BEI PEZZI DI FICHES - VIAGGO NELLA LAS VEGAS DEGLI ANNI '70, QUANDO ERA LA VERA "CITTÀ DEL PECCATO" - SULLA "STRIP", LA STRADA PRINCIPALE, SI POTEVA TROVARE DI TUTTO: GIOCO D'AZZARDO, PROSTITUZIONE, UBRIACONI OVUNQUE - NEGLI ALBERGHI SI SVOLGEVANO INCONTRI DI PUGILATO, I MAFIOSI GESTIVANO GLI AFFARI E GLI SVIPPATI POTEVANO SCATENARSI LONTANO DA OCCHI INDISCRETI...

-

Condividi questo articolo


Estratto dell'articolo di Emanuela Audisio per www.repubblica.it

las vegas anni 70 6 las vegas anni 70 6

 

Vegas, Nevada, era Sin City. La città del peccato. Una Disneyland al contrario. Non un posto per divertirsi, ma per darsi al vizio in fretta e in santa pace. […] Vegas senza Las perché si sa che in Usa non hanno tempo da perdere. Ci si andava per giocare a tutte quelle cose immorali che in America erano proibite. Lì nessuno ti giudicava, anzi più trasgredivi e più ti amavano.

 

La vita era un giro di roulette e un po’ di grande boxe dove la polizia ogni tanto arrestava qualcuno venuto lì ad eccitarsi sessualmente. […] Lo stato del Nevada non era brutto, ma sporco e cattivo sì. E molto all’avanguardia con gioco d’azzardo e prostituzione legalizzati. Dal 1931 si poteva: perdere e vincere nei casinò e frequentare i bordelli.

 

las vegas anni 70 5 las vegas anni 70 5

A fine anni Settanta Vegas era solo la Strip, alberghi con tante e poche stelle, bar, nigthclub. Le tre di notte sembravano mezzogiorno, folla, schiamazzi, clacson, auto in coda, mentre a mezzogiorno in giro c’erano solo quelli che spazzavano strade e pavimenti[…] Ristoranti decenti inesistenti, quelli chic molto da Padrino, il vizio non ammetteva concorrenti, dovevi stare in sala e giocare.

 

Non c’erano orologi lì dentro, che ti fregava di sapere che ora fosse, non dovevi nemmeno chiederti da quanto tempo stavi buttando via la tua vita, non c’erano vetrate perché se il sole nasceva o moriva erano affari suoi e l’aria condizionata era arricchita di ossigeno per tenerti sveglio. […]

las vegas anni 70 las vegas anni 70

 

Vegas non guardava alla morale, non le importava se eri già sposato, era The Wedding Capital Of the World. Il tempo di gettare i dadi e ops avevi la fede al dito. Tempi ridotti al minimo, per questo ci andavano le star di Hollywood: da Clark Gable a Elvis Presley che nel ’67 sposò la sua Priscilla in appena otto minuti. Cerimonia super fast. Per gli altri c’era la Graceland Chapel con la musica cantata da un sosia del grande re del rock. A soli 55 dollari. L’ufficio delle licenze matrimoniali? Sempre aperto, dalle 8 di mattina fino a mezzanotte. Poca burocrazia: passaporto, autocertificazione e la dichiarazione di non essere né drogati né ubriachi.

 

muhammad ali a las vegas muhammad ali a las vegas

Il palco più importante per la boxe ai tempi era il Caesars Palace, dove Muhammad Ali […] nel 1980 disputò il suo ultimo incontro […] Vegas era assurda: si poteva scommettere anche nelle toilette, le stanze avevano mezzo metro di moquette, l’arte era ospite indesiderata, le librerie non esistevano (gioca, non leggere), per fare il check-in in albergo dovevi attraversare chilometriche sale con donne croupier (s)vestite da Playboy.

