IL CAOS DI GAZA CONTAGIA LA CISGIORDANIA – NEI TERRITORI PALESTINESI GOVERNATI DALL’OLP DOMANI CI SARÀ UNA MARCIA, INVOCATA DA HAMAS, PER APRIRE UN NUOVO FRONTE CONTRO ISRAELE – GLI ABITANTI SONO STANCHI E DIFFIDENTI: SI PERCEPISCONO COME OCCUPATI DA ISRAELE, E SI SENTONO PRESI IN GIRO DALL’AUTORITÀ NAZIONALE DI ABU MAZEN, ORMAI AUTO-PROCLAMATOSI PRESIDENTE A VITA E ACCUSATO DI ESSERE COMPLICE DELLO STATO EBRAICO – E I TERRORISTI SONO PRONTI A SOFFIARE SUL FUOCO…

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Estratto dell’articolo di Nello Del Gatto per “La Stampa”

 

abu mazen 1 abu mazen 1

«Mi sono rimaste acqua e farina per una settimana. Poi non so come faremo». Marwan gestisce un supermercato ad Al Bireh, nei pressi di Ramallah. Poco lontano, una lunga fila di auto è davanti alla stazione di servizio Al Huda. Territori palestinesi al quinto giorno di guerra tra Israele e Gaza. La tensione è palpabile. La gente ha paura di tutto e teme, soprattutto di restare senza i beni di prima necessità.

 

[…] Qui in zona la parola d'ordine è resistenza. Qualcuno si sta organizzando per domani, per una manifestazione in sostegno di Gaza, una "marcia su Al-Aqsa" invocata da Hamas per aprire una sorta di secondo fronte. Nei Territori vive una intera generazione che non è mai stata libera, che si sente occupata da Israele e abbandonata e presa in giro da quell'Autorità Nazionale Palestinese che, secondo gli accordi di Oslo di trent'anni fa, doveva restare in carica 5 anni e che invece ha tramutato l'area in una monarchia, con Abu Mazen re a vita.

 

i fronti della guerra - israele gaza cisgiordania libano egitto i fronti della guerra - israele gaza cisgiordania libano egitto

Presidente palestinese che viene accusato […] di essere complici di Israele. Chiaro (non giustificabile) poi che la radicalizzazione si fa più intensa, strisciante, portandoli a considerare quella e la lotta armata le uniche vie per la libertà. Negli ultimi cinque giorni ci sono stati 17 morti nei Territori in scontri con gli israeliani. I palestinesi accusano gli abitanti di un insediamento di aver ucciso 4 civili a Qusrah, Nablus.

 

A Betlemme la basilica della Natività è una oasi felice. Come ai tempi del Covid, è vuota. Di solito ci sono ore di fila. Una regola vuole che il sindaco sia cristiano, anche se oramai sono i fedeli del Nazareno sono ridotti al lumicino. […]

 

C'è molta paura in giro. La vedi negli occhi della gente, in quelli dei ragazzini, alcuni imberbi che, appena finita la scuola superiore, vestono l'uniforme per il servizio militare e vengono mandati ai check-point. Per loro, tutti sono potenziali nemici. […]

 

Andare per strada o in auto non è semplice, neanche a Gerusalemme. Ci si guarda intorno, con circospezione. Se sei in auto e una ti si avvicina troppo velocemente, acceleri, temi che ti venga addosso. Se sei a piedi e vedi una faccia strana di fronte a te cambi marciapiede.

 

insediamenti israeliani in cisgiordania 3 insediamenti israeliani in cisgiordania 3

In questo clima, ogni ebreo, anche più di sinistra, progressista, uno che aiuta i profughi e si batte per la Palestina, è visto come pericolo e colono da eliminare da un arabo. Un arabo, anche il più progressista, che lavora da sempre a fianco degli ebrei, è visto come uno di Hamas e quindi da eliminare. Il fatto che si giri armati non aiuta. Trovo Saeed davanti a un bar a Gerusalemme Est: «Sai come finirà? Che pagheremo noi quello che ha fatto Hamas. Lo Stato ce lo possiamo scordare. Noi con loro non c'entriamo eppure diamo la scusa agli israeliani di cacciarci, di pensarci un unico gruppo. Dai, aiutami ad avere il visto, che me ne scappo in Europa».

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