BASTA CATTIVE "INFLUENCER" SUI PIÙ PICCOLI - IL PUGNO DURO DEL GOVERNO CONTRO GLI YOUTUBER IN SEGUITO ALL'INCIDENTE CHE È COSTATO LA VITA AL PICCOLO MANUEL PROIETTI, 5 ANNI, DOPO CHE LA LAMBORGHINI GUIDATA DAI "THEBORDERLINE" SI È SCONTRATA CONTRO L'AUTO DELLA MAMMA DEL PICCOLO - CHI "ESALTA CONDOTTE ILLEGALI O ISTIGA ALLA VIOLENZA" POSTANDO DEI VIDEO SUI SOCIAL E GUADAGNANDO ATTRAVERSO LE PIATTAFORME DIGITALI" RISCHIA FINO A 5 ANNI DI CARCERE...

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Estratto dell'articolo di Francesco Malfetano per “il Messaggero”

 

incidente mortale casal palocco 2 incidente mortale casal palocco 2

Un reato ad hoc per punire chi, maggiorenne o meno, «esalta condotte illegali» o «istiga alla violenza» postando dei video sui social e guadagnando attraverso le piattaforme digitali. È la linea dura su cui sta ragionando l'esecutivo di Giorgia Meloni, anche per evitare che possano ripetersi ancora tragedie come quella che pochi giorni fa a Casal Palocco, a Roma, è costata la vita al piccolo Manuel.

 

incidente mortale casal palocco 3 incidente mortale casal palocco 3

Il "contenitore" adatto per un provvedimento di questo tipo del resto esiste già. Ed è quel disegno di legge "anti-baby gang" voluto fortemente dalla Lega di Matteo Salvini che è appena stato incardinato in Commissione Giustizia al Senato e che, nelle intenzioni del Guardasigilli Carlo Nordio, è destinato ad essere parte integrante di quella "Fase 2" della sua riforma che si auspica vedrà la luce entro la fine di quest'anno.

uno dei membri dei theborderline prima dell incidente a casal palocco 1 uno dei membri dei theborderline prima dell incidente a casal palocco 1

 

L'INTERVENTO

A spiegarlo è il sottosegretario leghista di via Arenula Andrea Ostellari: «Il contrasto alla produzione e diffusione di video che esaltino condotte illegali è uno dei suoi punti qualificanti» del disegno di legge. Il testo è stato cioè pensato per rispondere «a un fenomeno emergente» che riguarda minorenni che istigano alla violenza o a commettere reati attraverso i canali digitali.

 

Alla luce del riflettore acceso (di nuovo) dalla tragedia di Casal Palocco e dalle sfide estreme postate in rete per ottenere qualche like senza tener conto dei rischi, ora si ragiona sull'estensione della fattispecie di reato prevista per i minori nel ddl a «tutte le condotte illegali che vengano riprese e celebrate attraverso l'uso dei social, benché compiute da persone adulte, da cui ci si aspetterebbe una maturità che evidentemente non è scontata».

gli youtuber di theborderline prima dell incidente a casal palocco 1 gli youtuber di theborderline prima dell incidente a casal palocco 1

 

Non è quindi possibile escludere un vero e proprio giro di vite che modificherebbe l'articolo 414 del codice penale prevedendo una nuova fattispecie di reato. E cioè quello relativo all'istigazione a delinquere e all'apologia mediante strumenti digitali, per cui sarebbero previste pene da uno a cinque anni per tutti, maggiorenni e minorenni. «La ratio dell'intervento - conclude Ostellari - è evitare l'"effetto moda" generato da chi compie bravate sul web».

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