Francesco Semprini per “la Stampa”
E' di quattro miliardi di dollari l' ammontare dei risarcimenti su cause relative ad atti di pedofilia compiuti da prelati che potrebbe travolgere la Chiesa cattolica americana con conseguenze al limite del catastrofico. E' quanto suggerisce un' inchiesta condotta dall' Associated Press e rilanciata ieri sui media americani. Il tutto reso possibile dalle nuove norme adottate l' anno scorso da 15 stati, tra cui New York, New Jersey, California e il Distretto di Colombia (la capitale), che estendono o sospendono i termini di prescrizione e autorizzano azioni legali per abusi vecchi di decenni.
Da una costa all' altra degli Stati Uniti gli avvocati delle diocesi si troveranno presto costretti a fronteggiare migliaia di nuove cause, almeno cinquemila, secondo le fonti consultate dalla Ap, con importo stimato appunto a quattro miliardi di dollari. Non era mai successo prima d' ora che tanti stati si muovessero contemporaneamente per revocare restrizioni che in passato avevano impedito alle vittime di rivalersi in tribunale se non avevano fatto denuncia entro uno certo periodo di tempo, solitamente i venti anni.
Ed il tutto avviene a 17 anni dallo scoop del Boston Globe sugli abusi sessuali dei preti cattolici, che ha dato inizio a inchieste e dato coraggio a molte vittime di parlare avviando processi e ottenendo opportuni risarcimenti. "Pubblico disgustato per gli abusi" «Il pubblico è più disgustato che mai per gli abusi e le loro coperture e questo finirà per essere riflesso nei verdetti», ha detto Mitchell Garabedian, l' avvocato che aiutò il Globe a portare in luce lo scandalo.
Ancora oggi è in prima fila nella sua battaglia, svolgendo la funzione di legale di un uomo che sostiene di esser stato molestato dal porporato quando aveva solo undici anni. A contribuire alla corsa al risarcimento è stata anche l' indignazione per le molestie sessuali riaccesa dal movimento #MeToo e l' esplosivo rapporto di un gran giurì della Pennsylvania che lo scorso anno ha riportato alla luce oltre un migliaio di abusi da parte di 300 preti nell' arco di sette decenni.
Dopo quel dossier i procuratori di una ventina di Stati hanno promosso inchieste indipendenti. Dallo New York arrivano intanto indiscrezioni secondo cui il vescovo di Buffalo Richard Malone, messo sotto inchiesta dalla Santa Sede per presunta copertura delle molestie, sta per dimettersi prima della fine del mandato. Il Vaticano aveva inviato ad indagare su Malone il vescovo di Brooklyn Nicholas DiMarzio, a sua volta finito lui stesso sotto accusa per atti di pedofilia da egli sempre smentiti.