Estratto dell’articolo di Leonard Berberi per il “Corriere della Sera”
L’operazione notificata è «incompatibile con il mercato interno». Alla fine delle 200 pagine di obiezioni la Commissione europea avvisa il Tesoro italiano e Lufthansa che l’accordo per l’ingresso dei tedeschi in Ita Airways rischia di essere bocciato se non si risolvono alcune questioni legate alla concorrenza.
Sono almeno tre le criticità, secondo lo «Statement of objections» inviato: i voli tra Italia ed Europa centrale, quelli con il Nord America e il Giappone, e il peso eccessivo dei due vettori a Milano Linate. Le parti hanno tempo fino al 26 aprile per fornire spiegazioni e soluzioni. Ma quali sono le rotte nel mirino?
GIANCARLO GIORGETTI ALLA MANIFESTAZIONE WINDS OF CHANGE
Le fonti Ue hanno fatto vedere al Corriere il documento con le 39 tratte, divise in quattro blocchi. Quelle a corto raggio: tra Milano e Bruxelles, Düsseldorf, Francoforte, Amburgo, Stoccarda, Vienna e tra Roma e Bruxelles, Francoforte, Monaco, Zurigo, Amburgo e Vienna.
Il secondo blocco è quello delle tratte a corto raggio «che coinvolgono sovrapposizioni dirette-indirette in cui le parti competono» […]. Il terzo blocco riguarda le rotte a lungo raggio dove almeno una delle parti vola direttamente [...] Quindi le tratte «su cui nessuna delle parti fornisce una connessione diretta»: Napoli-New York («in inverno»), Milano-San Francisco e tra New York e Firenze, Catania, Bologna.
«L’obiettivo è garantire che l’operazione non comporti effetti negativi per i clienti in termini di aumento dei prezzi o di riduzione della qualità dei servizi», scrive la Commissione.
[…] Le risposte saranno inviate nella prima metà di aprile. Ma il dossier è ormai una questione «politica». Alle critiche del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti («L’Ue ostacola la creazione di un campione europeo bloccando la fusione Ita-Lufthansa»), replica la commissaria europea per la Concorrenza Ue, Margrethe Vestager: «Se guardate la storia delle approvazioni delle fusioni durante i miei ormai quasi dieci anni di mandato vedrete che è stata creata una quantità di grandi società».
L’irritazione di Giorgetti deriva dal fatto che Roma ritiene di aver rispettato alla lettera quanto chiesto dall’Ue dalla nascita di Ita e ora la stessa Ue blocca l’accordo. La Lega ricorda il pasticcio della commissaria Vestager su alcune banche italiane. «Da lei non accettiamo alcuna lezione», attaccano alcuni suoi europarlamentari.
Anche a Bruxelles c’è tensione: chi lavora all’Antitrust Ue racconta delle critiche di alcuni tecnici che giudicano l’approccio di Vestager non equidistante.
margrethe vestager GIANCARLO GIORGETTI - QUESTION TIME SENATO