CI SONO L'IRAN E I NARCOS DIETRO ALL’ATTENTATO AL CO-FONDATORE DI VOX, ALEJO VIDAL QUADRAS – SVOLTA NELLE INDAGINI SULL’AGGUATO AL POLITICO SPAGNOLO, AVVENUTO IL 9 NOVEMBRE 2023: È STATO ARRESTATO IN OLANDA MOHRAZ AYARI, FRANCESE D’ORIGINE TUNISINA, ACCUSATO DI ESSERE STATO IL SICARIO – AYARI APPARTIENE ALLA “MOCRO-MAFFIA”, ORGANIZZAZIONE DI NARCOTRAFFICANTI NORDAFRICANI NEI PAESI BASSI E BRACCIO ARMATO DEI SERVIZI D’INTELLIGENCE IRANIANI – VIDAL QUADRAS ERA FINITO NELLA LISTA NERA DI TEHERAN PER…

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Estratto dell’articolo di Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”

 

alejo vidal quadras alejo vidal quadras

Una trama fitta, con molti nodi che gli investigatori stanno sciogliendo passo dopo passo. L’ultimo intervento il 6 giugno con l’arresto ad Haarlem, in Olanda, di Mohraz Ayari, francese d’origine tunisina accusato di aver tentato di uccidere il politico spagnolo Alejo Vidal Quadras.

 

L’agguato, avvenuto il 9 novembre di un anno fa a Madrid, è parte di una storia nebulosa dove sono profondi i sospetti di un coinvolgimento iraniano. Quel giorno di autunno un uomo spara un solo colpo, un tiro che raggiunge al volto il co-fondatore di Vox ma che per pochi millimetri non si rivela fatale.

 

Mohraz Ayari Mohraz Ayari

Il sicario si allontana a bordo di una moto che sarà in seguito ritrovata ad una ventina di chilometri. Le hanno dato fuoco senza però riuscire a cancellare completamente i numeri sul telaio. È un punto di partenza. Incrociando dati, testimonianze e video delle telecamere di sorveglianza gli agenti arrestano l’acquirente della moto, un convertito sciita e la sua amica mentre la polizia identifica il possibile autore dell’imboscata, Ayari, ricercato in Francia per aver assassinato un rivale in una questione di droga. Infine, cercano il venezuelano Greg Marcano, parte di questa strana cellula.

 

Interrogato, Vidal Quadras indica come responsabile dell’agguato l’Iran e spiega di essere stato inserito da Teheran in una lista nera per il suo appoggio ai Mujaheddin del Popolo, movimento d’opposizione. Lo hanno colpito per vendetta e per dare un «segnale». Gli inquirenti prendono nota, non muovono accuse specifiche.

 

attentato contro alejo vidal quadras 1 attentato contro alejo vidal quadras 1

Le cautele, però, non significano la resa. E, infatti, il lavoro di setaccio si estende con il coinvolgimento dell’Interpol. Cruciali le informazioni trasmesse dai francesi impegnati a far luce sull’omicidio compiuto da Ayari a Nueville sur Oise. Il 7 novembre del 2023 in una casa frequentata dal fratello del ricercato hanno trovato un telefonino, nella memoria c’è un video relativo ad una manifestazione di Vidal Quadras, poi i riferimenti ad un viaggio in Olanda. Spunti che due giorni dopo, quando avviene l’agguato al politico, assumono una connotazione significativa, fissano un punto di congiunzione.

 

La caccia non si ferma. I colombiani catturano a gennaio Greg Marcano, il 30 maggio sono gli olandesi a bloccare una donna a Den Bosch. È lei ad aver inviato il denaro per l’attentato, ha rapporti con gli Ayeri. Infine, finisce in manette l’uomo della calibro 9, Ayeri Mohraz. […]

 

ALEJO VIDAL QUADRAS ALEJO VIDAL QUADRAS

Tutti quanti sarebbero parte della Mocro-Maffia, l’organizzazione di narcotrafficanti composta da nord africani trapiantati o cresciuti in Olanda. Li chiamano gli «angeli della morte», banditi guidati dal boss Redouan Taghi, condannato all’ergastolo per un’infinita serie di delitti. A lungo latitante, lo hanno scovato nel dicembre 2019 in una lussuosa villa a Dubai […]

 

Secondo una tesi, la Mocro Maffia è diventata il braccio armato dei servizi d’intelligence khomeinisti. Con il battesimo del fuoco, sempre nei Paesi Bassi, attraverso l’eliminazione di due dissidenti iraniani nel 2014 e nel 2017. […] Con un triplo vantaggio. Gli ayatollah non devono impegnare loro personale in operazioni rischiose. Possono depistare facendo credere che l’esecuzione sia parte di una faida.

 

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Offrono alle autorità degli Stati coinvolti una via d’uscita, infatti è avvenuto che in uno degli episodi olandesi — all’inizio — i poliziotti hanno sposato la teoria del regolamento di conti, posizione poi mutata davanti a quanto emerso. Ora la parola passa a Madrid, la procura ha in mano presunti i colpevoli, la traccia della trama. Vediamo se riuscirà ad arrivare al livello superiore, a confermare l’eventuale responsabilità di Teheran o di qualche apparato segreto.

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