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Estratto dell’articolo di Biagio Simonetta per "il Sole 24 Ore"
L'allarme arriva direttamente dagli Stati Uniti, ed è di quelli destinati a incrinare ulteriormente i già precari rapporti fra Washington e Pechino. Secondo la Semiconductor Industry Association, un gruppo che rappresenta l'industria dei semiconduttori negli States, il gigante cinese Huawei sta costruendo una rete segreta per i chip con una serie di fabbriche ombra in Cina. Fabbriche grazie alle quali il colosso di Shenzhen sarebbe in grado di aggirare le sanzioni americane e di alimentare le ambizioni tecnologiche del Paese del Dragone.
A riportare la notizia è l'agenzia Bloomberg, riferendo che secondo la Semiconductor Industry Association di Washington Huawei ha ricevuto 30 miliardi di dollari in fondi statali dal governo e dalla città di Shenzhen. Un dato, quest'ultimo, che confermerebbe il grande impegno di Pechino nella sfida globale sul mercato hi tech dei semiconduttori.
Huawei avrebbe acquistato due fabbriche esistenti e ne starebbe costruendo almeno altre tre. In tutto questo, l'amministrazione statunitense, guidata da Joe Biden starebbe monitorando la situazione e sarebbe pronta a intervenire con eventuali nuove sanzioni.
Del resto, quelle fra Huawei e gli Stati Uniti sono storie tese da molti anni. Sin da quando nel 2019, l'allora Presidente americano, Donald Trump, inserì il colosso cinese in una black list commerciale molto rigida, accusando l'azienda di rappresentare un pericolo per la sicurezza degli Stati Uniti d'America. Accusa che dalla Cina hanno sempre negato [...]
Il punto, oggi, è che se Huawei veramente stesse costruendo strutture con nomi di altre società, come afferma la Semiconductor Industry Association, questo le consentirebbe di aggirare le restrizioni del governo statunitense per l'acquisto indiretto di apparecchiature americane per la produzione di chip. Grazie alle fabbriche ombra, insomma, la controffensiva cinese nella sfida per il controllo del mercato dei semiconduttori ne uscirebbe molto rafforzata. Per questo l'accusa può avere ricadute geopolitiche importanti.
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