C. Bru. per "il Messaggero"
LULU LAKATOS FURTO GIOIELLI LONDRA
Un colpo degno di Arsenio Lupin per il valore del bottino e per l'abilità con cui è stato condotto. Il ladro gentiluomo però sarebbe riuscito a far perdere le proprie tracce al contrario di Lulu Lakatos, una donna di 60 anni che è stata appena condannata a cinque anni e mezzo di carcere per aver rubato sette diamanti del valore totale di quasi 5 milioni di euro «con un gioco di prestigio».
LULU LAKATOS FURTO GIOIELLI LONDRA
IL PROCURATORE
A detta del procuratore Philip Stott che ha seguito il caso si tratta del furto più prezioso mai commesso nel Regno Unito da parte di una persona sola ma anche «uno dei più sofisticati per pianificazione, rischio e guadagno». Per il quale tuttavia è stata fatta giustizia parziale visto che mancano ancora dei complici all'appello e soprattutto della refurtiva tra cui una pietra da 20 carati da quasi 2,5 milioni di euro e un diamante rosa da 1,3 - non c'è ancora alcuna traccia.
I dettagli del colpo commesso nel 2016 sono venuti alla luce solo in questi giorni, durante il processo ai danni della responsabile estradata dalla Francia lo scorso dicembre. E questi dettagli hanno dell'incredibile. Originaria della Romania ma residente in Bretagna Lulu Lakatos è arrivata dalla Francia il giorno prima del furto per un giro di ricognizione con i due complici (Christophe Stankovic e Mickael Jovanovic poi condannati a tre anni e otto mesi).
LULU LAKATOS FURTO GIOIELLI LONDRA
Dopo essersi cambiata di abito nella toilette di un pub ha messo un cappotto scuro e lungo, un cappello e una sciarpa di cui si è liberata subito dopo il furto - si è presentata nella lussuosa gioielleria Boodles in Mayfair, uno dei quartieri più chic di Londra, con il nome di Anna, esperta gemmologa al servizio di un magnate russo interessato all'acquisto delle pietre, tale Alexander, che il direttore di Boodles aveva incontrato all'Hotel Metropole di Monaco per un pranzo tempo prima.
LULU LAKATOS FURTO GIOIELLI LONDRA
Ed è stato proprio durante una breve assenza del direttore Nicholas Wainwright, impegnato al telefono con il potenziale acquirente per accordarsi sulla compravendita, che è avvenuto il furto, sotto gli occhi dell'esperta della prestigiosa gioielleria Emma Barton. La finta Anna ha analizzato e pesato i diamanti per poi incartarli uno a uno e inserirli in una pochette nera dove erano precedentemente custoditi, sigillata da una zip e da un lucchetto chiuso a chiave.
«Ha guardato Nicholas salire le scale ha raccontato la Barton al processo come riferito dal Guardian e appena lui era di schiena ha preso la bustina nera e l'ha messa nella sua borsa. Io le ho subito detto «no, no, non può farlo per favore tiri fuori subito i diamanti dalla sua borsa. Devo poter vedere i diamanti tutto il tempo».
E Anna ha risposto: «Va bene, non si preoccupi, non c'è niente di cui preoccuparsi». Una conversazione durata pochi secondi che però sono bastati ad Anna - come si vede nel video delle telecamere di sicurezza - per scambiare la pochette nera con una identica che aveva portato con sé, contenente dei sassi dello stesso peso di quella dei diamanti. Una volta uscita dal negozio, Lakatos ha trasferito il bottino nella borsa di una donna non ancora identificata ed è tornata in Francia.
LA BRUTTA SORPRESA
In meno di tre ore tutti i responsabili hanno lasciato il paese. Lei lo ha fatto su un treno Eurostar usando il suo passaporto mentre Stankovic e Jovanovic hanno attraversato il canale della Manica in auto. La brutta sorpresa per i gioiellieri è arrivata il giorno dopo, quando hanno aperto la cassaforte e nel sacchetto nero chiuso con il lucchetto invece dei sette diamanti si sono ritrovati con sette piccoli sassi da giardino.
Una volta arrestata, Lula Lakatos ha incolpato la sorella Liliana del furto, nel frattempo morta in un incidente stradale a 49 anni nel 2019. Anche la sorella, tra l'altro, era ricercata in Svizzera per un furto molto simile: una busta con 400mila euro in contanti era stata scambiata con un'altra uguale. Piena di fogli di carta.