Estratto dell’articolo di Paolo Salom per il “Corriere della Sera”
xi jinping con i vertici della Divisione missilistica cinese
Ai tempi di Mao, per far fuori un oppositore interno – fosse un politico o un militare – bastava accusarlo di essere un «nemico del popolo». Al resto pensavano le Guardie rosse […] Oggi il presidente Xi Jinping, spesso paragonato al Grande timoniere, si sbarazza dei personaggi diventati ingombranti facendoli sparire dalla scena pubblica.
Gli ultimi colpiti dalla mannaia del regime sono due generali: Li Yuchao, comandante della Divisione missilistica nazionale e il suo vice, Liu Guangbin. Non ci sono stati comunicati ufficiali ma i media di Stato – come riporta il Financial Times – hanno annunciato i nuovi vertici dello strategico settore delle Forze armate cinesi: Wang Houbin, vice comandante della Marina dal 2020, è ora il capo della forza missilistica che, tra l’altro, comprende anche i vettori a testata nucleare in corso di ammodernamento e rafforzamento. Xu Xisheng, ufficiale proveniente dall’Aviazione militare, è il nuovo commissario politico.
Nessun cenno alla sorte dei due generali rimossi. Secondo il Financial Times, che ha avuto accesso a funzionari in possesso di informazioni di intelligence, i due alti ufficiali sarebbero incappati in una purga antri corruzione. Ma, dietro a questo termine, in Cina si cela un ampio ventaglio di possibili reati.
Anche la sola «cospirazione» contro i vertici del Partito può portare a questa accusa che, lo ricordiamo, è passibile della pena capitale. Li e Liu potrebbero tuttavia essere stati scoperti a «vendere» segreti militari e per questo sarebbero «sotto interrogatorio» in una località sconosciuta.
Non sono tempi facili per Xi Jinping. La settimana scorsa è stato reso noto che Qin Gang, nominato ministro degli Esteri soltanto sette mesi fa, è stato rimosso dopo essere scomparso per settimane dalla scena pubblica.
[…] voci insistenti, a Pechino, lasciavano trapelare una relazione «illecita» con una giornalista che avrebbe avuto un figlio da Qin. Uno scandalo mai giunto al pubblico (in Cina non succede) ma che avrebbe danneggiato non poco il presidente, suo sponsor politico.
Ora, il caso dei generali silurati è senz’altro più grave e non è necessariamente connesso. Per avere un precedente analogo dobbiamo andare indietro di 10 anni quando, nel 2014, Xu Caihou e Guo Boxiong, entrambi vicepresidenti della Commissione militare centrale, l’organo più importante nella divisione interna dei poteri del regime cinese (Xi ne è il capo indiscusso), furono mandati a processo «per corruzione». […]
XI JINPING IMPERATORE - IMMAGINE CREATA CON MIDJOURNEY xi jinping