 

matrimonio elvis e priscilla presley matrimonio elvis e priscilla presley

Caldo da deserto (50 gradi), ma il nome Nevada deriva da innevato, i primi ad arrivarci come ha scritto Vittorio Zucconi furono i Mormoni: “Insaziabili moralisti, astemi rigorosi, accaniti non fumatori, non giocatori, indossatori di cilicio, missionari implacabili, ma con un solo vizietto, la poligamia”. I Mormoni traslocarono quando avere più mogli nello stesso momento divenne illegale. Poi arrivò la mafia e i gangster alla Bugsy Siegel su un territorio all’86% di proprietà federale e dove Oscar Goodman, avvocato dei padrini e sindaco per 12 anni, ha anche recitato un cameo nel film Casinò.

las vegas anni 70 8 las vegas anni 70 8

 

Vegas […]. Non era rock, ma kitsch. C’era lo showman e pianista Liberace che all’hotel Riviera piazzava la sua Rolls Royce sul palcoscenico. C’erano i due illusionisti Siegfried & Roy, coppia gay di origine tedesca che si esibiva con due tigri bianche, poi quella che si chiamava Mantacore provò a mangiarsi Roy che restò sfigurato. Sono ormai morti tutti, anche la tigre.

 

las vegas anni 70 4 las vegas anni 70 4

Ci vivevano i vecchi pugili come Sonny Liston e Joe Louis perché c’era sempre qualcuno che chiedeva una foto e trovare droga era facile, c’era il papà di Agassi, che lavorava all’hotel Tropicana e tutti quelli e quelle sul Viale del Tramonto, ma sempre vestiti da sera e con le scarpe di vernice. La boxe l’aveva portata nel ’69 il magnate miliardario Kirk Kerkorian, poi l’impresario Cliff Perlman ne aveva fatto un grande evento al Caesars Palace, dove si esibiva anche Frank Sinatra.

 

las vegas anni 70 3 las vegas anni 70 3

Come ha ricordato Ray Sugar Leonard, il pugile dai pugni dolci: «Nulla reggeva il confronto con il Caesars. L’odore dell’alcol e dei sigari, le belle donne sedute in prima fila accanto alle celebrità e ai criminali. Era emozionante. Una volta combattuto lì, non avrei mai voluto andare altrove». […]

 

Vegas non era green, ma aveva antenne puntate verso altri pianeti e fiducia in un mondo più aperto. Aspettavate d’incontrare un Ufo e volevate ospitarlo in albergo? Nessun problema, gli davate appuntamento a Rachel sulla State Route 375 poi soprannominata Extraterrestrial Highway, fuori Vegas, dove c’era un motel per gli alieni. […]

las vegas anni 70 2 las vegas anni 70 2

 

Vegas era piena di peccati, ma conviveva con il male e con i desideri oscuri. Poi si è riconvertita a divertimento di famiglia, a Fun City, a parco giochi di tutte le età, a vizio sostenibile: l’hotel Bellagio di Ocean’s Eleven con le sue mille fontane e giochi di luce, la gondola elettrica con cinture di sicurezza al Venetian, il surf in piscina, l’onda artificiale. Meno vizio, più turismo. Enjoy. […]

las vegas anni 70 1 las vegas anni 70 1

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MAMMA! MORMORA LEONARDINO… - L’AFFETTUOSO INCONTRO TRA LA VEDOVA DEL VECCHIO, NICOLETTA ZAMPILLO, CON IL VIVACISSIMO FIGLIO LEONARDO MARIA, IN DECOLLO PER LA “FEBBRE DEL SABATO SERA” MILANESE: "CHIODO" AL POSTO DEL DOPPIOPETTO MANAGERIALE - DAL 27 GIUGNO 2022, SONO TRASCORSI OLTRE DUE ANNI DALLA SCOMPARSA DI DEL VECCHIO E LA GUERRA SULL’EREDITÀ TRA GLI 8 EREDI SI E’ INGARBUGLIATA DEFINITIVAMENTE QUANDO È ESPLOSO IL CASO DEGLI SPIONI MILANESI DI EQUALIZE SRL, DOVE TRA I CLIENTI PIU’ DOVIZIOSI SBUCA LEONARDINO CHE ‘’VORREBBE MONITORARE IL FRATELLO MAGGIORE CLAUDIO DEL VECCHIO E UN CONSULENTE CHE STA VICINO A UNA DELLE SUE SORELLE, PAOLA DEL VECCHIO…”

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...