UNA BUONA NOTIZIA - LA CORTE COSTITUZIONALE HA APPROVATO LO SCONTO DI PENA PER ALEX POMPA, IL RAGAZZO CHE NEL 2020 UCCISE IL PADRE A COLTELLATE, A TORINO, PER DIFENDERE LA MADRE DA L'ENNESIMA AGGRESSIONE - IL RAGAZZO, CHE RISCHIAVA DI ESSERE CONDANNATO A 14 ANNI PER L'OMICIDIO, SE SARÀ CONDANNATO IN CASSAZIONE, FINIRÀ IN PRIGIONE PER POCO PIÙ DI SEI ANNI - LA DECISIONE DELLA CONSULTA APRE NUOVI SCENARI...

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Estratto dell’articolo di Davide Falcioni per www.fanpage.it

 

alex pompa in tribunale con l avvocato Claudio Strata alex pompa in tribunale con l avvocato Claudio Strata

La Corte Costituzionale ha approvato lo sconto di pena per Alex Cotoia (ai tempi Alex Pompa), il ragazzo che nel 2020 uccise il padre a coltellate a Torino per difendere la madre dall’ennesima aggressione. La Consulta, con la sentenza numero 197, ha dichiarato incostituzionale l’ultima comma dell’articolo 577 del codice penale introdotto dalla legge sul codice rosso.

 

Con la decisione della suprema corte, quindi, anche nei processi per omicidio commesso nei confronti di una persona familiare o convivente il giudice deve avere la facoltà di valutare caso per caso se ridurre la pena in presenza della circostanza attenuante della provocazione e delle attenuanti generiche.

 

Alla luce di questo pronunciamento, la Corte d’assise d’appello di Torino, che aveva sollevato il caso a maggio scorso, “rifisserà l’udienza e, visto che gli è stato dato il via libera per considerare prevalenti le attenuanti, potrà applicare il nuovo principio normativo e quindi fare altre due riduzioni, arrivando a una pena di poco superiore ai 6 anni“, conferma a LaPresse l’avvocato di Alex, Claudio Strata.

maria, la madre di Alex Pompa, in tribunale maria, la madre di Alex Pompa, in tribunale

 

"[...] Se gli avessero inflitto 14 anni, Alex – un ragazzino all’epoca dei fatti – avrebbe passato un’eternità in carcere, rischiando di uscire completamente demolito da un’esperienza carceraria lunga". A dirlo a LaPresse l’avvocato di Alex Cotoia, Claudio Strata, dopo la decisione della Consulta che ha aperto la possibilità per i giudici di applicare le attenuanti anche in caso di omicidio in famiglia. […]

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