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Estratto dell’articolo di www.corriere.it
Arianna Meloni, sorella della presidente del Consiglio Giorgia, ha deciso di sporgere querela nei confronti di Mario Natangelo per la discussa vignetta pubblicata sul Fatto Quotidiano il 20 aprile scorso, che evocava la «sostituzione etnica» paventata da suo marito, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida (il disegno satirico ritraeva Meloni a letto con un uomo di colore preoccupato di essere scoperto ma lei lo rassicurava dicendo che il consorte era fuori tutto il giorno perchè stava combattendo la sostituzione etnica).
VIGNETTA DI NATANGELO SUL FATTO QUOTIDIANO SU ARIANNA MELONI E FRANCESCO LOLLOBRIGIDA
È lo stesso quotidiano diretto da Marco Travaglio a dare la notizia che arriva a poco più di un mese e mezzo dal pronunciamento dell’Ordine dei giornalisti che, a fronte dell’apertura di un procedimento disciplinare nei confronti dei vignettista, ha deciso l’archiviazione. Queste le motivazioni: « “Il fatto era reale, la frase del ministro sulla natalità aveva suscitato interesse (…). I tratti e le parole usate non erano offensive né insultanti. (…). Natangelo, con la sua matita satirica, ha esercitato il proprio diritto di critica senza superare i limiti (…). Per questi motivi il collegio archivia l’esposto presentato con votazione all’unanimità», ha scritto il consiglio di disciplina dell’Odg.
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[…] Sulla decisione di Arianna Meloni di adire le vie legali netta la presa di posizione del Cdr del Fatto: la scelta, spiega un comunicato pubblicato sul quotidiano, «è grottesca e pericolosa. Non è il primo politico che vuole limitare la libertà di satira, ma dovrebbe sapere che è proprio la sua indiscussa utilità sociale e politica a giustificare una soglia di libertà più larga rispetto a ogni altro genere espressivo, come da consolidata giurisprudenza».