CHE BRUTTA FUNE - SI ALLARGA L'INCHIESTA SULLA STRAGE DEL MOTTARONE: OLTRE AL GESTORE DELLA FUNIVIA LUIGI NERINI, AL DIRETTORE D'ESERCIZIO ENRICO PEROCCHIO E AL CAPO SERVIZIO GABRIELE TADINI SI SONO AGGIUNTI ALTRI 11 INDAGATI, TRA CUI DUE SOCIETÀ, LA FERROVIE DEL MOTTARONE E LA LEITNER CHE SI OCCUPAVA DELLA MANUTENZIONE DELL’IMPIANTO – TRA GLI INDAGATI C’È ANCHE IL DIPENDENTE LEITNER CHE HA ESEGUITO LA…

-

Condividi questo articolo


Da "www.tgcom24.mediaset.it"

 

FUNIVIA STRESA MOTTARONE FUNIVIA STRESA MOTTARONE

Si allarga l'inchiesta sulla strage del Mottarone in cui sono morte 14 persone. Oltre al gestore della funivia Luigi Nerini, al direttore d'esercizio Enrico Perocchio e al capo servizio Gabriele Tadini si sono aggiunti altri 11 indagati, tra cui due società, Ferrovie del Mottarone e Leitner: quest'ultima si occupava della manutenzione dell'impianto.

 

GABRIELE TADINI GABRIELE TADINI

Nell'elenco degli indagati figura tra gli altri Rino Fanetti, "dipendente Leitner" che "in data 22 novembre 2016 ha eseguito la testa fusa della fune traente superiore della cabina 3". Ci sono poi Fabrizio Pezzolo, rappresentante legale della Rvs Srl, che si occupava della "manutenzione delle centraline idrauliche" e il suo dipendente Davide Marchetto, "responsabile tecnico degli impianti a fune". 

 

luigi nerini luigi nerini

Vanno aggiunti Alessandro Rossi della Sateco srl, "che ha effettuato in prima persona le prove magneto-induttive a novembre 2019", e Davide Moschitti, che per conto della stessa azienda ha operato il controllo nel novembre 2020. 

Indagato poi Federico Samonini, legale rappresentante della Scf Monterosa srl, "che ha fatto interventi di manutenzione e controllo visivo delle teste fuse" e le ha sostituite a scadenza, ad eccezione della testa fusa della cabina numero 3 precipitata, la cui sostituzione era prevista per novembre 2021. 

 

enrico perocchio. enrico perocchio.

Sotto accusa inoltre Seeber Anton, attualmente presidente del Consiglio di amministrazione della Leitner, e Martin Leitner, consigliere delegato. Coinvolto poi Peter Rabansen, "dirigente/responsabile dell'assistenza clienti Leitner e delegato per l'ambiente e la sicurezza relativa agli impianti a fune". 

 

La società Leitner ribadisce "ancora una volta la massima disponibilità a collaborare con gli organi inquirenti", si legge in una nota. "Avendo in essere un contratto di manutenzione con la società Ferrovie del Mottarone - continua il comunicato -, l'iscrizione da parte della Procura di Verbania nel registro degli indagati di alcuni suoi dirigenti e collaboratori è un atto dovuto". Inoltre Leitner sottolinea "la ferma consapevolezza, che trova riscontro nell'ampia documentazione a disposizione della magistratura, di aver effettuato l'attività di manutenzione e i relativi controlli nel rispetto del contratto e delle norme vigenti". 

 

FUNIVIA DEL MOTTARONE FUNIVIA DEL MOTTARONE

Contestato il reato di attentato alla sicurezza dei trasporti - Tra i reati contestati, anche quello di attentato alla sicurezza dei trasporti nella richiesta di incidente probatorio notificata agli indagati, firmata dal procuratore di Verbania Olimpia Bossi e dal pm Laura Carrera. Gli altri reati, già noti nelle indagini, sono la rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, aggravata dal disastro, e un reato di falso contestato al solo Tadini, caposervizio unico rimasto ai domiciliari. 

enrico perocchio enrico perocchio LA FUNIVIA STRESA MOTTARONE PIENA CON I FRENI DISATTIVATI LA FUNIVIA STRESA MOTTARONE PIENA CON I FRENI DISATTIVATI FUNIVIA STRESA MOTTARONE FUNIVIA STRESA MOTTARONE INCIDENTE FUNIVIA STRESA MOTTARONE INCIDENTE FUNIVIA STRESA MOTTARONE gabriele tadini gabriele tadini

 

FUNIVIA STRESA MOTTARONE FUNIVIA STRESA MOTTARONE

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)