra. «Me l'hanno massacrata...» ammette.

 

francesco boccia francesco boccia

Nel 2016 il Parlamento aveva superato la prassi della legge di Stabilità che prevedeva due provvedimenti distinti, appunto il bilancio con le tabelle e il ddl con le misure di spesa, con l'obiettivo di arrivare a un articolato prettamente tabellare. Un impegno che è rimasto solo sulla carta e mai attuato. La legge di bilancio è sì unica, ma le micro norme proliferano. Sarà pur vero che l'appetito dei partiti vien mangiando, e non potrebbe essere altrimenti di fronte a una manovra espansiva che vale 30 miliardi, però, sottolinea Boccia, «i presidenti delle commissioni e delle Camere dovrebbero stralciare tutto quello che non è coerente con la legge».

 

maurizio gasparri foto di bacco maurizio gasparri foto di bacco

In più, aggiunge, «c'è un tema di metodo: se ci sono disegni di legge "collegati" le questioni settoriali andrebbero affrontate lì, così non ci troveremmo questo minestrone». Forza Italia è il gruppo che ha depositato più emendamenti (1.108), molti di natura fiscale o legati a imprese e sanità. Spicca quello di Gasparri per detrarre le spese di matrimoni, battesimi e comunioni. «Non abbiamo né un relatore né un sottosegretario al Mef», spiegano da Forza Italia. Ma la mole di emendamenti non è una vendetta, assicurano, solo un modo «per far sentire la nostra voce».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

SULLA RAI ELLY NON SI È FATTA INFINOCCHIARE – IL MOTIVO CHE HA SPINTO SCHLEIN ALL’AVENTINO, OLTRE ALLA MANCATA RIFORMA DELLA GOVERNANCE DI VIALE MAZZINI, RIGUARDA LO STATO DELL’ARTE DEL PD – IL DUPLEX BOCCIA-FRANCESCHINI PUNTAVA A PIAZZARE UN PRESIDENTE DI GARANZIA CHIAMATO GIOVANNI MINOLI. UN NOME SU CUI ERA STATO TROVATO UN ACCORDO CON GIORGIA MELONI, GRAZIE AI CONTATTI DEL MARITO DI NUNZIA DE GIROLAMO CON GIAMPAOLO ROSSI – MA LA SEGRETARIA MULTIGENDER SI È RIFIUTATA DI PRENDERSI IN CARICO UN “INAFFIDABILE” COME IL MULTI-TASKING MINOLI – IL PROBLEMA DI ELLY È CHE NON HA NESSUN UOMO DI FIDUCIA IN RAI. PIUTTOSTO CHE INFILARSI IN QUEL LABIRINTO PIENO DI TRAPPOLE, HA PREFERITO CHIAMARSI FUORI – LA MOSSA DI NARDELLA: HA LANCIATO LA SUA CORRENTE PER STOPPARE FRANCESCHINI, CHE PUNTA A PASSARE IL TESTIMONE ALLA MOGLIE, MICHELA DI BIASE...

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE

È ARRIVATA L’ORA DI PIER SILVIO? SEGNATEVI QUESTA DATA SUL CALENDARIO: APRILE 2025. POTREBBE ESSERE IL MOMENTO DELLA DISCESA IN CAMPO DI BERLUSCONI JR – “PIER DUDI” POTREBBE APPROFITTARE DI UNA SCONFITTA DEL CENTRODESTRA AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA PER RIPERCORRERE LE ORME DEL PADRE: METTERE IN PIEDI UNA NUOVA FORZA ITALIA, APERTA A DIRITTI E MINORANZE, EUROPEISTA E ATLANTISTA. A QUEL PUNTO, LE ELEZIONI ANTICIPATE SAREBBERO INEVITABILI – ORMAI È CHIARO CHE IL GOVERNO MELONI NON CADRÀ MAI PER MANO DELL’OPPOSIZIONE, SPOMPA E INETTA, MA SOLO ATTRAVERSO UN’IMPLOSIONE DELL’ALLEANZA DI DESTRA-CENTRO - LA DIFFIDENZA DI MARINA, TERRORIZZATA DALL'IPOTESI CHE IL FRATELLO FINISCA FAGOCITATO DA BATTAGLIE MEDIATICHE E GIUDIZIARIE, COME IL PADRE...