CONTRO I LADRI È PIÙ EFFICACE IL POS DELLA PISTOLA – IL TAR DELLA LOMBARDIA RESPINGE IL RICORSO DI UN RISTORATORE DI LODI, CHE AVEVA RICHIESTO IL PORTO D’ARMI PER POTERSI PROTEGGERE DA EVENTUALI RAPINE – L’UOMO, A CUI NEL 2020 LA QUESTURA HA NEGATO IL RINNOVO DEL DOCUMENTO, SOSTIENE DI ESSERE “COSTRETTO A TRASPORTARE INGENTI SOMME DI DENARO CONTANTE” – MA SECONDO I GIUDICI, PER NON CORRERE RISCHI, BASTEREBBE “EVITARE LO SPOSTAMENTO DI DENARO CONTANTE SERVENDOSI DI MEZZI DI PAGAMENTO INFORMATIZZATO”

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di www.dissapore.com

 

porto d armi porto d armi

La penna ferisce più della spada o, se preferite la versione più recente, il Pos è più efficace della pistola – specie, a quanto pare, quando si tratta di allontanare il pericolo di una rapina. Ci stiamo riferendo alla particolare vicenda di un ristoratore di Lodi, che si è visto negare dal Tar della Lombardia il rinnovo del porto d’armi originariamente richiesto in quanto “costretto a trasportare ingenti somme di denaro contante e afarmid approcciarsi a realtà interessate da episodi di criminalità”. La risposta delle autorità giudiziarie, una volta tradotta dal legalese, è tranquillamente riassumibile in tre parole – “Usi il Pos”.

 

PAGAMENTI CON IL POS 3 PAGAMENTI CON IL POS 3

La tesi impugnata dal nostro protagonista è semplice: trattandosi di un commerciante che, stando a quanto lasciato trapelare, ricoprirebbe incarichi di amministrazione in più società, il porto d’armi sarebbe necessario a difendersi dai potenziali rapinatori attirati dagli incassi che portava con sé. Per carità, immaginiamo che sentirsi un salvadanaio con le gambe sia tutt’altro che piacevole, ma il Tar ha giustamente fatto notare che le soluzioni sono molteplici, efficienti e a portata di mano. Una su tutte, il Pos.

 

porto d'armi porto d'armi

[...] la richiesta del ristoratore fu già respinta nell’ormai lontano 2020 dalla Prefettura di Lodi sulla base di un parere della Questura locale; mentre in questo caso a negare il rinnovo del porto d’armi è stato lo stesso presidente del Tribunale amministrativo regionale, Antonio Vinciguerra, che ha preso la propria decisione “in ragione dell’assenza di una particolare esposizione a rischio da parte dell’istante nell’esercizio delle proprie attività e della possibilità, in capo allo stesso, di evitare lo spostamento di denaro contante servendosi di mezzi di pagamento informatizzato”.

 

In altre parole, l’utilizzo del Pos permetterebbe (ovviamente) di ridurre la quantità di denaro contante e i rischi evidentemente collegati al suo spostamento. Tanto più che, come viene precisato nel testo della sentenza, “il porto e la detenzione delle armi non costituiscono oggetto di un diritto assoluto, rappresentando invece un’eccezione al normale divieto” e in particolare “ai fini del rilascio della licenza per porto di pistola per uso di difesa personale, oltre ai requisiti di affidabilità e di buona condotta, occorre che l’autorità competente ritenga sussistere il ‘dimostrato bisogno’ dell’arma per il richiedente al fine di proteggersi da una situazione di oggettivo pericolo”.

PAGAMENTI CON IL POS 2 PAGAMENTI CON IL POS 2

 

“Oggettivo pericolo” che, secondo la lettura delle autorità giudiziarie, non è stato riconosciuto: la zona abitualmente frequentata dal ristoratore, il Lodigiano per l’appunto, non presenterebbe infatti “motivi di particolare allarme” e i timori per la propria incolumità “rivestono un valore solamente astratto e ipotetico”. [...]

porto d armi porto d armi PAGAMENTI CON IL POS PAGAMENTI CON IL POS porto d armi porto d armi

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

COME MAI L’OPA OSTILE DI UNICREDIT SU BANCO BPM HA TERREMOTATO I NEURONI LEGHISTI? IL MINISTRO DEL MEF GIORGETTI HA SUBITO ALZATO LE BARRICATE: L'OPA È STATA "COMUNICATA, MA NON CONCORDATA COL GOVERNO", MINACCIANDO ADDIRITTURA LA GOLDEN POWER, COME SE UNICREDIT FOSSE DI PROPRIETÀ CINESE - ANCOR PIÙ IMBUFALITO È SALVINI: “UNICREDIT ORMAI DI ITALIANO HA POCO E NIENTE: È UNA BANCA STRANIERA, A ME STA A CUORE CHE REALTÀ COME BPM E MPS CHE STANNO COLLABORANDO, SOGGETTI ITALIANI CHE POTREBBERO CREARE IL TERZO POLO ITALIANO, NON VENGANO MESSE IN DIFFICOLTÀ" – ECCO IL PUNTO DOLENTE: L’OPERAZIONE DI ORCEL AVVIENE DOPO L'ACCORDO BPM-MILLERI-CALTAGIRONE PER PRENDERSI MPS. COSI’ IL CARROCCIO CORRE IL RISCHIO DI PERDERE NON SOLO BPM, STORICAMENTE DI AREA LEGHISTA, MA ANCHE MPS, IL CUI PRESIDENTE NICOLA MAIONE È IN QUOTA LEGA…

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…